Più risorse agli ATA! No alle proposte ministeriali
Incontro tra il MPI e i rappresentanti dei Sindacati scuola CGIL,CISL e UIL e SNALS per definire le quote di funzioni aggiuntive (art. 36 Ccni)
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Il 18 Settembre 2000 si è svolto l’incontro tra il MPI e i rappresentanti dei Sindacati scuola CGIL,CISL e UIL e SNALS per definire le quote di funzioni aggiuntive (art. 36 Ccni) del personale ATA da assegnare nelle scuole con l’a.s. 2000/01.
Il MPI ha presentato ai sindacati il quadro di ripartizione nelle diverse province sulla base delle risorse dell’anno scorso. Il numero delle funzioni aggiuntivo è lo stesso del 99/2000 e dovrebbe essere distribuito in base al numero delle scuole dimensionate e al numero di addetti ATA in servizio al 1 Settembre 2000. Il quadro di ripartizione dovrebbe comprendere anche il personale ATA recentemente transitato dagli enti locali.
La CGIL scuola, insieme alle altre organizzazioni, ha respinto questa interpretazione considerando le proposte del MPI inadeguate e insufficienti. Con il transito, dagli enti locali, il settore del personale ATA è cresciuto di circa 70.000 nuovi addetti, le condizioni di erogazione dei servizi ATA sono radicalmente cambiate con l’avvio dell’autonomia che ha creando condizioni di aggravio dei carichi di lavoro. Per risolvere questi problemi, il 20 Luglio 2000, è stato sottoscritto un accordo con l’Aran che ha stabilito, in sede di contrattazione integrativa nazionale, la definizione di nuove modalità di corresponsione delle funzioni aggiuntive. Le risorse da impegnare su questo fronte devono essere adeguate alla nuova situazione e devono riguardare, da subito, tutto il personale. In merito abbiamo richiesto:
il rispetto degli impegni assunti dal Ministro della P.I., con l’intesa del 5 Giugno, riguardanti l’acquisizione di nuove risorse per la retribuzione del salario accessorio per tutto il personale ATA;
i criteri di distribuzione delle funzioni devono tenere conto di quanto stabilito dall’accordo del 20 Luglio, definito con l’ARAN ( nuove funzioni per il personale transitato dagli enti locali, la revisione dei profili professionali in rapporto all’autonomia);
l’immediata apertura della contrattazione integrativa per ridefinire i criteri distributivi del precedente anno scolastico che devono essere finalizzati a garantire la funzionalità dei servizi ATA in rapporto alle esigenze dell’autonomia scolastica.
Il MPI si è riservato di rispondere alle richieste fatte convocando nuovamente i sindacati.
18 settembre 2000
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