Precari scuola: il testo del Decreto sul percorso abilitante di strumento musicale. Chiesto un incontro urgente per le modalità di attivazione e di ammissione
Il decreto mette a sistema i percorsi abilitanti per educazione musicale e per strumento musicale. Un importante risultato dell’iniziativa sindacale
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Come avevamo annunciato pubblichiamo il testo del Decreto del MiUR n. 137 del 28 settembre 2007 sull’attivazione di un percorso abilitante ordinario per strumento musicale ed educazione musicale. Al decreto sono allegati: la Tabella A relativa al percorso formativo per educazione musicale (A031/A032), la Tabella B relativa la percorso formativo per strumento musicale (A077) e la Tabella C per la valutazione dei titoli ai fini dell’ammissione ai corsi.
Con il Decreto si istituisce finalmente un percorso ordinario abilitante per strumento musicale oltre a rendere omogeneo il percorso di formazione anche per l’educazione musicale che precedentemente era garantita dai corsi di didattica della musica di durata quadriennale.
Nella nota di accompagnamento al Decreto è anche chiarito, su richiesta del CNAM, che tali nuovi percorsi non hanno incidenza sui percorsi sperimentali ad indirizzo didattico che mantengono il loro valore, pur non essendo abilitanti all’insegnamento.
Come sollecitato in più occasioni unitariamente, per risolvere il problema della mancanza di percorsi ordinari abilitanti per strumento musicale, nel Decreto è prevista una specifica norma che garantisce ai docenti precari di strumento musicale l’ammissione ai corsi con il riconoscimento di 60 crediti (equivalente all’ammissione al II anno del corso). Il diritto a tale percorso abbreviato è previsto per coloro, che in possesso dei titoli di accesso, abbiano maturato almeno 360 giorni di servizio di strumento musicale, entro la data di entrata in vigore del Decreto, di cui almeno 180 dopo il 6 giugno 2004 (data di scadenza del corso riservato previsto dalla L. 143/04).
Questa soluzione dovrebbe sanare una volta per tutte gli strascichi determinati dalla provvisorietà e incertezza delle norme e permette anche a questo insegnamento, non più sperimentale fin dal 1999, di avere gli stessi percorsi formativi delle altre discipline.
Coloro che frequentano gli attuali corsi di didattica della musica per l’educazione musicale possono completare regolarmente tali corsi ovvero chiedere il passaggio ai nuovi analoghi corsi di II livello con il riconoscimento dei crediti maturati. Analogo riconoscimento di crediti è garantito a chi è in possesso di un altro diploma di II livello.
Restano aperte alcune questioni rispetto ai titoli di accesso, al riconoscimento dei servizi prestati nella scuola superiore e alla programmazione degli accessi ai corsi, in particolare per quanto riguarda quelli con riconoscimento dei crediti.
In tal senso abbiamo
chiesto unitariamente un incontro ai due Ministeri interessati al fine di chiarire definitivamente, con il bando di ammissione ai corsi, le questioni ancora controverse.
E’ ora urgente che sia approvato il DDL 2272-A (Bersani-Ter) nel quale è esplicitamente previsto il diritto all’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento di coloro che saranno ammessi a partecipare ai percorsi abilitanti per strumento musicale (sia ordinario che abbreviato) in quanto, in assenza di tale percorso, non avevano potuto presentare la domanda lo scorso anno.
Roma, 3 ottobre 2007
_________________
FLC Cgil - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA
Roma, 3 ottobre 2007
Dott. Giorgio Bruno Civello
Direttore Generale AFAM
Ministero Pubblica Istruzione
Dott. Giuseppe Fiori
Direttore Generale per il Personale della Scuola
Ministero Pubblica Istruzione
Dott. Giampalo Pilo
Dirigente Affari Generali e personale
Direzione Generale per il Personale della Scuola
Ministero Pubblica Istruzione
LL.SS.
Le scriventi OO.SS chiedono un urgente incontro per discutere alcune questioni relative ai criteri di accesso ai corsi AFAM per la classe di concorso A077, di imminente emanazione.
Il decreto, infatti, non tiene in considerazione particolari condizioni in cui versano alcuni precari.
Poiché il decreto, in prima applicazione pone chiaramente l'obiettivo di recuperare situazioni di precariato penalizzate dall'applicazione della legge 143/2004, anche a causa di ritardi dell'amministrazione, riteniamo debba essere fornita una interpretazione estensiva dei criteri di ammissione al fine di consentire la massima partecipazione ai corsi.
Si resta in attesa di urgente riscontro e si pongono cordiali saluti.
FLC CGIL - Enrico Panini
CISL SCUOLA - Francesco Scrima
UIL SCUOLA - Massimo Di Menna
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