Secondo incontro Ministero-sindacati sul Protocollo sicurezza per il prossimo anno scolastico
Importante la copertura vaccinale, ma il governo Draghi investa sulla ripartenza della scuola in presenza. L’assenza del CTS impedisce il confronto sui punti problematici.
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Si è svolto martedì 27 luglio 2021 il secondo incontro Ministero-sindacati per la definizione del protocollo d’intesa per garantire l’avvio dell’anno scolastico 2021/2022.
L’illustrazione del Ministero
L’incontro, introdotto dal Dott. Iacopo Greco, capo Dipartimento delle Risorse umane e finanziarie del Ministero, che ne ribadisce la finalità: stiamo avviando un'istruttoria relativa alle indicazioni da fornire alle scuole, partecipa all’incontro il Col. La Torre della struttura commissariale.
La posizione della FLC CGIL
La FLC CGIL, in relazione all’attuale dibattito, ha ribadito che spetta al Governo individuare, dato il contesto, se introdurre l’obbligo di vaccinazione del personale e degli alunni quale soluzione necessaria al fine di garantire la ripresa delle attività didattiche in presenza, tenuto conto dei principi fissati dalla costituzione e dalle indicazioni europee. Purtroppo, però, va sottolineata l’assoluta incapacità dimostrata dal MI nel risolvere i problemi strutturali del sistema scolastico, a partire dagli organici aggiuntivi, dalla disponibilità degli edifici e spazi scolastici, dalla riduzione del numero di alunni per classe, dai trasporti degli alunni.
La FLC CGIL ha espresso un forte rammarico per l’assenza del CTS, che ha impedito alle parti sociali di interloquire con i redattori del verbale del 12 luglio 2021, che a nostro parere risulta a tratti lacunoso, in particolare, in relazione al distanziamento.
La FLC ha denunciato il gravissimo disinvestimento operato dal governo Draghi sulla scuola in presenza, infatti, il decreto Sostegni bis non consente con l’organico aggiuntivo Covid la possibilità di articolare le lezioni in gruppi classe ridotti. Su questo capitolo si prevedeva un miliardo e 850 milioni di euro per l’a.s. 2020/2021, mentre per il prossimo anno è previsto solo l’utilizzo delle economie (massimo 350 milioni di euro).
Ribadito il bisogno di approfondire alcuni dati, in particolare:
- rilevazioni dei contagi e dei cluster per fasce d’età e per territori durante l’attività in presenza dello scorso anno scolastico;
- dati certi rispetto alla variabilità dei numeri sul personale vaccinato, per cui abbiamo chiesto l’incrocio dei codici fiscali tra l’elenco dei soggetti vaccinati e quelli dei dipendenti del Ministero pagati dal tesoro.
Va evidenziato che tutti gli alunni con età inferiore a 12 anni (ovvero almeno la metà della popolazione scolastica) per il momento non possono effettuare il vaccino. Pertanto, la mera vaccinazione del personale non garantisce contro il rischio di circolazione del virus e soprattutto di contagio tra gli alunni, ma anche tra il personale vaccinato.
Occorre pertanto confermare e potenziare le misure già previste in passato per garantire la sicurezza, a partire dall’organico aggiuntivo (cosiddetto covid) per sdoppiare le classi e rispettare il distanziamento. Per questo motivo sarebbe opportuno che l’organico aggiuntivo covid venga confermato e concentrato soprattutto nelle scuole del primo ciclo, dove la relazione docente studente è più pregnante. In ogni caso vanno fatte cadere le norme che adesso limitano la sostituzione del personale assente (dopo il settimo giorno nel caso dei collaboratori scolastici e dopo il primo giorno per i docenti). Le scuole debbono essere messe nelle condizioni di poter assumere i supplenti nel momento in cui se ne verifica la necessità. Non si può pensare di ricorrere alla prassi di suddividere gli alunni in gruppi assegnandoli ad altre classi con il rischio di aumentare a dismisura la platea dei possibili contagi. Un’altra misura utile sarebbe quella di garantire il conctat tracing degli alunni del primo ciclo.
La FLC CGIL infine ha ribadito che, almeno fino a quando il CTS non incontrerà le parti sociali che hanno avanzato ulteriori quesiti sui punti non trattati nell’ultimo verbale e non sarà chiaro il contesto politico/normativo entro cui si inseriscono i due protocolli 6/18 e 0/6 sulla sicurezza, sarà difficile riuscire ad arrivare alla sottoscrizione delle intese in questione, fermo restando la necessità delle scuole di questo strumento per riprendere le attività in presenza.
Per questo anche in occasione dell’incontro fissato per il pomeriggio 27 luglio 2021 con il Ministro Bianchi, ribadiremo la necessità del governo di assumersi la responsabilità di investimenti immediati e urgenti per assicurare il distanziamento e la prevenzione del contagio nella scuola in presenza.
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