Scuola: certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
Programma di lavoro per la raccolta e la sistematizzazione dei dati sulla certificazione sperimentale delle competenze
Con la nota prot. n. 5074 del 17 maggio , il Ministero delinea un percorso di lavoro per la raccolta dei dati relativi all’elaborazione della certificazione sperimentale delle competenze, da mettere in relazione al raggiungimento di assetti più definiti in merito alle competenze e alla loro certificazione.
Dopo l’invio del dossier, è stato costituito un gruppo tecnico nazionale e gruppi regionali di raccordo, il primo con compiti di analisi e valutazione delle proposte delle scuole, i secondi con compiti di raccordo, consulenza ed assistenza delle esperienze.
In collaborazione con l’Agenzia sul territorio, gli Uffici scolastici regionali dovranno sostenere l’innovazione,, raccogliere e analizzare modelli ed esperienze, redarre una relazione su questa prima fase, mettere in circolazione le esperienze più significative.
La Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici dovrà elaborare indicazioni per le linee guida riferite all’anno scolastico 2007/8 e attivare iniziative di sostegno dell’innovazione.
La messa a punto di un piano così dettagliato e puntiglioso su questa operazione non riesce comunque a dissipare il carattere di improvvisazione che continua a mantenere un’ operazione tardiva sui tempi della scuola, che richiede un notevole impegno di lavoro per soddisfare un adempimento formale.
In quanto all’Agenzia per il sostegno all’autonomia scolastica, la cui costituzione è prevista dalla Finanziaria 2007 accorpando gli ex IRRE e l’ex INDIRE, apprendiamo con stupore che vive, agisce, ha strutture locali/regionali.
In realtà la finanziaria ha previsto che la suddetta Agenzia venga definita con un Regolamento da adottarsi ai sensi dell’art. 8 comma 4 del D.lgs n. 300/99.
Ad oggi, nonostante i reiterati richiami sindacali, non vi è ombra del Regolamento e i tempi sono sempre più ristretti per procedere alla selezione del 50% del personale, per consentire al personale comandato che deve rientrare nelle sedi scolastiche di fruire delle operazioni di utilizzazioni del personale della scuola, per rispondere a tutto quel personale precario i cui contratti stanno scadendo, per definire gestione e organizzazione delle sedi territoriali, per fare la necessaria ricognizione delle attività in atto. Lentezze burocratiche da rimuovere con decisione.
Roma, 23 maggio 2007
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