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Revisione delle classi di concorso: il Parlamento conferma molte delle nostre osservazioni

L'accelerazione del Ministero rischia di determinare confusione ed errori.

27/11/2015
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Le commissioni parlamentari competenti (VII camera e 7a Senato) hanno espresso i pareri sullo schema di regolamento di revisione delle classi concorso approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri del 31 luglio 2015.

Il Consiglio di Stato aveva espresso un parere positivo anche se con numerose condizioni. A seguito di quel parere il Ministero aveva fornito una nota esplicativa che è stata messa a disposizione anche delle commissioni parlamentari.

Nei pareri delle commissioni sono indicate condizioni e osservazioni sia sull'impianto che nello specifico delle tabelle.

Molti dei rilievi erano presenti anche nelle osservazioni che avevamo inviato al Ministero in occasione dell'incontro tecnico del 14 settembre. Il successivo incontro non si è più svolto a seguito dell'accelerazione impressa dal Governo per approvare il provvedimento in tempo utile per la pubblicazione del bando di concorso ordinario previsto dalla legge 107/15 per il primo dicembre.

È importante segnalare che entrambe le commissioni e il Consiglio di Stato hanno posto la condizione di garantire la "spendibilità" delle precedenti abilitazioni indistintamente per il personale a tempo indeterminato e quello a tempo determinato e la possibilità di "transito" nelle classi di nuova istituzione dei docenti attualmente utilizzati.

Altrettanto importante è la richiesta di indicare tra i titoli di accesso i diplomi di II livello dell'AFAM attivati in via sperimentale, che erano totalmente "dimenticati" nella proposta originaria.

Rileviamo anche che le commissioni hanno espresso, come già da noi segnalato, numerose perplessità e osservazioni sulla nuova classe di concorso A-23 [lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti)] sia sui titoli di accesso che sulla collocazione dell'insegnamento.

Restano comunque ancora molti punti oscuri nel provvedimento che ora dovrà essere approvato, con le dovute modifiche, in seconda lettura dal Consiglio dei Ministri.

Al momento non è noto quali integrazioni siano state effettuate dal Ministero, ma sicuramente, la fretta di completare l'iter entro la scadenza del 1 dicembre rischia di non garantire la correzione dei numerosi errori, refusi ed omissioni. Va, quindi, prevista una clausola di salvaguardia che permetta di correggere/ integrare il provvedimento in tempi rapidi, per eventuali errori o per l'istituzione di nuovi titoli di studio.

Per garantire i diritti del personale sia a tempo indeterminato che determinato è opportuno che:

  • i provvedimenti di merito sull'utilizzo del personale, le riconversioni, eventuali atipicità residuali siano condivisi al tavolo sindacale e siano predisposti in tempi rapidi per accompagnare il provvedimento.
  • nella futura gestione delle atipicità (che comunque permangono, anche se in numero più ridotto) è necessario che le indicazioni sulle procedure da seguire (specie in presenza di classi di concorso indicate ad esaurimento per i vari insegnamenti) siano esplicitate maggiormente e rese più cogenti per evitare le situazioni anomale determinatesi negli scorsi anni.
  • la gestione delle opzioni da parte dei docenti a tempo indeterminato per le nuove classi di concorso andrebbe declinata con uno specifico provvedimento da correlare al contratto sulla mobilità del personale che salvaguardi, come già previsto, anche i docenti a tempo determinato impegnati da anni su tali discipline.
  • siano meglio precisate le differenze tra le diverse tipologie di "esaurimento" indicate nelle tabelle, per rendere più chiaro l'intero impianto.
  • sia chiarito che per i docenti di laboratorio (ITP), ai fini della partecipazione ai concorsi, non è richiesto il possesso dell'abilitazione, non esistendo uno specifico percorso.

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