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Nessun commento sulla lettera che un parlamentare di Forza Italia ha inviato ai Dirigenti scolastici dell’Emilia Romagna. Essa si commenta da sé.


Nessun commento sulla lettera che un parlamentare di Forza Italia ha inviato ai Dirigenti scolastici dell’Emilia Romagna. Essa si commenta da sé. La FLC ha chiesto al Ministro dell’Istruzione di intervenire con urgenza per fermare inaccettabili minacce, pressioni e intrusioni nella vita della scuola.
Roma, 18 settembre 2006
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Bologna lì 11 Settembre 2006
Ai Dirigenti scolastici
Al Dirigente scolastico regionale
Egr. Sig. Dirigente,
Colgo l’occasione dell’inizio dell’anno scolastico per formulare innanzi tutto a Lei, docenti e studenti gli auguri di buon lavoro nella conferma della mia disponibilità ed attenzione quale componente della Commissione cultura della Camera dei Deputati; come parlamentare dell’Emilia Romagna desidero, però esporre alcune mie preoccupazioni, peraltro già espresse in altra sede, sul livello di politicizzazione che è stato presente in molte scuole e nei mesi passati è sfociato in manifestazioni contro il Ministro Moratti ed in aperte denigrazioni dell’opera del Ministro e del Governo durante l’orario curriculare.
Sono convinto che ogni insegnante può e deve avere una propria idea politica, che non deve però prevalere sulla sua funzione d’educatore e di leale funzionario dello Stato: la passione politica che è necessariamente di parte non può trasformarsi in aperta propaganda politica verso giovani che a cagione della loro età non hanno spesso gli strumenti intellettuali per confrontarsi adeguatamente con persone come i docenti dotati di maggior autorevolezza, competenza e “potere”.
In questo senso auspico il massimo rispetto per la sensibilità delle giovani generazioni che devono essere educate nel rispetto dei valori della Costituzione evitando forzature e strumentalizzazioni.
In secondo luogo desidero porre alla sua attenzione la questione dell’integrazione nelle nostre scuole dei giovani extracomunitari auspicando che nelle istituzioni scolastiche sia insegnato accanto al valido principio della tolleranza il rispetto assoluto dei valori della Costituzione italiana, come peraltro autorevolmente auspicato dal Presidente della Repubblica, e la storia del nostro paese che si collega in modo imprescindibile ai valori del Cristianesimo.
Il fatto che in numerose scuole primarie non sia più ricordato il Natale è emblematico di un atteggiamento di voluta discriminazione di simboli (come il presepe) costitutivi della nostra identità.
Proprio perché in nome di un falso umanitarismo e terzomondismo, settori non trascurabili del corpo docente aderenti al sindacato CGIL e collegati spesso agli Enti Locali della nostra regione hanno condotto in questi anni un’opera di denigrazione sistematica e conseguente delegittimazione della tradizione culturale del nostro paese e dell’Occidente con la conseguente obiettiva legittimazione o attenuazione degli aspetti più intollerabili del fanatismo islamico, sento il dovere di riaffermare questi principi essenziali che fanno preciso riferimento al mio incarico di parlamentare, ai quali non intendo derogare segnalando agli organi competenti del ministero ed alla magistratura comprovate violazioni da parte del corpo docente nella corretta applicazione delle norme di legge o mancata vigilanza di chi pur dovrebbe provvedere.
In tal senso la mia segreteria in contatto con gli elettori della circoscrizione raccoglierà segnalazioni precise nell’interesse della scuola e della collettività che per gli anni trascorsi sono già state sottoposte alla mia attenzione in modo forse sporadico ma con riferimenti preoccupanti.
Certo che vorrà comprendere il senso di queste mie riflessioni dettate dalla consapevolezza di adempiere al ruolo affidatomi dagli elettori, La saluto cordialmente, assicurandole tutta la mia collaborazione.
On. Fabio Garagnani
Capogruppo di Forza Italia
Commissione Cultura Camera dei Deputati
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