Organizzazione dei corsi ad indirizzo musicale: una scelta di qualità
Circolare sulle iscrizioni e corsi ad indirizzo musicale.
La circolare n. 4 del 15 gennaio 2010 sulle iscrizioni segnala che le classi ad indirizzo musicale della scuola secondaria di I grado possono essere formate anche con “ con gruppi di alunni provenienti da classi diverse”, ma comunque “ nel rispetto dei criteri generali per la formazione delle classi”.
Tale previsione merita uno specifico approfondimento.
Premesso che la normativa di settore fa sempre riferimento a classi unitarie (Art. 2 del DM 201/99: ” Le classi in cui viene impartito l'insegnamento di strumento musicale sono formate secondo i criteri generali dettati per la formazione delle classi” (…) “Gli alunni di ciascuna classe vengono ripartiti in quattro gruppi per l'insegnamento di quattro e diversi strumenti musicali”) e a cattedre formate su corsi unitari (DM 37/09: “ Un posto per ogni corso (18 ore settimanali) per ciascuno dei quattro strumenti. Con l’obbligo d’insegnamento nelle classi di un corso completo”), la formazione di un corso ad indirizzo musicale con alunni provenienti da classi diverse deve essere motivato e tenere conto delle conseguenti ricadute in termini organizzativi e pedagogici. In particolare:
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gli alunni di strumento musicale, oltre al normale orario effettuato dagli altri studenti, sono impegnati, solitamente per due o tre giorni alla settimana, nella realizzazione delle attività curriculari previste nel corso musicale, (lezioni individuali, lezioni collettive, musica d’insieme, lettura e teoria musicale, ascolto partecipativo, ecc.) e nello studio quotidiano a casa dello strumento.
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La disciplina “Musica” per gli alunni di strumento musicale può raggiungere un livello di approfondimento in termini di competenze, abilità, conoscenze, assai diverso rispetto agli alunni non frequentanti tali corsi.
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La valutazione della disciplina avviene collegialmente tra i docenti di strumento, tenuto conto che specifiche attività, come la musica d’insieme, si svolgono alla presenza di tutti i docenti, e che, spesso, la teoria e lettura della musica viene effettuata da un docente del corso per gli allievi di tutte le specialità strumentali. La presenza di alunni da più classi rende tale operazione assai problematica.
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Controverse sono le modalità di partecipazione dei docenti di strumento alle sottocommissioni, in sede di esame di stato a conclusione del primo ciclo di istruzione, per gli alunni non frequentanti il corso musicale.
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Visite e viaggi di istruzione per gli alunni di un corso musicale si realizzano spesso attraverso la partecipazione a rassegne e concorsi musicali.
In conclusione: l’organizzazione di un corso ad indirizzo musicale deve essere sorretta da forti motivazioni pedagogiche e deve mirare ad una offerta formativa di qualità, anche nella prospettiva dell’istituzione dei Licei musicali, e non può essere campo di piccole vendette o lotte fratricide all’interno dell’istituzione scolastica.
Roma, 27 gennaio 2010
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