Coordinamento Università UIL: ZECCHINO BATTUTO DALLA CAMERA
In data 12.1.2001, descrivendo l'incredibile anno dell'allora Ministro Zecchino, abbiamo sottolineato la sua solerzia e, in particolare "la tempestività con la quale ha intercettato in Parlamento il ddl che intendeva istituire la terza fascia docente e, attraverso la presentazione di un diverso ddl su una improbabile riforma della docenza, è riuscito a mantenere lo status quo".
In data 12.1.2001, descrivendo l'incredibile anno dell'allora Ministro Zecchino, abbiamo sottolineato la sua solerzia e, in particolare "la tempestività con la quale ha intercettato in Parlamento il ddl che intendeva istituire la terza fascia docente e, attraverso la presentazione di un diverso ddl su una improbabile riforma della docenza, è riuscito a mantenere lo status quo".
Siamo oggi in grado di affermare che c'è chi ha battuto lo stesso Zecchino. Dapprima, la Commissione VII della Camera lo ha superato, approvando - per velocizzare i lavori, ne siamo certi!, dopo tre anni di discussione - uno stralcio, riguardante praticamente i soli giudizi di idoneità per il passaggio degli attuali ricercatori alla terza fascia. Nessuna riforma complessiva della docenza, nessuna novità sullo stato giuridico e sul connesso trattamento economico : si è ritornati, in sostanza, alla situazione del primo ddl, sia pure riveduta e scorretta. L'Aula ha poi surclassato la stessa Commissione : ha respinto l'art.1 dello stralcio, sapendo benissimo che con questo semplice atto avrebbe definitivamente affossato, fino alla prossima legislatura, qualunque possibilità di decidere.
Sembra non far parte del costume italiano confrontare i programmi di governo con i risultati ottenuti ; in questo caso, l'esercizio sarebbe anche più difficile. Ricorderemo a lungo questi ultimi tre anni, in cui interventi a favore e intemperanze, dichiarazioni di lealtà e di guerra si sono avvicendate senza distinzione di poli, connotate dalla provenienza esclusivamente universitaria degli interlocutori. Più a lungo di noi ricorderanno questo periodo i ricercatori, sulle cui spalle continua a gravare il peso di una didattica - almeno sulla carta - completamente innovata e di una ricerca che sta per essere, forse, addirittura finanziata in maniera meno risicata del solito.
Data la trasversalità delle opinioni, non siamo in grado di affermare che, ciò che non ha fatto la scorsa maggioranza, farà la prossima ; possiamo solo assicurare che la battaglia sarà da noi ripresa con la prossima legislatura.
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