
Personale inidoneo e diritto alle ferie per i supplenti: appello al Parlamento
La nostra organizzazione chiede ai capigruppo parlamentari di Camera e Senato di cambiare le norme sul passaggio forzato dei docenti inidonei e ITP nei profili ATA e sul divieto di monetizzazione delle ferie ai supplenti.


La FLC CGIL fa appello al Parlamento per chiederge di modificare due norme particolarmente vessatorie: il passaggio forzato di docenti in particolari condizioni nei profili ATA e il divieto di monetizzazione delle ferie. La prima colpisce ingiustamente sia i docenti coinvolti che i precari ATA. La seconda mette a rischio il diritto costituzionale delle ferie dei supplenti. Entrambe vanno sostituite con misure più coerenti con la specificità del servizio scolastico.
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Ai Capigruppo Parlamentari
della Camera dei Deputati
Ai Capigruppo Parlamentari
del Senato della Repubblica
Oggetto: Appello al Parlamento. Transito docenti inidonei e insegnanti tecnico pratici (ITP) nei profili ATA e divieto monetizzazione ferie ai supplenti (Spending review).
Il decreto legge 95/2012 (Spending Review) ha previsto una serie di norme inique e inapplicabili nel comparto che stanno determinando confusione e caos nelle scuole, oltre alla lesione di diritti di rango costituzionale per il personale coinvolto.
In primo luogo è stato previsto il transito forzato dei docenti inidonei all’insegnamento per gravi motivi di salute e degli insegnanti tecnico pratici (ITP) ex enti locali nei ruoli amministrativi e tecnici.
Si tratta nel primo caso di personale che in virtù di una norma di legge ha avuto la possibilità di essere utilizzato in attività di supporto alla didattica, conservando, quindi, la possibilità di mantenere un legame forte con la professione docente.
Nel secondo caso, invece, si tratta di docenti a tutti gli effetti che hanno tuttora le condizioni professionali e giuridiche per essere utilizzati nell’insegnamento. Di conseguenza la Spending Review prevedendo l’obbligatorietà del transito, a prescindere dalle condizioni di salute e dalla professionalità acquisita, determina una lesione di diritti fondamentali di tale personale.
Inoltre, il passaggio forzato di questi lavoratori nelle segreterie amministrative e nei laboratori ha come conseguenza il licenziamento di alcune migliaia di precari che prestano servizio da anni nelle nostre scuole con competenza e professionalità.
Pertanto chiediamo che questa norma venga cancellata, ripristinando l’utilizzo dei suddetti docenti in attività di supporto alla didattica e il diritto alla dispensa dal servizio con corrispondente collocamento a riposo. A tale proposito ricordiamo che nel corso della discussione per la conversione del D.L. 95/12 il governo ha accolto due importanti ordini del giorno che lo impegnano a prevedere esenzioni previdenziali o la dispensa dal servizio.
In secondo luogo per effetto della norma contenuta nel D.L. 95/2012 è stato previsto, per tutto il pubblico impiego, il divieto di monetizzazione delle ferie non godute. Tale norma risulta inapplicabile al personale supplente temporaneo della scuola che, per ragioni di continuità didattica e di servizio, non può fruire delle ferie durante la durata del contratto, salvo obbligare la scuola ad assumere altri supplenti per non lasciare le classi scoperte.
Poiché il diritto alle ferie è costituzionalmente garantito, oltre che tutelato da norme specifiche del nostro ordinamento e dalla disciplina comunitaria, chiediamo che venga prevista una deroga specifica per il personale con contratto a tempo determinato del comparto scuola.
La FLC CGIL si appella quindi al Parlamento affinché modifichi queste disposizioni che stanno creando nelle nostre scuole effetti negativi sul personale, sullo stesso funzionamento didattico e amministrativo oltre che conflitti e contenzioso.
Il Segretario generale FLC CGIL
Domenico Pantaleo
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