Programma Annuale 2013: la nota del MIUR
In ritardo e priva di utilità per le scuole la nota del MIUR sul Programma Annuale 2013. La nota non chiarisce le applicazioni della spending review, ma invade la sfera contrattuale. Restano le difficili condizioni finanziarie delle scuole autonome senza liquidità e con il pesante fardello dei residui attivi.
Il 17 dicembre 2012 il MIUR ha emanato la nota sul Programma Annuale 2013 sulla quale il 13 dicembre 2012 si era svolta l’informativa alle Organizzazioni Sindacali.
In quella occasione il MIUR aveva assicurato che avrebbe tenuto conto delle nostre osservazioni ma in effetti poco o nulla è cambiato rispetto alla bozza oggetto di informazione.
Intanto è necessario ricordare che anche quest’anno l'Amministrazione supera tutti i termini fissati dal regolamento di contabilità (D.I. n.44/2001) per gli atti di sua competenza e, per l’ennesima volta, costringe le scuole alla gestione provvisoria.
Per l’Amministrazione il motivo del ritardo (esplicitamente affermato in sede di informativa) sarebbe da attribuire alla sequenza contrattuale sulla maturazione dell’anzianità economica (del 2011) dei lavoratori della scuola.
Tale motivo non ha alcuna consistenza:
- i fondi contrattuali dall’esercizio finanziario 2011 oltre a non essere più inviati alle scuole non vanno nemmeno più inseriti nel Programma Annuale;
- la stessa nota chiarisce che essi saranno comunicati “non appena sarà stata perfezionata la sequenza” e che l’assegnazione sarà disposta “nella misura consentita ai sensi della sequenza medesima”;
- quindi, nonostante l’attesa, la comunicazione dell’assegnazione dei fondi contrattuali non c’è nella nota.
Il MIUR ha inutilmente aspettato di conoscere le risorse del MOF (fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa) pur di non cambiare l’impostazione data dal 2009 alle ”Istruzioni per la predisposizione del Programma Annuale” che si sono dimostrate uno strumento efficace per:
- ridurre progressivamente e poi eliminare l’attività di calcolo autonomo dei finanziamenti da parte delle scuole sulla base di parametri certi e conosciuti;
- indicare esattamente tutte le somme assegnate e programmabili;
- introdurre limiti all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione (con l’inserimento in Z01) e cercare di far accettare alle scuole la cancellazione dei debiti dello stato verso di loro (residui attivi);
- introdurre richiami alla responsabilità dei Dirigenti e Direttori;
- aumentare la prescrittività delle indicazioni;
- intervenire con interpretazioni unilaterali e restrittive sugli istituti contrattuali.
In sostanza il contrario di quello che servirebbe alle scuole: finanziamenti certi e conosciuti in tempi tali sa consentire la programmazione, autonomia nell’uso delle risorse, certezza delle regole.
I contenuti della nota ministeriale
La nota conferma l’erogazione parziale, di otto dodicesimi, dei finanziamenti spettanti sulla base del DM 21/2007 già operata l’anno passato per “centellinare” i pochi fondi disponibili con la motivazione di un ulteriore previsto dimensionamento.
Per la determinazione dei finanziamenti spettanti alle scuole, nonostante gli impegni presi, si continuano ad utilizzare i criteri del 2007 che non sono più corrispondenti alla struttura delle istituzioni scolastiche autonome, profondamente trasformate dai dimensionamenti.
Alle scuole, in attuazione della spending review sono assegnati solo virtualmente i fondi per le supplenze che saranno gestiti attraverso il “cedolino unico” e non saranno iscritti nel PA 2013. Gran parte della nota è dedicata alle istruzioni per il pagamento delle supplenze brevi e saltuarie.
Sono assegnati alle scuole i fondi per il funzionamento e i finanziamenti relativi:
- ai contratti LSU finanzianti per il periodo gennaio/giugno 2013;
- ai contratti per i servizi di pulizia finanzianti per il periodo gennaio/giugno 2013;
- ai contratti per i CO.CO.CO. finanziati per il periodo gennaio/agosto 2013.
