Mobilità scuola 2016/2017: la trattativa rinviata al 12 gennaio
Il MIUR disponibile a regolare contrattualmente criteri e modalità di assegnazione alle scuole dei docenti collocati negli ambiti. Un’apertura tutta da verificare. Per la FLC la chiamata diretta resta un punto non negoziabile.


Si è svolto lunedì 11 gennaio il previsto incontro tra sindacati scuola e MIUR avente come oggetto il contratto di mobilità 2016/2017.
Si è trattato di un preliminare confronto per verificare i reali punti di avanzamento del MIUR sulle questioni nodali legate alle diverse fasi della mobilità. Tutto ciò in seguito all’evoluzione che c’è stata dopo i due incontri politici che si sono svolti il 23 e il 28 dicembre scorso, tra sindacati scuola e Gabinetto del Ministro.
Una prima apertura l’abbiamo registrata sui movimenti all’interno del comune e della provincia. In entrambi i casi, secondo la proposta del MIUR, si manterrebbero le attuali regole con trasferimento dei docenti su scuola. Un punto di avanzamento che non basta, visto il permanere degli ambiti con chiamata diretta dei docenti nei trasferimenti interprovinciali.
Le nostre richieste
- Eliminare dal testo contrattuale qualsiasi riferimento alla chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici. Essa è incompatibile con i principi di trasparenza e imparzialità della Pubblica Amministrazione.
- Superare con il contratto sulla mobilità 2016/2017 tutte le irrazionalità e le ingiustizie create sul tema dalla legge 107/15.
- Il contratto deve essere lo strumento per stabilire una parità di trattamento tra docenti, rimuovendo le distinzioni (irragionevoli) create dalla legge sulla base della diversa modalità di assunzione in ruolo. Ogni docente deve poter partecipare ai movimenti con il proprio punteggio e per tutti i posti disponibili, di potenziamento compreso.
- Inserire subito nel contratto, un rinvio esplicito ad una sequenza contrattuale per regolare con criteri oggettivi e trasparenti, l'assegnazione dei docenti che non ottengono la titolarità su scuola.
Il MIUR, su quest’ultima richiesta del sindacato, ha dato segni di apertura che verificheremo alla prova dei fatti appena si entrerà nel merito della trattativa.
Resta fermo il convincimento della FLC sulla non negoziabilità di un principio incostituzionale come quello della chiamata diretta.
La riunione è stata aggiornata a martedì 12 gennaio.
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