Pubblicata la Direttiva per le attività dell’Invalsi nel prossimo anno scolastico
Rilevazione degli apprendimenti e indagini di sistema restano il campo di intervento di maggior pregnanza. Continuità e discontinuità con il passato
Dopo la registrazione alla Corte dei Conti, il 20 luglio è stata pubblicata sul sito del MPI la Direttiva n° 52 che rende noti gli indirizzi per l’attività dell’INVALSI nell’anno scolastico 2007/2008.
Per comprendere continuità e discontinuità con il passato, è opportuno tenere contestualmente presenti le osservazioni che il Ministro Fioroni ha svolto in diverse occasioni, in particolare attraverso un comunicato stampa diffuso nelle settimane appena trascorse.
È noto che le rilevazioni degli apprendimenti degli alunni compiute dall’Istituto durante la gestione del precedente Ministro erano state fortemente contestate sia dalle scuole, sia dalla comunità scientifica.
Il Ministro Fioroni, giunto alla conclusione (forse proprio in base al pregresso) che non si può agire se non in stretta collaborazione con le scuole ed avendone acquisito la fiducia, si propone il graduale e condiviso avvicinamento verso un modello di valutazione che risponda a tre esigenze: rendicontazione sociale, migliore conoscenza del sistema per allocare più efficacemente le risorse e migliorare le prestazioni, ma innanzitutto fornire alle scuole elementi per un’autovalutazione.
Le prove (come sempre per italiano, matematica, scienze) saranno perciò somministrate in ingresso e in uscita dai diversi livelli di scuola e cambiano di conseguenza le classi interessate: le seconde e quinte della primaria, le prime e terze della secondaria di primo grado, le seconde e quinte della secondaria di secondo grado.
Già nell’anno scolastico 2006/2007 si erano introdotti dei correttivi (somministrazione campionaria a cura di personale esterno) e poiché gli esiti sono risultati più coerenti con quelli forniti da indagini internazionali, anche per l’immediato futuro si continuerà ad operare con indagini campionarie e con personale esterno. A partire dal 2008/2009 si potrebbe però tornare, come si afferma nel comunicato stampa, ad indagini censuarie.
La presenza di somministratori esterni ha suscitato nei mesi scorsi non poche perplessità perché si è utilizzato personale estraneo alla scuola e non esperti con specifica formazione. Di questo il Ministro non ha fatto parola, ma nella direttiva per il prossimo anno, si precisa che i somministratori esterni saranno“ preferibilmente insegnanti di altre scuole formati”.
Quel che si intende fare è promuovere “ la cultura della valutazione” presso le scuole e quindi iniziative di formazione in tal senso andranno attuate dall’Invalsi “ per incoraggiare la formazione in ogni scuola di un nucleo (che potrà avere una figura di riferimento) per la valutazione nazionale e internazionale, in sintonia con la normativa di cui al CCNL di comparto”.
Sembra, insomma, di scorgere molta buona volontà per non incappare nei problemi sollevati nel corso degli anni morattiani e non violare l’autonomia delle scuole, ma sarà davvero possibile predisporre in poco tempo nuove prove sulla base di “ appropriate metodologie scientifiche, individuando soluzioni e strumenti di alta affidabilità”? Inoltre, in un sistema che si aggiusta con il famoso cacciavite non mancano le sfasature: a riferimento delle prove per la rilevazione degli apprendimenti saranno considerate le nuove Indicazioni per il curricolo (Direttiva 52), ma tali indicazioni non dovrebbero essere prescrittive, bensì un documento di riferimento da studiare e sperimentare (decreto di accompagnamento delle Indicazioni, in via di emanazione); la seconda della primaria non sarà una classe terminale, dal momento che le Indicazioni per il curricolo pongono la soglia per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento al termine della terza classe.
Un altro punto della Direttiva 52 riguarda la valutazione del sistema di istruzione. Dovrebbe risultare più leggera per le scuole, chiamate a fornire solo le informazioni che riguardano i loro specifici processi (scelte, modelli organizzativi, azioni contro la dispersione scolastica…) mentre dovrebbe essere lo stesso Invalsi a fornire alle scuole informazioni e indicatori di contesto generale allo scopo di partecipazione ad indagini internazionali aiutarle nella programmazione delle attività.
Questo era espresso con molta chiarezza nel comunicato stampa del Ministro; lo è assai meno nella formulazione del testo della Direttiva.
Altri obiettivi affidati all’Invalsi sono:
-la predisposizione di modelli per la terza prova degli esami di stato conclusivi delle secondaria, da mettere a disposizione delle scuole autonome,
-proposte per la valutazione della dirigenza scolastica,
-partecipazione ad indagini internazionali,
-attività di ricerca per attuare nuovi modelli e nuove metodologie nel campo della valutazione degli alunni e delle istituzioni scolastiche,
-ridefinizione dell’assetto organizzativo dell’Istituto.
Ricordiamo che attualmente l’Invalsi è commissariato per disposizione della Legge Finanziaria per il 2007 e che, mentre concordiamo con il Ministro che il passaggio del personale comandato alle dipendenze dell’Istituto,come stabilito da un recente accordo con le Organizzazioni Sindacali, è un importante punto di partenza per un proficuo lavoro dell’Invalsi, resta ancora da compiere il passo successivo: la stabilizzazione del personale che con contratti di collaborazione da molto tempo consente all’istituto di espletare i compiti affidati.
Roma, 23 luglio 2007
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