Scuola: gli impegni del Governo nel DPEF 2008-2011
Con l’approvazione del DPEF 2008-2011 il Governo, in previsione della Finanziaria 2008, ha definito il programma di interventi che intende realizzare sulla scuola. Intesa sulla conoscenza e DPEF devono diventare le basi per una Finanziaria che decide di investire sulla scuola e sul sapere


Con l’approvazione del DPEF 2008-2011, da parte del Consiglio dei Ministri, avvenuta il 28 giugno 2007, sono stati definiti gli impegni che, a partire dalla finanziaria 2008, caratterizzeranno l’azione nella legislatura del Governo sulla scuola in attuazione dei contenuti dell’”Intesa per un’azione pubblica a sostegno della conoscenza” sottoscritta tra Sindacati e Governo nei giorni scorsi.
Il DPEF sulla scuola (parte II, V .9) riprende gli aspetti più critici della situazione in cui versa il nostro sistema scolastico, ne delinea i limiti e i diversi punti critici in rapporto alla Strategia di Lisbona e all’Europa, riassume gli interventi da realizzare per la fine legislatura in attuazione di quanto previsto dall’Intesa sulla Conoscenza sottoscritta tra Governo e Sindacati nei giorni scorsi.
Le parti fondamentali possono essere così sintetizzate:
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I punti di crisi del nostro sistema scolastico rispetto alla strategia di Lisbona e alla situazione europea; le possibilità di recupero in relazione ai processi avviati: autonomia, INVALSI, valorizzazione dell’istruzione tecnica e professionale, piano straordinario per l’istruzione nel SUD.
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Lo scarto e i dislivelli esistenti del nostro sistema scolastico tra Nord, Centro e Sud in rapporto ai livelli di apprendimento e delle competenze degli studenti.
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L’urgenza di un intervento che definisca un sistema di valutazione adeguato, e un sistema di valorizzazione professionale del ruolo degli insegnanti.
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Superare gli ostacoli organizzativi del sistema scolastico che inducono i maggiori costi: programmazione di medio e lungo termine dei fabbisogni territoriali di personale in rapporto al sistema di reclutamento, natalità e migrazioni, riduzione dei tassi di abbandono, innalzamento dell’obbligo, metodi di formazione delle classi.
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Ripensare la spesa pubblica ponendo la questione centrale della valorizzazione del lavoro del personale della scuola: innovare il sistema di reclutamento e la formazione iniziale, la formazione permanente come elemento centrale della valorizzazione delle professionalità.
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Ridefinire con il prossimo rinnovo gli aspetti che rispondano alla domanda di riconoscimento del ruolo sociale degli insegnanti e di valorizzazione professionale di tutto il personale della scuola.
Roma, 30 giugno 2007
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