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Le donne in politica internazionale

In Europa e nel mondo si dibatte sempre di più sulla partecipazione delle donne al processo decisionale dei propri paesi e sulla necessità di promuoverle nella politica internazionale e nazionale. Nell’ultima plenaria del Parlamento europeo, sono state chiamate ad accrescere la consapevolezza delle loro specifiche necessità ed aspirazioni all'interno dei programmi politici.

21/11/2006
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Qualcuno dice che sia arrivato il momento delle donne, Angela Merkel in Germania, Ségolène Royal in Francia, Hillary Clinton, probabile candidata dei democratici alle presidenziali del 2008 negli Stati Uniti.

Di certo c’è che sono donne totalmente diverse e di pensiero politico diverso.
Le donne, per fortuna, non sono tutte uguali e vanno giudicate per quello che fanno e per quello che dicono ma che abbiano una visione del mondo e delle cose vicina al pensiero e alle esigenze di una opinione pubblica sfiduciata, questo non si può negare.
Le donne sono figlie, sono madri, sono mogli e questa visione del mondo "dal basso verso l'alto" probabilmente fa la differenza.
Il Mondo, l'Europa, l'Italia, hanno bisogno di concretezza, hanno bisogno di più partecipazione al femminile.

E per fortuna, come risulta dall'ultima plenaria, il Parlamento europeo lo sa. Ha, infatti, recentemente adottato, a schiacciante maggioranza, una relazione della deputata portoghese Ana Maria Gomes (gruppo socialista) e trattato il tema della promozione della partecipazione delle donne nella politica internazionale e nazionale, nonché del loro ruolo attivo nel processo decisionale. E’ da notare che le donne rappresentano solo il 16,4 % di tutti i parlamentari eletti nel mondo. Nel Parlamento europeo, dove la cifra sale al 30 %, si chiedono una serie di misure che, ad esempio, permettano una riconciliazione fra vita familiare, sociale e professionale. E’ stato fatto, inoltre, un richiamo ed un incoraggiamento ai partiti politici affinché "promuovano una partecipazione bilanciata fra donne e uomini" nelle liste dei candidati, senza ricorrere al sistema delle quote. Il testo chiama a raccolta le donne a partecipare in occasione delle elezioni e accrescere la consapevolezza delle specifiche necessità e aspirazioni delle donne all'interno dei programmi politici.

Roma, 21 novembre 2006