Sezioni primavera: il MIUR sollecita la stipula delle intese regionali
È del 19 settembre 2013 la nota MIUR a riguardo rivolta a tutti gli Uffici Scolastici Regionali.


Con la nota 4903 del 19 settembre 2013 il MIUR sollecita i propri Uffici Scolastici Regionali alla stipula delle relative intese con le rispettive Regioni per poter così dare corpo e gambe all’avvio delle sezioni primavera in coerenza con quanto definito nell’Accordo Quadro sottoscritto il 1 agosto 2013 in sede di Conferenza Unificata. Va evidenziato che la nota in questione - fortemente sollecitata dalle organizzazioni sindacali in occasione dell’incontro del 4 settembre 2013 - individua e ricorda alcuni principi che devono essere esplicitamente richiamati nelle intese e successivamente nella formulazione dei relativi Bandi, pena il rischio di non assicurare le condizioni di qualità del servizio educativo-scolastico in queste sezioni.
In particolare la nota del MIUR riprecisa che la conferma della prosecuzione delle sezioni già funzionanti negli anni precedenti deve tener conto del rispetto di quei parametri qualitativi spesso violati come ampiamente evidenziato nel monitoraggio ministeriale del 2010/2011 che sono:
- il rispetto del rapporto educatore/bambino non superiore ad 1 a 10;
- iscrizione dei soli bambini di 24 mesi di età compiuti entro il 31 dicembre;
- divieto di esternalizzazione dei servizi ad eccezione delle convenzioni stipulate dagli Enti Locali;
- rispetto del numero massimo dei bambini per sezione;
- presenza di un progetto educativo puntuale e non generico.
Insomma il MIUR ricorda tutti gli altri vincoli stabiliti dall’accordo quadro compresi quelli relativi ai titoli di studio del personale e all’applicazione al personale dei CCNL di riferimento. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, benché non esplicitato formalmente, vale la pena precisare che per quanto riguarda la prestazione lavorativa va intesa la sua natura subordinata escludendo di conseguenza il ricorso a forme contrattuali non standard (autonomo, parasubordinato ecc.)
Infine viene ricordato che l’Accordo Quadro - all’art. 4, comma 1, lett.c) – dispone il cofinanziamento a carico delle regioni.
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