Sezioni primavera: la FLC contraria a riproposizioni senza precise garanzie a tutela dei diritti dei bambini e del personale!
Nei giorni scorsi si è svolto un confronto all’interno della Conferenza delle Regioni sulla prosecuzione della sperimentazione delle cosiddette “sezioni primavera”. La posizione della FLC.
Nei giorni scorsi si è svolto un confronto all’interno della Conferenza delle Regioni per valutare la proposta di prosecuzione del servizio per i bambini da 24-36 mesi anche per il prossimo anno scolastico.
Nell’incontro si è registrato il parere positivo da parte dello Stato, delle Regioni (eccezion fatta per la Lombardia), dei Comuni e delle Province circa il l’iniziativa in corso da parte dello si è proceduto dunque alla stesura di uno schema di intesa che risulta essere all’ordine del giorno della seduta della Conferenza Unificata del 28 febbraio 2008, elenco A punto 4.
Nello schema di Intesa si fa riferimento alla legge finanziaria 2007 (c. 630), all’accordo del 14 giugno 2007 in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni nonché alla recente Intesa con il Ministero della famiglia del 14 febbraio u.s. dove si conferma, anche per il prossimo anno, il contributo di 10 milioni di euro a favore della sperimentazione delle sezioni primavera.
Il testo, dell’art. 1, riferito ai criteri di attuazione della sperimentazione, al comma 2 prevede che la sperimentazione prosegue… .”Previa verifica della conferma del possesso dei requisiti richiesti dall’Accordo e della positività dell’andamento delle esperienze condotte dalle istituzioni educative coinvolte, è confermata per il 2008-2009 l’ammissione al contributo delle sezioni primavera finanziate ed effettivamente funzionanti per l’anno 2007-2008, al fine di assicurare continuità ed organicità necessarie alla sperimentazione in termini di efficacia dei suoi percorsi ed esiti.….”.
Inoltre, all’art. 2, riferito agli interventi di sostegno della sperimentazione, alla lettera a,si precisa che: “il Ministero della Pubblica Istruzione, che mette a disposizione per l’esercizio 2008 19 milioni di euro, di cui 9 milioni aggiuntivi rispetto al contributo previsto a suo carico per l’esercizio 2007;….” Tra i soggetti finanziatori, già firmatari dell’accordo del 14 giugno 2007, manca nel nuovo schema di Intesa il Ministero della Solidarietà Sociale ma si evince la possibilità di integrazione dei soggetti che concorrono al finanziamento.
Da queste notizie sembra che ad oggi siano già state attuate tutte quelle le azioni necessarie, previste dal punto 5 dell’accordo del 14 giugno, quali ad es.: l’allestimento di un programma di consulenza, assistenza tecnica, coordinamento pedagogico, monitoraggio, valutazione a garanzia della completa affidabilità sotto il profilo educativo del nuovo servizio avviato.
Ma le cose non stanno affatto così!!
Sappiamo che ad oggi non esistono dati riferiti al previsto monitoraggio dell’esperienza in corso, condizione prevista anche dallo schema della nuova Intesa in discussione il 28 febbraio per la prosecuzione del progetto.
Proviamo a capire meglio cosa si sta decidendo di un’esperienza che nelle intenzioni doveva essere, tra le altre cose…. ”una nuova offerta…per contribuire a diffondere una cultura dell’infanzia attenta ai bisogni e alle potenzialità dei bambini da zero a sei anni, in coerenza con il principio della continuità educativa ed anche sulla base delle esperienze positive già avviate in numerosi territori e realtà, volte a migliorare i raccordi tra nido e scuola dell’infanzia…”
Basta leggere sul sito del MPI, nell’apposito spazio dedicato alle sezioni primavera - cliccando su "Dettagli" (rubrica davvero poco visibile), le notizie ivi riportate, come ad es. quella datata 20 febbraio dal titolo Preavviso per il monitoraggio delle sezioni, dove si legge:
“Come previsto dall’Accordo del 14 giugno 2007 per la sperimentazione delle sezioni primavera e anticipato con la comunicazione con cui le sezioni sono state ammesse al contributo, per valutare l’andamento del nuovo servizio e il conseguimento degli obiettivi educativi previsti PRENDERA’ AVVIO NEI PROSSIMI GIORNI IL MONITORAGGIO di tutte le sezioni primavera che fruiscono del contributo statale o regionale. Il monitoraggio avrà finalità conoscitive, cercherà di rilevare aspetti critici o positivi dell’esperienza, al fine di un suo potenziamento e qualificazione per il prosieguo della sperimentazione. Si coglie l’occasione per ricordare che il monitoraggio avverrà per via telematica; il che comporta che tutte le istituzioni che gestiscono sezioni primavera dovranno avvalersi di posta elettronica con utilizzo di indirizzo e-mail” |
E’ lo stesso ministero che in data 20 febbraio 2008 afferma che solo nei prossimi giorni prenderà avvio il monitoraggio delle sezioni primavera funzionanti quest’anno!!
Ma se nessuna azione è stata fatta finora per rispondere ai criteri previsti per la verifica del progetto in corso, (a parte le poche rilevazioni di carattere organizzativo e amministrativo), come è possibile che già si sia espresso un giudizio positivo da parte di Stato, Regioni, Province e Comuni al punto tale di aver già predisposto lo schema dell’Intesa per il proseguimento dell’iniziativa e se ne è fissata, per il prossimo 28 febbraio, la ratifica in Conferenza Unificata?
E come mai il Comitato tecnico nazionale del quale, come CGIL e come FLC e FP Cgil, avevamo chiesto la costituzione fin dal novembre scorso è stato costituito solo alcuni giorni fa, come riportato in una notizia datata 18 febbraio sempre nella rubrica Dettagli del sito MPI?
Inoltre, ci sono elementi, che come FLC rivendichiamo con forza, riferiti alle questioni che abbiamo esposto e denunciato, più volte e in più sedi, al Ministro e al vice Ministro per quanto concerne le sezioni primavera aggregate alle scuole statali.
Confermando il nostro giudizio negativo su come è stato avviato e gestito il nuovo servizio integrativo per i bambini di 24-36, ribadiamo che per la FLC Cgil resta centrale la necessità di risposte soddisfacenti da parte dell’amministrazione alle nostre richieste, avanzate fin dai primi giorni di settembre 2007.
In caso contrario metteremo in atto tutte le iniziative necessarie affinché non si riproponga una situazione nella quale, a fronte della crescente e sacrosanta domanda di più servizi per i bambini più piccoli, la risposta data dalle Istituzioni è stata unicamente di carattere quantitativo. Tutto ciò in aperto contrasto con l’idea originale e positiva che ha promosso la sperimentazione delle cosiddette “sezioni primavera” ed in assenza delle più elementari e dovute garanzie sul versante sia dei diritti dei bambini (e delle famiglie) ad avere un servizio di qualità sia del personale a vedere riconosciuto e valorizzato il proprio lavoro sia in termini contrattuali che di specifica formazione.
Roma, 26 febbraio 2008
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