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I possibili effetti della Legge 133 sul reclutamento e sulle carriere dei docenti e dei ricercatori universitari

La FLC sostiene che i concorsi per docenti e ricercatori non rientrano nel blocco della Legge 133.

10/10/2008
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Le conseguenze del sostanziale blocco del reclutamento universitario avranno effetto anche sul quadro delle immissioni in ruolo e delle progressioni di carriera del personale docente e ricercatore.

Da più parti infatti, e probabilmente nella versione governativa, si afferma che la lettura della L. 133 andrebbe intesa come finalizzata ad intervenire sul numero dei posti disponibili a partire dal 1° gennaio 2009, e non solo sulla sospensione dei percorsi concorsuali; tale lettura suggerisce pertanto i seguenti esiti:

  • per i passaggi di fascia resi possibili dalla normativa recente, fino al Milleproroghe, finanziati, banditi e in corso di espletamento, il passaggio alla fascia superiore si realizza solo se l’immissione in ruolo avviene entro il 31 dicembre 2008; se viceversa il concorso non completa il suo iter con la presa di servizio, avremo tanti vincitori di concorso che però possono prendere servizio solo nella misura in cui si liberano i posti secondo il dettato della L. 133, e cioè il 20% delle cessazioni.

  • per il reclutamento dei ricercatori finanziato con lo stanziamento straordinario della scorsa Finanziaria, vale il medesimo ragionamento: se l’iter non si conclude entro il 31 dicembre anche i fondi, pur insufficienti, già stanziati, si vanificano di fatto, perché l’immissione in ruolo segue le restrizioni della L. 133.

Come si vede, anche per docenti e ricercatori c’è il concretissimo rischio di chiudere anche gli esigui spiragli che i provvedimenti del precedente Governo avevano aperto. Noi riteniamo invece di affermare una nostra interpretazione alternativa: ove esistono coperture finanziarie previste dalle norme del 2007-2008 l’autonomia degli Atenei non può “a posteriori” essere limitata, nella propria prerogativa di programmazione del personale, da una norma di pura riduzione del turn-over.

E’ necessario perciò attivarsi in tutti gli Atenei per sollecitare al massimo l’espletamento degli iter concorsuali, e tentare entro l’anno di utilizzare tutti i fondi disponibili. La FLC è impegnata ad intervenire presso i Rettori e i Senati Accademici per ottenere delibere che sottraggano all’ambito restrittivo della L. 133 i concorsi già previsti ed avviati, sulla scorta di tale motivazione. E che dunque gli Atenei deliberino l’immissione in ruolo anche successivamente al 1° gennaio 2008. Ovviamente gli aspetti vessatori della L. 133 vanno adeguatamente sottolineati nella campagna in corso, per sollecitare adesioni all’iniziativa del sindacato.