
Scuola: le richieste della FLC Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola in occasione del presidio del 29 novembre
Manifestazione nazionale giovedì 29 novembre 2007 ore 11.00 - 14.00 davanti al Parlamento, Camera dei Deputati


I sindacati scuola confederali chiedono un incontro ai massimi responsabili istituzionali e politici di questo paese per ottenere con la finanziaria 2008 una soluzione a favore del personale transitato dagli Enti Locali.
Roma, 19 novembre 2007
______________________
Prot. n. 636/2007
On. Giuseppe Fioroni
Ministro delIa Pubblica Istruzione
On. Pietro Folena
Presidente VII Commissione Permanente
Camera dei Deputati
Capigruppo
Partiti Politici
VII Commissione Permanente
Camera dei Deputati
On. Fausto Bertinotti
Presidente della
Camera dei Deputati
Prof. Romano Prodi
Presidente del Consiglio dei Ministri
Loro Sedi
Egregi Signori,
Il 29 novembre FLC Cgil, CISL Scuola e UIL Scuola hanno indetto un presidio davanti al Parlamento per rivendicare una soluzione politica al mancato riconoscimento dell’anzianità di 80.000 lavoratori transitati dagli EE.LL. allo Stato in seguito alla Legge 124/99.
In occasione del presidio si chiede alle SS. LL. di voler ricevere una delegazione di rappresentanti sindacali e lavoratori.
Le ragioni della protesta dei lavoratori sono ormai da tempo note.
Da oltre sette anni i lavoratori ex EE.LL. vivono una situazione paradossale: a parità di anzianità di servizio e di mansioni percepiscono uno stipendio di gran lunga inferiore ai loro colleghi da sempre dipendenti dello Stato.
Una vera e propria ingiustizia denunciata più volte dalla FLC Cgil, CISL Scuola e UIL Scuola con numerose iniziative di mobilitazione, come la petizione al Governo che ha raccolto oltre 10.000 firme con cui è stata richiesta l’abrogazione del comma 218 della Finanziaria 2006.
Questa situazione è peggiorata ulteriormente dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 234 del 2007 che ha stabilito la legittimità del comma 218 della Legge Finanziaria 2006.
Questa annosa vicenda non può essere ulteriormente rinviata ma deve trovare una risposta positiva con la prossima legge finanziaria 2008. In particolare chiediamo l’ abrogazione del comma 218 della finanziaria 2006.
Lasciare ancora nell’incertezza questi lavoratori dopo sette anni dal loro passaggio allo Stato non è giusto né tanto meno sostenibile.
Certi in un positivo riscontro, porgiamo distinti saluti.
Enrico Panini
Francesco Scrima
Massimo Di Menna
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