Personale educativo: la FLC CGIL fa il punto in un incontro nazionale
Un'esigenza che nasce dall'avvicinarsi del confronto al MIUR sulle prossime dotazioni organiche.
La scorsa settimana si è svolto a Roma, presso la sede della FLC CGIL nazionale, un incontro nazionale dedicato al personale educativo di convitti ed educandati.
L’esigenza di questo incontro nasce innanzitutto dall’approssimarsi del confronto al MIUR sulle dotazioni organiche per il 2014-2015, ma anche dall’esigenza di fare il punto sulle iniziative legislative di riordino dell’intero settore che sono in campo in questa fase e dalla necessità di iniziare a lavorare sulla piattaforma contrattuale che la FLC intende presentare per tutto il comparto scuola all’inizio del prossimo anno scolastico per avviare la discussione in categoria.
Sulle dotazioni organiche il taglio, come noto, è stato consistente anche per il personale educativo: il DPR 81/2009 ha ridefinito in termini restrittivi i parametri per l’attribuzione anche di questo personale. Infatti, i dati di partenza riferiti all’anno scolastico 2008/2009 ci indicano come dotazione organica complessiva 2451 educatori. Nel corrente anno scolastico, invece, l’organico complessivo si è attestato a 2198 unità, con una riduzione di 253 posti pari a -10,33%, a fronte di un aumento di alunni anche in questo settore di + 478 rispetto all’anno precedente (in allegato il prospetto 2013/2014 dei posti in organico suddiviso per singola provincia). Si ricorda che l’applicazione restrittiva della norma per questo personale è partita dall’anno 2012/2013.
Per la FLC, analogamente a quanto proposto per i docenti e per il personale ATA, la prospettiva per il personale educativo deve essere quella dell’organico funzionale strettamente collegato ad un rilancio delle istituzioni educative.
Su questo settore dobbiamo anche registrare che le numerose iniziative legislative messe in campo fino ad oggi (con esiti fortunatamente negativi), tendono a snaturare la “mission” di queste istituzioni scolastiche. Infatti, nelle proposte messe in campo fino ad oggi, si riscontrano elementi cosi sintetizzabili:
- la perdita della natura di istituzione scolastica statale e la trasformazione in istituzioni di diritto pubblico ad autonomia statutaria sotto la vigilanza del MIUR;
- la trasformazione in collegi europei con una caratterizzazione internazionale e indirizzati verso un’utenza particolare;
- selezione del personale sulla base di determinate caratteristiche e competenze.
La FLC non condivide queste ipotesi perché non tengono conto delle caratteristiche e dei bisogni di chi attualmente frequenta le istituzioni convittuali nel nostro paese. Inaccettabile, se queste iniziative fossero portate a termine, vedere nei fatti la scomparsa della maggior parte dei convitti ed educandati. Per la FLC le riforme non possono essere a costo zero.
Eventuali proposte di internazionalizzazione e raccordi con progetti europei (es. Erasmus Plus, scambi culturali, accoglienza ecc.), ove non già presenti, devono essere in aggiunta alla Missione e alle Finalità ricordate (come arricchimento del territorio) e non in alternativa.
Ciò premesso, nell’incontro è però emersa anche la necessità di pensare ad una idea moderna di queste istituzioni, al fine di riuscire a coniugare più esigenze. Modernizzazione che deve partire anche dalle norme di riferimento alcune delle quali francamente più che vetuste.
Infine sul terzo punto, quello anche più complesso e relativo alla piattaforma contrattuale, nell’incontro è emersa la necessità di rivedere alcuni aspetti della parte normativa che mal si attagliano ai cambiamenti della prestazione di lavoro, a partire dall’orario, dalle ore di attività aggiuntive, alla formazione etc... Particolarmente importante è stata la riflessione sul profilo professionale e le caratteristiche della funzione educativa.
La FLC si è impegnata a proseguire su questo confronto specifico, confronto che è importante si attivi anche nei territori attraverso incontri specifici con il personale interessato per stimolare discussione e proposte.
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