Riapertura delle scuole: CGIL e FLC scrivono ai ministri dell’istruzione e della salute
Ripresa delle attività in presenza solo e se saranno assicurate adeguate garanzie di sicurezza e misure di prevenzione per la salute e l’incolumità di studenti e lavoratori.


La Segretaria confederale Rossana Dettori e il Segretario generale della FLC CGIL Francesco Sinopoli, hanno scritto una lettera al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, e della Salute Roberto Speranza, elencando gli interventi necessari per la riapertura della scuola in presenza.
Come è noto CGIL e FLC hanno espresso, da mesi, l’assoluta necessità di garantire l’attività in presenza, quale elemento ineludibile della relazione educativa e del rapporto insegnamento-apprendimento.
Lo sforzo compiuto dalla scuola militante - quella fatta di lavoratrici e lavoratori che con un lavoro incredibile fin dall’estate hanno operato, giorno per giorno, per adeguare gli ambienti educativi all’accoglienza degli studenti secondo i protocolli individuati dal CTS – rischia di essere vanificato per l’inadeguatezza degli interventi messi in campo dal Ministero dell’Istruzione, per l’incapacità di tenuta del sistema sanitario regionalizzato in termini di risorse, di tracciamento e di tempestività di intervento, per le gravi omissioni riguardo al rafforzamento o alla costituzione di un trasporto scolastico dedicato, per il disordine istituzionale del sistema delle autonomie del nostro Paese.
Al crescere dei casi di contagio nelle scuole, va aumentando, contemporaneamente, la preoccupazione dei lavoratori e delle famiglie.
È necessario, pertanto, intervenire urgentemente, attraverso la legge di bilancio o altro strumento normativo idoneo, su presidi sanitari nelle istituzioni scolastiche, effettuazione dei tamponi, dispositivi di sicurezza, tavoli permanenti sulla sicurezza, trasporto scolastico esclusivo, riduzione del numero di alunni per classe, lotta al precariato, dimensionamento scolastico.
CGIL e FLC continueranno a collaborare per la riapertura delle scuole e per il ritorno alla didattica in presenza ma solo se saranno assicurate adeguate garanzie di sicurezza e valide misure di prevenzione per la salute e l’incolumità di studenti e lavoratori.
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