Regioni e comuni chiedono sostanziali modifiche al primo decreto della legge 53
E' convocata per domani, 26 novembre la Conferenza Unificata Stato Regioni Città per l'espressione del parere sul decretino attuativo della legge 53/2003, relativo alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo


E' convocata per domani, 26 novembre la Conferenza Unificata Stato Regioni Città per l'espressione del parere sul decretino attuativo della legge 53/2003, relativo alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo. La prima riunione tecnica, preparatoria di tale Conferenza, svoltasi il 20 novembre, ha registrato pesanti critiche e numerose proposte emendative, avanzate in particolare dalle Regioni e dai Comuni.
Le Regioni hanno contestato, con un documento unitario, l'assenza di riferimento ai finanziamenti, il mancato passaggio in Conferenza del piano finanziario, la mancata previsione di sanzioni per l'esercizio del diritto-dovere, tutti gli allegati relativi alle Indicazioni nazionali per i piani personalizzati (chiedendone lo stralcio ed il mantenimento transitorio della normativa vigente), la previsione di una rigida definizione dell'insegnante tutor e del suo orario.
I Comuni hanno denunciato l'intero impianto finanziario della legge e, in particolare, la mancata previsione delle risorse per i costi aggiuntivi che graveranno sugli Enti Locali. Hanno consegnato un articolato documento dal quale emerge una radicale critica al decreto in numerosi suoi aspetti.
Al termine del documento, vengono avanzate una serie di proposte emendative.
Il giorno successivo la riunione tecnica, il 21 novembre, un rappresentante dell'Anci, durante un incontro pubblico con il Prof. Bertagna, ha affermato: "Abbiamo proposto modifiche all'articolato che non potranno non essere accolte integralmente se le tante enunciazioni di questi giorni rappresentano impegni seri e in buona fede e non mere dichiarazioni propagandistiche"
L'intervento del rappresentante dell'Anci al convengno milanese ha fornito una interpretazione di alcune parti del decreto ponendosi in aperto contrasto con i "commenti" ministeriali inseriti nel testo pubblicato sul sito Miur e diffuso in questi giorni nelle scuole ed ha smontato la tesi del Ministero della "invarianza di spesa", sostenuta nella relazione tecnica d'accompagnamento per aggirare la necessità di un preliminare e propedeutico provvedimento legislativo di assegnazione di risorse, per come obbligatoriamente previsto, in presenza di maggiori oneri, dal comma 8 dell’art. 7 della stessa legge 53.
Le posizioni molto critiche assunte unitariamente dalle regioni e dagli enti locali rafforzano di fatto il fronte dell'opposizione alla controriforma Moratti e accentuano l'importanza della mobilitazione nelle scuole e della manifestazione nazionale del prossimo 29 novembre a Roma.
Roma 25 novembre 2003
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