Mobilità scuola 2017/2018: intesa raggiunta. Soddisfazione dei sindacati
Sciolti i nodi che impedivano l’avvio della trattativa. Tutti i docenti potranno scegliere nuovamente la scuola. Il collegio individuerà in coerenza con il PTOF di scuola i requisiti per la mobilità dei docenti da ambito a scuola. Adesso il Contratto.
Dopo un lungo tavolo di confronto, iniziato al Ministero nel pomeriggio del 28 dicembre, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal hanno siglato, nella mattinata del 29 dicembre 2016, l’intesa sulla mobilità del personale scolastico per l’anno 2017/2018, che scioglie concretamente i nodi politici che hanno condizionato finora l’avvio di una vera trattativa.
I risultati significativi, per i quali i sindacati esprimono unitariamente piena soddisfazione, sono frutto di un meticoloso lavoro di mediazione favorito anche dall’atteggiamento di attenzione e apertura al dialogo assunto dalla Ministra Fedeli a partire dall’incontro del 22 dicembre.
Questi i punti principali:
- Tutti potranno presentare liberamente domanda di mobilità scegliendo tra scuola (max 5 preferenze), ambito o provincia con il conseguente superamento del vincolo triennale.
- Saranno revisionate le tabelle dei punteggi equiparando al servizio di ruolo l’esperienza e il servizio pre ruolo e in altro ruolo prestato nella scuola statale.
- Il passaggio alla titolarità di scuola, fondato su principi di imparzialità e trasparenza e su di una tabella nazionale ben definita di requisiti, sarà regolamentato in un parallelo specifico percorso di contrattazione.
- Il 60% dei posti disponibili sarà assegnato alle nuove assunzioni, il 30% alla mobilità, il 10% alla mobilità professionale (da riequilibrare nei successivi contratti).
Questi risultati, coerenti con l’Intesa firmata lo scorso 30 novembre a Palazzo Vidoni dal Governo e da CGIL CISL UIL, evidenziano l’obiettivo comune di entrambe le parti: rimettere finalmente al centro il vero soggetto, tutto il personale che orbita dentro e intorno al mondo della scuola, nel rispetto della diversità e funzionalità dei soggetti.
Grazie ai contenuti di questa intesa, che dà una prima risposta concreta all’esigenza di correggere l’impatto negativo di alcuni degli aspetti della legge 107/15 che hanno creato più disagio tra il personale della scuola, sarà possibile riprendere a stretto giro la trattativa che definirà in modo articolato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo.
Finalmente va in porto una battaglia storica della FLC CGIL che da tempo si batte per affermare la pari dignità del lavoro svolto con contratto a tempo determinato con quello a tempo indeterminato e per l’equiparazione del servizio prestato nei diversi ordini di scuola.
La mobilità dei docenti da ambito a scuola, come definita dalla stessa intesa politica, non sarà frutto di iniziative individuali della dirigenza ma avverrà sulla base di una delibera del Collegio docenti. Esso avrà come riferimento il PTOF di istituto e una tabella di requisiti nazionali da stabilire contrattualmente. Agiremo tutti gli spazi della contrattazione per valorizzare le esperienze professionali specifiche, consolidate e certificabili. Tutto ciò in coerenza con la stessa intesa che richiama principi di imparzialità e trasparenza dell’azione amministrativa.
Una vera e propria battuta di arresto per la legge 107/15 a favore dello strumento contrattuale.
“La firma dell’intesa, in una nuova logica di rapporti sindacali - lo ha sottolineato la stessa Ministra ringraziando le organizzazioni sindacali presenti al tavolo - vuole e deve rappresentare una piena assunzione di responsabilità per tutti, per il bene comune della scuola, una responsabilità che dovrà trovare attuazione con la firma dei contratti e del testo unico”.
“Una responsabilità che ci fa chiudere l’anno in positivo, con una volontà bilaterale di continuare il percorso con la scelta di metodo adottata in questo tavolo di trattativa, un metodo che ci vede convergere, con un serio confronto, per il bene pubblico della scuola”, dichiara Francesco Sinopoli, Segretario generale FLC CGIL, in conclusione d’incontro, che non dimentica di citare anche le altre emergenze, che riguardano i precari, gli Ata della scuola, Università, Ricerca ed enti dell’AFAM, sulle quali non si dovrà tardare ad agire, ottenendo l’impegno della Ministra a programmare quanto prima un calendario di incontri sui temi specifici.
Il testo dell'intesa e la scheda di approfondimento.
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