Organici scuola 2019/2020: personale docente ed ATA, primo incontro di informazione al MIUR
Confermato il calo degli alunni, il MIUR sta lavorando ad una proposta per rideterminare l’organico al termine del blocco triennale posto dalla L.107/15. La FLC CGIL manifesta la sua totale contrarietà ai criteri al risparmio e rivendica adeguamenti per docenti ed ATA coerenti con l’ampliamento dell’offerta formativa.
Il 6 marzo 2019 il MIUR ha convocato i sindacati per illustrare i criteri con i quali verrà rideterminato l’organico per l’a.s. 2019/20 tenuto conto della fine del blocco triennale degli organici previsto dalla L.107/15 e del calo degli iscritti (69.000 alunni).
In particolare, la diminuzione degli alunni, registrata su tutto il territorio nazionale anche se in modo disomogeneo, potrebbe determinare tecnicamente una diminuzione di organico docente ed ATA.
Durante l’incontro, risultato del tutto interlocutorio, il MIUR ha fornito alcuni dati sui quali prevede di impostare la definizione delle dotazioni organiche per il prossimo anno scolastico, rimandando un’analisi più puntuale ad un momento successivo, dopo il confronto con il MEF.
ORGANICO DOCENTI
Per i docenti il MIUR prevede di attenuare il taglio organico grazie a risorse aggiuntive messe a disposizione dalle normative vigenti (L. 145/2018 e D. Lgs. 61/2107) e quindi sono previsti 3.569 posti aggiuntivi, di cui
- 2.000 posti per l’ampliamento del tempo pieno nella Scuola Primaria (stanziati dalla Legge di Bilancio)
- 400 posti di strumento per i Licei Musicali (stanziati dalla Legge di Bilancio)
- 1.169 posti di ITP (stanziati per il riordino dei percorsi negli Istituti Professionali)
In base a questi numeri, l’organico di diritto per i posti comuni diventa di 620.836 posti, ai quali bisogna poi aggiungere i 15.232 posti di organico di fatto (confermati), per un complessivo di 636.068 posti di organico complessivo (posti comuni).
Sono confermati i 48.812 posti di potenziamento a completamento dell’organico dell’autonomia ed i 100.080 posti di sostegno in organico di diritto.
Il MIUR intende provvedere alla distribuzione dei posti aggiuntivi secondo parametri che riguardano:
- l’incremento dell’offerta del modello a tempo pieno basandosi sulla percentuale di classi prime avviate (2.000 posti della primaria)
- restituzione della seconda ora di strumento nel biennio dei licei musicali (400 posti)
- il numero delle classi attivate nel completamento del primo biennio degli Istituti Professionali D. lgs. 61/2017 (1.169 posti).
E’ stato chiarito che i posti aggiuntivi hanno un vincolo di utilizzo e quindi, nel caso in cui non potessero essere attivati in determinate province, non saranno convertiti in altre tipologie di posti.
L’assegnazione di questi posti compensa, nel computo complessivo dell’organico assegnato a molte regioni, gli effetti conseguenti al decremento della popolazione scolastica.
ORGANICO ATA
La diminuzione degli alunni determina un calo del personale collaboratore scolastico (1.224 posti in meno) e assistente amministrativo (437 posti in meno), che però potrà essere azzerato per effetto dell’art. 3 co.2 del D. Lgs. 66/2017 in base al quale la “definizione dell'organico del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA)” deve tenere conto, “tra i criteri per il riparto delle risorse professionali, della presenza di bambine e bambini, alunne e alunni, studentesse e studenti con disabilità certificata iscritti presso ciascuna istituzione scolastica statale, fermo restando il limite alla dotazione organica di cui all'articolo 19, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, e successive modificazioni”.
Il MIUR prevede così il mantenimento delle attuali dotazioni senza alcun incremento organico di posti.
LA NOSTRA POSIZIONE
La FLC CGIL ha ribadito come la perdita di 69.000 alunni rappresenti un impoverimento umano e culturale del sistema Paese che ricadrà pesantemente sulle prossime generazioni e che invece dovrebbe essere al centro di scelte politiche che mirino ad una crescita demografica partendo dal lavoro e da un’idea di società inclusiva.
La politica dei piccoli interventi su alcuni segmenti non rappresenta una svolta sugli organici, per i quali si deve prevedere una gestione complessiva che restituisca e implementi il tempo scuola, tagliato dalla Riforma Gelmini, con il conseguente aumento del numero degli alunni per classe.
Bisognerebbe iniziare con la restituzione dei posti docenti (circa 700) utilizzati in comando nell’amministrazione per l’attuazione dei progetti nazionali e che, in base alla L.107/15, sono stati sottratti all’organico potenziato delle Scuole.
Per quanto riguarda il personale ATA abbiamo denunciato il netto dissenso rispetto all’impostazione data dal MIUR: essa non prevede alcun incremento organico pur in presenza di un aumento dell’offerta formativa per il tempo pieno nella scuola primaria, per le ore di laboratorio nei professionali e dell’attività di strumento nei licei musicali. E’ evidente che l’aumento di tempo scuola previsto dalle normative comporterà un aumento di lavoro per gli ATA.
Il nostro ragionamento è molto semplice: gli ATA hanno subìto pesanti tagli a fronte di un aumento selvaggio dei carichi di lavoro, quindi anche per loro si pone la rivendicazione della restituzione dei 50.000 posti tagliati dalla Gelmini.
In conclusione abbiamo rivendicato un aumento proporzionale delle dotazioni organiche e l’estensione della figura dell’assistente tecnico in tutte le scuole.
Abbiamo voluto consegnare le nostre richieste all’alta dirigenza amministrativa vista la presenza del Capo dipartimento dott.ssa Palumbo perché si apra una seria interlocuzione politica.
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