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Residui delle scuole. Il monitoraggio scade il 23 giugno

Il Mef ha aperto una rilevazione per conoscere l’esatta consistenza dei residui attivi e passivi delle scuole. Finalmente si va nella direzione a lungo auspicata dalla FLC: portare a trasparenza l’effettivo stato di sofferenza delle scuole.

25/05/2011
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Le scuole avranno tempo  fino al 23 giugno per inserire al sistema i residui contabilizzati al 31.12.2010.  Tempi e modalità sono indicati nella circolare Mef allegata a questa notizia.

Finalmente le scuole potranno dare voce al loro stato di sofferenza finanziaria. Era ora!

Da tempo chiediamo al Miur di procedere a un rigoroso monitoraggio per fare chiarezza sulla partita “residui attivi” per avviare una nuova fase di veridicità, chiarezza e correttezza nella gestione delle risorse.

I tagli operati dalle varie finanziare hanno costretto le scuole, già dal 2006, a sovvenzionarsi per molte spese con i contributi delle famiglie, con i fondi contrattuali, ed altre entrate non finalizzati per pagare i supplenti e il personale impegnato negli esami di stato.

Queste anticipazioni di spese di competenza del Miur hanno costituito residui attivi che devono essere restituiti alle scuole attraverso un piano straordinario di finanziamenti.

Il Miur aveva già tentato di cancellare questi residui con il suggerimento di inserirli, in sede di programma annuale, in una voce sterilizzata denominata Z01: l’operazione è stata in gran parte respinta dalle scuole.

Tanti direttori e dirigenti, negli ultimi anni, dopo i tagli operati dalle diverse finanziarie e l’azzeramento dei fondi per il funzionamento, per due anni consecutivi, hanno lavorato in condizioni impossibili per evitare riduzioni dell’offerta formativa, dimostrando anche un grande senso della propria professionalità.  Ma ne è valsa la pena: la nostra resistenza non è stata inutile.

Come FLC ci siamo opposti con tutte le nostre forze, ricorrendo anche alle vie legali, al tentativo del Miur di fa calare una pesante cappa di silenzio sullo stato di de finanziamento della scuola pubblica.

Non sono mancati gli interventi autoritari di alcuni uffici scolastici regionali (vedi  Usr Puglia) che hanno forzato ulteriormente la mano cercando di imporre illegittimamente la cancellazione dei residui attivi.

Adesso è importante che le scuole operino con precisione e tempestività per dimostrare che hanno diritto di battere cassa nei confronti del Miur e Mef e riportino nelle schede del monitoraggio tutti i residui attivi e passivi, compresi quelli relativi al pagamento delle funzioni superiori del personale docente e ATA non specificati nella tabella, utilizzando la voce Altro: di provenienza Miur, per i residui attivi e la voce Altri debiti a carico del Miur per i residui passivi.

Continueremo a combattere per mandare in porto le nostre proposte:

  • aprire un tavolo di confronto con le scuole (conferenze di servizio), con le associazioni dei genitori e degli studenti, con le organizzazioni sindacali per quantificare la posta ancora in gioco
  • elaborare un piano d’investimenti in strutture, tecnologie e laboratori
  •  liberare le scuole dalle molestie burocratiche che poco hanno a che fare col servizio istruzione e formazione che queste devono garantire

Per saperne di più, scarica il nostro documento sulle molestie burocratiche.

Tag: cm 20/11, dsga, mef, miur

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