Protocolli di sicurezza: audizioni degli USR al ministero dell’istruzione
Avviata la ricognizione dei problemi tramite apposite audizioni in vista degli incontri con i soggetti firmatari dei protocolli di sicurezza.


Si è svolto oggi 17 dicembre il primo incontro di audizioni promosso dal Ministero in vista dell’aggiornamento dei protocolli di sicurezza per le istituzioni scolastiche 0-6 e 3-19.
La riunione, coordinata dalla Dott.ssa Giovanna Boda, capo Dipartimento per gli Ordinamenti del Ministero dell’istruzione, ha visto la presenza degli uffici scolastici regionali delle regioni del centro nord, dei rappresentanti degli EE.LL, del Ministero della salute e del Ministero dei trasporti.
Le audizioni sono state molto utili in quanto hanno fatto emergere le principali problematiche che sono state riscontrate sui livelli territoriali in materia di organizzazione scolastica. Esse hanno evidenziato la necessità di fare una sintesi ad oggi delle prescrizioni sanitarie al fine di aggiornare i protocolli di sicurezza nazionali 0-6 e 3-19.
Molti degli interventi dei rappresentanti dell’amministrazione scolastica e degli EELL hanno focalizzato l’attenzione sulle criticità evidenziate nel funzionamento delle cosiddette “bolle” nella scuola dell’infanzia, nella gestione delle richieste di DAD da parte di famiglie con presenza soggetti fragili nel nucleo familiare e nell’aumento delle richieste di educazione parentale soprattutto da parte di famiglie di origine non italiana. Dai rappresentanti degli USR e degli EE.LL. intervenuti sono state inoltre ribadite le difficoltà, già evidenziate dalle OO.SS. nei precedenti incontri del tavolo, relativamente al collegamento con i Dipartimenti di prevenzione delle ASL per la gestione dei tracciamenti e alle indicazioni, a volte contraddittorie, sulle disposizioni sanitarie per il rientro a scuola di personale e studenti che non si negativizzano dopo 21 giorni, sulle quali in particolare è stato chiesto un chiarimento in sede di aggiornamento dei protocolli.
Tra gli altri aspetti affrontati nell’audizione la difficoltà per il reclutamento del cosiddetto organico “covid” e per la sostituzione del personale assente e la richiesta di riduzione del numero degli alunni per classe in vista della apertura delle iscrizioni e della definizione degli organici per l’a.s. 2021/2022.
Non sono mancati i contributi circa alcune buone pratiche riportate da alcuni rappresentanti locali frutto di una forte sinergia/collaborazione con tutti gli attori coinvolti, parti sociali comprese.
Tutti gli interventi hanno posto l’accento sul problema dei problemi e cioè quello legato ai trasporti pubblici, specie nelle realtà più complesse come nel caso delle aree metropolitane, per la difficoltà ad assumere il punto di vista delle istituzioni scolastiche.
A tale proposito sono state portate al tavolo le problematiche che si stanno affrontando nei tavoli istituiti presso le prefetture e tutti sono stati concordi nell’evidenziare che, in assenza di misure adeguate di riorganizzazione del sistema dei trasporti urbani ed extraurbani, la previsione del rientro in presenza a gennaio del 75% degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, contenuta nel DPCM del 3 dicembre, rischia di rimanere un orizzonte ideale.
Il secondo incontro di audizioni sulle stesse tematiche si terrà domani 18 dicembre con le regioni del Centro – Sud.
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