FLC CGIL

11:20

Decrease text size Increase  text size

La parola al Ministro dell’Università e della Ricerca On. Fabio Mussi.

Il settore di ricerca in cui l’INAF opera è di grande livello scientifico a livello internazionale, occorre quindi come si può migliorare l’ente ed alzarne ulteriormente il livello.

L’idea della sequenza lineare tra ricerca di base e sviluppo tecnologico è semplicistica e sbagliata. La conoscenza è connessa in rete, non in sequenza. Spesso, ad esempio, sono i problemi tecnologici che interrogano la ricerca di base. Stiamo parlando di ricerca e non di prodotti da vendere in un supermercato. Occorre allora garantire le connessioni dei sistemi tra di loro e nel loro interno perché in questo modo si possono produrre effettivi avanzamenti.

Purtroppo nel nostro paese sono diffusi e si continua a diffondere pregiudizi basati anche su dati sbagliati. L’idea di azzerare i fondi pubblici alla ricerca è un’idea da Medio Evo. Oggi c’è uno Stato che con le tasse deve pagare i servizi per tutti. E la ricerca è un servizio per il Paese. Occorre che anche la comunità scientifica si impegni per sconfiggere tali pregiudizi, come quelli che i fondi per la ricerca siano tanti, addirittura troppi.

La Finanziaria del 2007 non poteva essere diversa vista la situazione economica del paese. Malgrado ciò, alla fine delle restituzioni o dei disaccantonamenti il 2007 vedrà un aumento del 7,2% delle risorse per la ricerca (per l’INAF dell’8,7%). L’ultima distribuzione dei fondi inoltre è stata fatta per la prima volta sulla base di una valutazione scientifica.

L’ASI, che svolge un’attività di grande interesse per l’INAF, ha finalmente stabilito un insieme di relazioni migliori soprattutto con Francia e Germania.

La previsione di fondi per il prossimo triennio per università e ricerca è di quasi 2 miliardi di euro. Non raggiungeremo gli obiettivi di Lisbona ma sta diminuendo la distanza. Rispetto al budget degli altri ministeri il MUR ha più soldi e si spera di migliorare ancora per gli enti di ricerca.

Sul precariato occorre voltare pagina.

Verranno aumentate a 1000 euro le borse di dottorato. I co.co.co. sono stati un inganno, le borse post doc non danno garanzie e diritti. Occorre superarli.

Il protocollo sul welfare fa passi avanti sull’uso del tempo determinato (un solo rinnovo).

L’idea che nel Pubblico Impiego il rapporto di lavoro unico sia il tempo indeterminato va benissimo.

Perché ciò valga anche per la ricerca occorrono più risorse, così sarà superato anche il problema del turn over.

Il Bando PRIN prevede più soldi. Avrebbe potuto essere migliore senza i vincoli posti dalla Corte dei Conti. Occorre cambiare la legge e lo si può fare con un collegato alla Finanziaria.

La partecipazione italiana all’ERC è stata molto significativa. Sono state selezionate circa 70 proposte italiane. Quelle che non sarannofinanziate dall’Europa lo saranno dal FIRB.

Il piano straordinario di reclutamento vale circa 500 ricercatori e sono aggiuntivi. Occorre mantenere il reclutamento distinto dagli avanzamenti di carriera ed introdurre nel reclutamento procedure più attente alle competenze acquisite (referee come per l’università) e la tenure track.

Dopo gli ultimi pareri del Parlamento l’ANVUR il prossimo anno potrà funzionare.

Specificatamente sull’INAF va osservato che la nascita dell’ente è stata una fusione a freddo di 19 realtà distinte senza una idea guida di un ente coordinato. Malgrado ciò appena nato l’ente è al top tra gli enti di ricerca rispetto alla valutazione, ma entra subito in crisi e per questo è stato deciso il commissariamento. Il comitato di selezione del Presidente ha appena finito di lavorare e la terna scelta è: Roberto Bonanno, Tommaso Maccacaro e Bruno Marani. Tra questi il Ministro sceglierà il futuro presidente.

Con l’entrata in vigore della legge per il riordino degli enti di ricerca sarà la comunità scientifica, interna ed esterna, a definire il nuovo statuto. Il Ministro lo valuterà e lo firmerà.

Occorre che lo statuto, sia pure agile, sia trasparente e tale da permettere all’ente di funzionare. L’autonomia della comunità scientifica è fondamentale ma occorre anche qui trasparenza e cooperazione. Scienza e cultura in Italia per troppi anni sono stati maltrattati, ora c’è l’occasione per voltare pagina.

Servizi agli iscritti della FLC CGIL
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL

Servizi e comunicazioni

Agenda
  • 13 MAGGIO | Prosecuzione trattativa sequenza contrattuale art. 178 -lett. b)- CCNL personale Istruzione e Ricerca 2019-2021, ARAN, ore 11:00
  • 13 MAGGIO | Convocazione su istruzioni operative iscrizioni ai percorsi di istruzione degli adulti 2024/2025, MIM in videoconferenza, ore 15:30
  • 13 MAGGIO | Convocazione su CCNI - GIT, Gruppo per l'inclusione territoriale, MIM in videoconferenza, ore 15:45
  • 14 MAGGIO | Prosecuzione trattativa sequenza contrattuale art. 178 -lett. a)- CCNL personale Istruzione e Ricerca 2019-2021, ARAN, ore 11:00
  • 20 MAGGIO | Riunione su FUN/CCNI 2024-2025 e D.D. Criteri fasce di complessità. MIM, ore 15:00
Seguici su facebook