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ANDU, APU, CIDUM, CISL-UNIVERSITÀ, CNU, FIRU, SNALS-UNIVERSITÀ, SNUR-CGIL, UGL-UNIVERSITÀ, UIL-PAUR: Lettera ai deputati della VII Commissione della Camera.

il 5 ottobre 1999 la Commissione Cultura della Camera ha approvato, in sede referente, la legge istitutiva della terza fascia dei professori universitari (AC. 5980), già approvata - in sede legislativa - dalla Commissione Istruzione del Senato.

11/10/1999
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Ai Deputati,
il 5 ottobre 1999 la Commissione Cultura della Camera ha approvato, in sede referente, la legge istitutiva della terza fascia dei professori universitari (AC. 5980), già approvata - in sede legislativa - dalla Commissione Istruzione del Senato.
L'iter della legge è stato lungo e tormentato. Dagli iniziali disegni di legge presentati al Senato nel luglio dell'anno scorso, si è pervenuti finalmente ad un testo che, pur non completamente soddisfacente, se approvato, rappresenterebbe un riconoscimento per l'attività e il ruolo effettivamente svolti dai professori associati e dai ricercatori e renderebbe più agevole la riforma dello stato giuridico di tutta la docenza universitaria.
L'approvazione del progetto di legge da parte della Commissione Cultura significa chiaramente che anche alla Camera si è preso atto che si tratta di un provvedimento atteso dall'Università che, come dichiarato anche dal Governo, renderebbe più facile il cammino della riforma didattica. Inoltre con l'approvazione definitiva di questa legge si eliminerebbero gli effetti delle sentenze del Consiglio di Stato e di alcuni Tar che hanno bloccato gli Statuti di alcuni Atenei (Roma 1, Palermo, Perugia) e che rischiano di coinvolgere le altre Università.
L'urgenza di approvare in via definitiva la legge suddetta e l'imminenza della sessione di bilancio rendono, a nostro avviso, indispensabile che le Commissioni Affari Costituzionali, Bilancio e Lavoro diano subito i prescritti pareri e che la Commissione Cultura la esamini in sede legislativa.
In tale sede si auspica che vengano apportate due sole modifiche per ripristinare quanto previsto da precedenti versioni della legge che, a nostro avviso, la renderebbero più coerente e più equa.
In concreto si chiede che:

1. vengano esclusi dalla prova didattica per i concorsi ad associato i ricercatori e le figure equiparate di cui all'art. 1, comma 1, in analogia con quanto previsto per gli attuali associati nei concorsi ad ordinario;

2. si definisca nella legge l'elettorato passivo per i professori ricercatori, in analogia con quanto previsto all'art. 3 per i professori associati.

Roma, 11 ottobre 1999