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Piani di ricerca e formazione per la didattica innovativa in ambito scientifico-tecnologico nella scuola secondaria di I grado

Le indicazioni operative del MIUR per la formazione dei formatori.

05/12/2017
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Con nota 49780 del 21 novembre 2017, il MIUR ha fornito indicazioni agli uffici scolastici regionali per l’attuazione di quanto previsto dal DD 1223/17 nell’ambito dei piani di ricerca e formazione per la didattica innovativa nella scuola secondaria di I grado e i corsi metodologico-didattici delle discipline A028 - Matematica e scienze e A060 -Tecnologia nella scuola secondaria di I grado.

Il percorso prevede due fasi:

La prima fase, che prende l’avvio nel corrente anno scolastico, riguarda la formazione dei formatori, individuati tra i docenti che attualmente insegnano le discipline A028 - Matematica e scienze e A60 -Tecnologia nella scuola secondaria di I grado.

Le indicazioni per la procedura regionale sono contenute nella nota 49780/17:

  • le scuole proporranno le candidature dei docenti
  • successivamente un’apposita commissione, di nomina direttoriale, selezionerà solo due docenti per ambito per ciascuno degli insegnamenti A028 e A060

In totale, i docenti che dovranno essere individuati nei 319 ambiti nazionali saranno 1.276, di cui 638 docenti di A028 e 638 di A060.

La seconda fase è prevista per il prossimo anno scolastico 2018/2019. I docenti che saranno stati formati nel corrente anno scolastico avranno il compito di realizzare la formazione a cascata dei docenti delle classi A028 e A060 che nel prossimo anno scolastico saranno in servizio presso quelle scuole che quest’anno 2017/18 si saranno costituite in un’apposita rete di scopo. La formazione sarà a cura delle scuole polo per la formazione 2017/2018.

Per quanto riguarda la prima fase, la selezione dei docenti da formare come formatori, la commissione dovrà prioritariamente tener conto delle candidature dei docenti di ruolo che (tuttavia) non siano a meno di dieci anni dalla pensione (il riferimento è alla maturazione del relativo diritto) ovvero dei docenti nell’anno di prova e di formazione; andrà data priorità ai docenti che nel proprio curriculum hanno corsi di formazione metodologico-didattico o che vantino precedenti esperienze in qualità di formatori o tutor per la formazione.

Il Piano di Ricerca e formazione nel corrente anno scolastico, si svilupperà in 4 momenti:

  1. un corso per la formazione dei formatori a gennaio 2018; 
  2. tre seminari interregionali dal 15 al 19 gennaio 2018 in Lombardia, Lazio e Campania.
  3. diciotto corsi di formazione regionale da febbraio ad aprile 2018.
  4. Infine, sedici ore di formazione a distanza su piattaforma e-learning.

Scadenze

Non vengono indicati termini operativi per le scuole, trattandosi di una nota indirizzata agli uffici scolastici regionali, che dovranno, quindi, provvedere all’organizzazione sui rispettivi territori; viene, invece, fissato al 18 dicembre 2017 per la conclusione degli adempimenti di competenza degli uffici scolastici regionali, che dovranno far pervenire  all’ indirizzo di posta elettronica del MIUR formazione.scuola@istruzione.it, l’elenco dei docenti individuati per ciascun ambito.

Entro il 4 dicembre 2017, invece, gli uffici scolastici regionali dovranno aver comunicato l’ istituzione scolastica selezionata tra le scuole polo per la formazione, a cui assegnare le risorse finanziarie previste dal D.M.851/17 (ex 440). La nota raccomanda il rigoroso rispetto di questa scadenza per consentire l’impegno delle risorse finanziarie nel rispetto delle norme di contabilità.

I finanziamenti stanziati sono complessivamente 600.000,00€, attribuiti a livello regionale, secondo il riparto dei fondi di cui al DM 851/17, riportato nella tab. A allegata al Decreto.

Entro gennaio 2018 dovrà essere assicurato l’avvio delle attività formative.

Per la FLC CGIL è necessario che su alcuni punti della nota ministeriale, che con tutta evidenza esorbita dalle finalità proprie di una nota operativa, ci sia un confronto al tavolo delle relazioni sindacali.

Alcuni importanti passaggi come il caso del docente formatore, in assenza di una definizione contrattuale di valorizzazione professionale, la potenziale esclusione di alcuni docenti dalla formazione a cascata o, ancora, la reintroduzione di fatto delle reti di scuola calate dall’ alto, nascono da posizioni unilaterali assunte dall’Amministrazione, che rappresentano a dir poco un controsenso nell’attuale fase di discussione per il rinnovo del CCNL.

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