Ripristinato l'organico di 1187 unità di contingente all'estero
Si riporta, in allegato, il testo del verbale sull’informazione e la concertazione per la predisposizione del contingente triennale 2002/2005 relativo al personale della scuola impegnato all’estero
CONTINGENTE RELATIVO AL PERSONALE DELLA SCUOLA DA IMPEGNARE ALL’ESTERO PER IL TRIENNIO 2002/2005.-
MODIFICATO, GRAZIE AL SERRATO ED APPROFONDITO CONFRONTO CON LE OO.SS. SCUOLA, L’ORIENTAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONME DI RIDURRE ULTERIORMENTE L’ORGANICO ALL’ESTERO.
Si riporta, in allegato, il testo del verbale sull’informazione e la concertazione per la predisposizione del contingente triennale 2002/2005 relativo al personale della scuola impegnato all’estero.
Si sottolinea la preoccupazione, fortemente evidenziata, di garantire anche per gli anni scolastici successivi al 2002/2003, la copertura finanziaria necessaria a mantenere gli attuali livelli.
Il risultato ottenuto diverrà, infatti, insostenibile, per l’intero triennio, qualora non si assuma un serio impegno politico per garantire un congruo incremento della dotazione del cap. del bilancio MAE n.2503 già a partire dall’anno finanziario 2003.
Come espressamente detto nel verbale, la CGIL scuola considera poi contraddittoria l’ipotesi in base alla quale l’Amministrazione dichiara , nel futuro, possibile una riduzione dei posti.
Ritiene necessario che, in luogo di dichiarazioni di ringraziamento, si registri una pertinente politica di programmazione di spesa per garantire finanziamenti necessari a rendere operanti i 1187 posti per l’intero triennio e ad incrementare numericamente i nostri interventi all’estero in ambito scolastico e accademico.
Sottolinea che il risultato ottenuto è stato possibile unicamente in relazione alla esistenza in bilancio di stanziamenti divenuti sufficienti per effetto di economie prodotte dal ritardo dell’invio all’estero del personale e dall’esaurimento di diverse graduatorie.
Ogni altra lettura del risultato ottenuto è da considerarsi come strumentale propaganda a fini politico-elettorali.
Roma, 5 marzo 2002
______________________________________________
Ministero degli Affari Esteri
D.G.P.C. – Uff. IV
Roma, 1 marzo 2002
Verbale dell’informazione e concertazione relative alla predisposizione del contingente triennale del personale della scuola da destinare all’estero per gli anni scolastici 2002/2005
Nei giorni 6, 13, 20 e 21 febbraio 2002 si sono svolti, presso il Ministero degli Affari Esteri, gli incontri di informazione e concertazione tra l’Amministrazione del M.A.E. e i rappresentanti delle OO.SS. finalizzati all’espletamento delle procedure previste dall’art.5 del CCNL 1998/2001 per la predisposizione del contingente triennale del personale della scuola da destinare all’estero per gli anni scolastici 2002/2005.
L’Amministrazione, che aveva in un primo momento previsto il taglio di 48 posti, ha avuto modo di rilevare che l’economia prodotta dal ritardo nell’invio del personale della scuola nominato per l’a.s. 2001/2002 nonché il rilevante numero di posti rimasti scoperti per esaurimento delle relative graduatorie hanno reso possibile il mantenimento, per l’a.s. 2002/2003 dello stesso numero di posti attualmente in funzione con l’incremento di una unità. L’Amministrazione, nel far presente che la copertura finanziaria di tali posti, anche per l’anno scolastico 2003/2004 richiede un aumento della dotazione del cap. 2503 in misura non inferiore a Lit. 7.000.000.000, ha assicurato il proprio impegno per il reperimento di tali risorse aggiuntive. Dopo un attento esame del materiale informativo si è concordato di portare il totale generale a 1187 unità, recuperando anche n. 3 posti soppressi all’1 marzo 2002, ripartito come nelle tabelle allegate
In merito ai criteri seguiti per la revisione del contingente l’Amministrazione ha evidenziato che, anche per il triennio scolastico 2002/2005, si ritiene utile proseguire nella linea di conversione di risorse a favore di nuove aree, di istituzioni scolastiche (creazione di sezioni bilingui) ed accademiche straniere (apertura di lettorati) dalle quali è pervenuta una crescente domanda di lingua e cultura italiana che richiede un potenziamento del nostro intervento.
