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Organici scuola 2011-2012: niente di buono all'orizzonte

Prosegue il confronto al Ministero dell'Istruzione sulla bozza di circolare. Il resoconto del secondo incontro.

10/02/2011
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Dopo il primo incontro della settimana scorsa è proseguito il confronto al MIUR sugli organici del personale docente per il prossimo anno scolastico.

La comunicazione del MIUR

L’amministrazione, ferma restando la terza tranche di tagli prevista per l’anno prossimo che prevede, per il personale docente, la riduzione di ulteriori 19.700 posti, non ha prospettato ai sindacati nessuna ipotesi di ripartizione alle varie regioni. A questo taglio seguirà poi quello previsto anche per il personale ATA (-15.000 posti circa), di cui ancora non si è parlato. La Direzione del personale ed il Dipartimento del MIUR si sono limitati ad illustrare le linee guida ed alcuni contenuti specifici che saranno previsti nella prossima circolare di emanazione del decreto interministeriale, il quale conterrà le tabelle organiche sulla ripartizione dei posti per singola regione.

Molti i punti problematici emersi, uno tra questi è l’estensione del tempo scuola a 27 ore fino in 3° classe nella scuola primaria e la previsione dell’abrogazione, in organico di diritto, dei posti di “specialista” per l’insegnamento della lingua inglese, essendo terminato il triennio di formazione dei docenti su tale insegnamento.

Altro problema sarà il coordinamento tra i vari soggetti in campo per le diverse competenze di ciascuno. Le regioni e gli EE.LL. che hanno la titolarità sulla rete scolastica e sull’attivazione dei nuovi indirizzi, in particolare nella secondaria di secondo grado, previsti dai nuovi ordinamenti da un lato, lo Stato, e dunque il MIUR, che hanno competenza sulle risorse complessive (organici) nel rispetto dei vincoli derivanti della leggi finanziarie. L’insieme delle richieste e delle scelte fatte dalla varie regioni, a detta del MIUR, non sono compatibili con le dotazioni organiche attuali, tanto meno con quelle che conseguiranno alla terza tranche di tagli. Solo come esempio, le tante richieste di nuove attivazioni di licei musicali, visti anche i costi (in termine di personale docente) che tale scelta comporta rispetto ad altre, non saranno compatibili con i vincoli di bilancio della L. 133/08. Chi dovrà decidere e coordinare questo aspetto è uno degli aspetti problematici emersi dall’incontro.

La nostra posizione

La FLC CGIL ha ribadito ancora una volta, e con forza, la netta contrarietà a qualsiasi ulteriore riduzione di posti, sia docenti che ATA. Per la FLC CGIL è inaccettabile questa sorta di scambio, su cui c’è un silenzio assordante: altri tagli al personale, tagli alle risorse alle scuole, nessuna stabilizzazione per il personale precario in cambio di risorse per la presunta “valorizzazione - valutazione” del personale, modello Brunetta, oppure come condizione per avere risorse per il ripristino dei gradoni “rubati” con la finanziaria del ministro Tremonti.
La scuola non può più tollerare questo scempio, ne va della sopravvivenza del servizio pubblico come ampiamente hanno dimostrato i dati sull’organico di fatto di questo anno scolastico.

Inaccettabile, tra le altre cose, la generalizzazione di fatto del tempo scuola a 27 ore nella scuola primaria, per poter raggiungere l’obiettivo della riduzione di altri 9.260 posti solo in questo grado di istruzione, quando in passato l’amministrazione aveva garantito il diritto ad estenderlo fino a 30 ore su richiesta della famiglie.
L’anno prossimo non sarà più così! Ci sarà anche la totale soppressione dei posti, in organico di diritto, dei docenti specialisti per l’insegnamento della lingua inglese, quando la stessa amministrazione sa bene che non ci sono ancora le condizioni per poter assicurare tale insegnamento, visto, tra l’altro, il taglio anche sulle risorse per la formazione del personale, che pure l'amministrazione è tenuta a garantire. Questo insegnamento l’amministrazione lo dovrà comunque garantire poi con ore aggiuntive in organico di fatto, ma questo comporterà lo sconvolgimento della continuità didattica in tante scuole dal momento che tutti i docenti a tempo indeterminato, attualmente titolari su questo posto, nel frattempo saranno tutti ricollocati su posti comuni.

Incredibile, poi, quello che si prospetta per la scuola secondaria di primo grado: il MIUR prevede un incremento di circa 12.500 alunni, nulla è modificato rispetto al nuovo ordinamento ormai a regime, ma si faranno altri 1.310 tagli di posti sui docenti! Come si giustifica tutto questo? Come si potrà realizzare, se non con un forte taglio nel numero delle classi e, dunque, con un altrettanto forte aumento del numero di alunni per classe? Esattamente il contrario di quanto sentenziato dal TAR Lazio che ha bocciato le classi sovraffollate fatte in questo anno scolastico.

Infine, nella scuola secondaria di secondo grado, la riduzione deriverà soprattutto dall’attuazione dei nuovi ordinamenti sia in prima che in seconda classe, dalla riduzione del tempo scuola a 32 ore nelle V classi degli istituti tecnici, dalla previsione di riduzione dei serali per altri 700 posti circa (a rischio l’educazione degli adulti), dall’innalzamento ulteriore, anche qui, del numero medio di alunni per classe.

Rispetto a questo scenario devastante è ora di dire basta.

Anche per queste ragioni, e per tanto altro, la FLC CGIL, insieme alla Funzione Pubblica CGIL ha indetto lo stato di agitazione per tutti i settori della conoscenza e per tutto il pubblico impiego.

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