Scuola: CGIL, governo strabico, pieno sostegno a sciopero FLC CGIL
Serena Sorrentino: “tagliate risorse a fondo miglioramento offerta formativa".
“Un governo che oltre a sembrare strano è anche un po' strabico. Ai lavoratori dei settori privati chiede di superare gli automatismi salariali, tra cui gli scatti di anzianità, mentre per la scuola li ritiene una priorità: un concetto di equità quantomeno bizzarro”. E' quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, dopo la nuova rottura registrata sulla scuola.
Oggi infatti, ricorda la dirigente sindacale, “si è consumata una nuova rottura sul merito degli interventi del Governo, che continuano a colpire il lavoro e non tracciano nessuna prospettiva di miglioramento”. Sorrentino cita “l'idea di recuperare risorse per garantire il recupero degli scatti di anzianità per il comparto scuola tagliando per circa 390 il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa. Un aspetto, quest'ultimo, di straordinaria importanza perché legato al raggiungimento di obiettivi qualitativi importanti, sia rispetto all'offerta didattica per gli studenti sia per contrastare il disagio e la dispersione scolastica o favorire l'integrazione degli alunni diversamente abili”. Risorse recuperate che, tra le altre cose, “coprirebbero il 2011 lasciando aperto il problema della copertura del 2012 e dei prossimi anni”.
Per queste ragioni, osserva ancora Sorrentino, “per difendere la scuola pubblica, il ruolo della contrattazione e dare una qualità migliore di lavoro agli operatori e di studio per gli alunni, riteniamo valide le ragioni che hanno portato la FLC CGIL a confermare lo sciopero del prossimo 24 novembre”. La CGIL, fa sapere il segretario confederale di corso d'Italia, “sostiene pienamente le mobilitazioni di insegnanti e studenti a sostegno dell'istruzione pubblica e di qualità, dei diritti contrattuali e del diritto allo studio. Andremo avanti anche perché conoscenza e competenze sono fattore di cittadinanza ma anche fattore di innovazione e competitività. Punti che non dovrebbero essere la base della crescita? È come si può conciliare questo con i tagli a diritti e qualità? Anche questo è uno strano modo di interpretare una politica a favore dei giovani mentre - conclude - ciò che il Governo ha messo a disposizione oggi non è né esauriente né sufficiente a rispondere alle ragioni per le quali tutte le sigle sindacali della scuola avevano indetto lo sciopero”.
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