In particolare:
nel settore scuole statali, si è proceduto ad una linea di razionalizzazione e consolidamento delle medesime assegnando, ove necessario, unità di docenti aggiuntivi;
nel settore delle scuole straniere si è favorito lo sviluppo di progetti bilingui sia rafforzando quelli già avviati sia sostenendo l’avvio di nuovi progetti;
nel settore delle scuole non statali si è proceduto ad una limitata riduzione di personale di ruolo prevedendo un graduale incremento dei contributi finalizzati all’assunzione di docenti qualificati da parte degli Enti Gestori;
nel settore corsi è proseguita la razionalizzazione degli interventi già avviata negli ultimi anni dei posti di personale amministrativo presso gli Uffici scolastici;
Nel corso degli incontri i Rappresentanti sindacali, pur esprimendo piena soddisfazione per l’impegno dimostrato dall’Amministrazione nell’individuare strategie utili ad evitare i tagli proposti inizialmente, hanno comunque evidenziato la necessità di mantenere tale stabilità anche per i prossimi anni ed avanzato le proprie osservazioni rispetto alla proposta di ridistribuzione con una dichiarazione unitaria che viene di seguito interamente trascritta:
"Le OO.SS. della scuola - settore estero – CGIL, CISL,UIL e SNALS
rilevano che il serrato ed approfondito confronto sulla determinazione dei contingenti di personale della scuola da destinare all’estero ha comportato la modifica dell’orientamento dell’Amministrazione evitando in tal modo un’ulteriore consistente riduzione di posti;
ritengono che, ai sensi dell’art.639 del T.U. 297/94, i contingenti dei posti da attivare devono essere previsti con piani triennali determinati a seguito delle effettive, motivate e documentate richieste da parte delle Rappresentanze Diplomatiche e Consolari;
considerano contraddittoria, e quindi inaccettabile, rispetto ad una politica di programmazione triennale, l’ipotesi in base alla quale l’Amministrazione prevede, già da ora, una possibile riduzione dei posti nel corso del triennio; comunque prendono atto che l’Amministrazione, come scritto in premessa, assicura il proprio impegno per il reperimento di risorse aggiuntive. Tale impegno deve garantire con una seria politica di programmazione del bilancio MAE, i finanziamenti necessari non solo a rendere possibile il funzionamento dei 1187 posti per tutto il triennio, ma anche a prevedere una possibile espansione degli interventi in campo scolastico per dare una risposta positiva alla domanda che risulta tuttora inevasa.
Relativamente alle proposte d’intervento (soppressioni, nuove istituzioni e compensazioni) avanzate dall’Amministrazione, presa visione della documentazione fornita dall’Amministrazione e tenuto conto delle risultanze scaturite dalle relazioni sindacali attivate nelle sedi estere, le OO.SS.:
ritengono che il piano predisposto non risponda pienamente alle esigenze manifestate dalle sedi estere e non prevede, per quanto riguarda le scuole statali italiane all’estero, i posti necessari per realizzare, come previsto dalle innovazioni ordinamentali introdotte in territorio metropolitano, l’autonomia didattica, organizzativa, amministrativa; nello stesso tempo prendono atto che la quota di contingente dei posti destinati ai capi d’istituto è stata definita con riferimento alla qualifica dirigenziale introdotta nella scuola a decorrere dal 1° settembre 2000;
Per quanto riguarda l’istituzione e/o la soppressione dei posti di lettore presso le università straniere si rileva la mancanza di un organico piano di interventi a lungo periodo, nonché l’esigenza di una attenta verifica circa le cause che impediscono, nei fatti, per talune sedi, l’effettiva apertura del posto con la garanzia del suo funzionamento almeno per il triennio considerato. Inoltre riaffermano che l’istituzione del posto di lettorato con incarichi extra-accademici deve avvenire nel pieno rispetto delle norme fissate in materia nel CCNIE 8 maggio 2001.
In merito ai posti di insegnamento nelle scuole e nei corsi le OO.SS. in particolare:
esprimono forti perplessità sull’apertura di nuovi posti in zone che, data l’attuale instabilità politica, sono da considerarsi a forte rischio con la conseguenza di rendere problematico l’effettivo funzionamento di tali posti;
non condividono le proposte dell’Amministrazione che, non solo disattendono, ma, in alcuni casi, contrastano, senza una sufficiente motivazione, con le richieste delle sedi estere e i pareri espressi dalle sezioni sindacali circoscrizionali;
respingono, ritenendola illegittima, la riduzione di posti d’insegnamento curricolare nelle scuole statali con la motivazione che tale riduzione sarà compensata mediante la formazione di moduli di insegnamento affidato a personale docente locale a seguito di assegnazione di contributi specifici;
ritengono che, alla luce delle innovazioni legislative e ordinamentali intervenute, l’Amministrazione debba sollecitamente ridefinire il quadro istituzionale e ordinamentale delle singole scuole statali italiane all’estero con particolare riferimento alla costituzione dell’istituzione scolastica (scuola elementare, secondaria, istituto comprensivo), alla individuazione degli indirizzo di studio, all’attivazione degli insegnamenti e/o delle cattedre previsti dal curricolo, alla organizzazione dei servizi generali e amministrativi...;
considerano non sufficientemente motivate e quindi non condividono le riduzioni di posti di personale docente e A.T.A. assegnato negli anni precedenti alle scuole e ai corsi ex art.636 T.U. 297/94.
Le OO.SS. invitano l’Amministrazione a concludere gli atti necessari alla registrazione del decreto interministeriale relativo al nuovo contingente in tempi brevi per consentire che i posti stabiliti nel decreto possano effettivamente essere attivati fin dal 1° settembre 2002.
Inoltre, considerano fondamentale che l’Amministrazione, utilizzando al meglio anche le possibilità offerte dal CCNL e CCNIE della scuola, accompagni il contingente triennale con un piano di politica scolastica per valorizzare ed arricchire le iniziative scolastiche all’estero e promuova progetti di formazione per il personale al fine di garantire alla collettività italiana all’estero un servizio sempre più valido e qualificato."
Roma, 1 marzo 2002
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