Ore eccedenti, visite fiscali e appalti multiservizi: le scuole sono in difficoltà
Una rete di istituzioni scolastiche segnala la difficoltà delle scuole a fare fronte alle spese obbligatorie con i finanziamenti erogati dal MIUR e richiede la proroga degli appalti dei servizi esternalizzati.
La rete di scuole del Municipio XVIII del Comune di Roma scrive al MIUR, all’USR Lazio e alle Organizzazioni Sindacali chiedendo un intervento urgente che consenta alle scuole di poter pagare le ore eccedenti, prestate dai docenti per garantire la sostituzione dei docenti assenti quando non si riesce a chiamare i supplenti, e le visite fiscali disposte in ottemperanza alle disposizioni dettate dal decreto Brunetta.
La lettera segnala poi l’insostenibilità per le scuole della gestione delle procedure per il rinnovo degli appalti alle cosiddette multiservizi ed evidenzia come le stesse, anche in rete, non hanno il “peso” necessario per una efficace negoziazione e per sopportare le implicazioni occupazionali delle scelte.
Su queste questioni eravamo già intervenuti sostenendo la necessità di dare alle scuole tutti i finanziamenti necessari e chiedendo al MIUR un incontro urgente anche sulle problematiche degli appalti.
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Rete Interscolastica del Municipio Roma XVIII
Al MIUR
All’USR Lazio
Alle Organizzazioni sindacali
Oggetto: proroga appalti Multiservizi; rifinanziamento ore eccedenti; visite fiscali non onerose per le istituzioni scolastiche.
Come Istituzioni Scolastiche della rete del Municipio XVIII del Comune di Roma ci rivolgiamo ai destinatari in indirizzo affinché venga fatta una seria e rapida riflessione con altrettanta seria e rapida soluzione dei problemi connessi al rinnovo degli appalti storici o ex LSU, all’insufficienza dei fondi relativi al pagamento delle ore eccedenti in sostituzione dei docenti assenti, al pagamento delle visite fiscali a carico delle scuole a seguito della sentenza della Corte costituzionale.
Per quanto riguarda il rinnovo degli appalti delle cosiddette multiservizi a copertura delle unità organiche di collaboratori scolastici ridotte a seguito dei processi di razionalizzazione e di risparmio, non possiamo non rilevare che le nuove disposizioni di recente impartite non sono tali da risolvere problemi alle scuole ma anzi sono tali da crearne di aggiuntivi. Infatti il rinnovo degli stessi che dovrà essere gestito dalle scuole singole o in rete, in ragione di possibili risparmi realizzabili grazie al criterio di prossimità, mette le istituzioni scolastiche in condizione di estremo disagio. Poiché esse dovranno gestire una partita finora a carico delle amministrazioni centrali che ben altro peso hanno nella conduzione delle gare di appalto e ben altro peso hanno nella negoziazione di un “affare” politico, quale quello occupazionale legato alle ditte fornitrici, non alla portata delle scuole.
Per tali motivi chiediamo, come prima misura, una proroga degli appalti e, in seconda battuta, una revisione degli intendimenti di trasferimento della questione a carico delle scuole che hanno come compito primario quello dell’erogazione del servizio istituzionale istruzione e dispongono di pochi mezzi anche amministrativi per poter fronteggiare partite di tale complessità sociale e gestionale.
Per quanto concerne la questione del pagamento delle ore eccedenti in sostituzione dei docenti assenti, facciamo rilevare che le risorse assegnate sono estremamente ridotte e non consentono di retribuire i docenti disponibili e utilizzati per questo servizio.
Riteniamo infatti del tutto irrazionale oltrechè impraticabile, massimamente nelle scuole secondarie, ricorrere, a budget esaurito, alle supplenze; ciò perché per le assenze di uno o due o anche cinque o sei giorni è a dir poco difficile trovare docenti disponibili ad accettare l’incarico, e anche perché è dispendioso sia sul piano finanziario (telegrammi e telefonate) sia sul piano dell’impiego delle risorse umane (tempo sprecato a reperire i supplenti) peraltro ridotte per effetto della legge 133/2008.
La soluzione non può che essere una sola: proseguire nell’attribuzione delle ore eccedenti (ogni volta che se ne presenta la necessità) che verranno coperte dal trasferimento finanziario del MIUR , mentre si ricorrerà alle supplenze per le assenze del titolare di una certa consistenza (dalla settimana in su).
Chiediamo, dunque, una chiara disposizione ministeriale in tal senso
Per quanto concerne, infine, il pagamento delle visite fiscali a seguito della sentenza della Corte costituzionale che attribuisce l’onere alle amministrazioni richiedenti, pensiamo che tale onere non debba gravare sulle scuole.
Le istituzioni scolastiche sono obbligate per legge ad inviare gli accertamenti fiscali anche per un solo giorno di assenza, essendo, tali accertamenti obbligatori, uno dei pilastri delle misure del Ministero dell’Innovazione delle pubbliche amministrazioni. Del resto un recente accordo portò proprio il Ministero dell’Economia, dell’Istruzione, della Funzione Pubblica e della Sanità a sollevare le scuole da tale peso finanziario.
Chiediamo che, prima che giungano le richieste di pagamento da parte delle ASL, si proceda ad un rinnovo di tale provvedimento, dal momento che le Istituzioni scolastiche non possono essere private di quel poco di finanziamento amministrativo e didattico che è stato saggiamente ripristinato con la nota ministeriale sul programma annuale dell’11 11 2010.
Fiduciosi in un positivo riscontro cogliamo l’occasione per porgere
Cordiali saluti
Il Presidente della Rete Interscolastica
Municipio XVIII del Comune di Roma
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