Di nuovo si annuncia una gara europea per l’acquisto dei servizi di pulizia curata dalla Consip che si dovrebbe concludere entro l’inizio dell’a.s. 2013/14.
Eventuali integrazioni saranno assegnate con comunicazioni successive per:
- il funzionamento del periodo settembre – dicembre;
- i contratti per l’acquisto dei servizi di pulizia e per i co.co.co. per il periodo fino a dicembre;
- l’alternanza scuola-lavoro;
- i corsi di recupero, in aggiunta al FIS;
- la ripartizione dei fondi della legge 440/1997 che la spending review stabiliva dovessero essere assegnati alle scuole.
Quest’ultima precisazione rappresenta una delle poche novità che avevamo valutato positivamente perché avrebbe dovuto restituire alle scuole i soldi che la legge 440/1997 aveva destinato allo sviluppo dell’autonomia e che negli ultimi anni erano state continuamente ridotte ed erano state, in gran parte, utilizzate dal MIUR invece che dalle scuole.
La nota non comunica però alcuna assegnazione limitandosi a parlare di eventuali integrazioni e a rinviare.
Sulla mensa gratuita per il personale della scuola la nota precisa che il contributo dello Stato alle spese degli enti locali, in applicazione della spending review, sarà erogato direttamente in proporzione al numero di classi che accedono al servizio di mensa scolastica.
Sugli accertamenti medico legali del 2013 il MIUR provvederà direttamente al rimborso forfetario alle Regioni delle spese sostenute.
La nota precisa che le scuole non dovranno pagare le fatture relative agli accertamenti disposti successivamente al 7 luglio 2012 dandone comunicazione agli enti che le avessero emesse.
La nota non chiarisce invece, come avevamo chiesto, cosa si deve fare per le fatture relative al periodo antecedente al 7 luglio 2012 per il quale molte scuole hanno ricevuto le fatture e non i finanziamenti.
Sulla TARSU/TIA la nota ricorda che a decorrere dal 2008 le scuole debbono respingere ogni richiesta di pagamento.
Infine, sulle funzioni superiori dei sostituti dei DSGA la nota rimanda all’intervento della Ragioneria Generale dello Stato (n. 104476 del 10 dicembre 2012) invitando le scuole coordinarsi con la competente RTS mentre sui docenti che sostituiscono i dirigenti e sui collaboratori nelle scuole affidate a reggenza ribadisce la posizione dell'Amministrazione che non assegna alle scuole alcun finanziamento per le indennità spettanti per contratto e indica nella contrattazione di sede e nei fondi contrattuali rispettivamente la sede di decisione e le risorse utilizzabili.
Le nostre valutazioni
La nota assegna le solite insufficienti risorse, quasi tutte già finalizzate, e contiene più rinvii che certezze. Nessuna trasparenza sui finanziamenti complessivamente assegnati alle scuole.
Restano e si aggravano i problemi finanziari delle scuole legati alla mancata soluzione della restituzione delle spese anticipate dalle scuole negli anni passati, cresce la crisi di liquidità, aumentano le spese per le scuole in conseguenza delle misure sulla “tesoreria unica”.
Sugli istituti contrattuali e sui diritti retributivi dei lavoratori il MIUR continua con gli atti unilaterali di interpretazione dei contratti e determina lesione di diritti e contenziosi.
Il MIUR, che si era impegnato a fornire sul divieto di monetizzazione delle ferie del personale supplente i chiarimenti necessari anche tenendo conto della modifica introdotta nella legge di stabilità, si limita a comunicare che diffonderà gli schemi di contratto di lavoro da utilizzare per i supplenti brevi e saltuari.
Le risorse economiche e la loro efficace gestione da parte delle scuole sono un elemento decisivo per il successo del sistema di istruzione. Il lavoro nelle scuole è sempre più aggravato e complicato da interventi normativi e organizzativi che hanno il solo obiettivo di ridurre le spese e che incidono negativamente sui risultati.
La FLC CGIL ritiene ormai gravissima ed insostenibile la situazione finanziaria ed organizzativa delle scuole ed indispensabile un cambiamento che, nelle prossime settimane, porremo al centro della nostra iniziativa sindacale e culturale.
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