
Mobilità scuola 2017/2018: la FLC CGIL insieme agli altri sindacati pone condizioni precise al MIUR
Il Ministero dell’Istruzione prende tempo e non formalizza alcuna risposta sulle questioni prioritarie poste a premessa della trattativa. Piena operatività della funzione contrattuale per superare i blocchi della legge 107/15.


Come già concordato la scorsa settimana, è proseguito con il confronto di martedì 15 novembre 2016 il programmato calendario degli incontri al MIUR: oggetto dell’odierna discussione sono state le priorità da affrontare ed i punti su cui l’Amministrazione è chiamata ad esprimersi per assumere, sin da ora, impegni precisi e dare risposte puntuali.
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La FLC CGIL, con gli altri sindacati, ha in primis evidenziato gli elementi fondamentali per poter affrontare positivamente la trattativa, e passare, quindi, ad altri aspetti che necessitano di un’attenta analisi per trovare soluzioni condivise.
Questi i punti fondamentali per la FLC CGIL
- Ripristinare la piena operatività della funzione contrattuale nella tutela dei diritti dei lavoratori e per assicurare qualità all’organizzazione scolastica. Nessuna disponibilità a rinviare in successive sequenze, affinché tutte le regole siano chiare già all’inizio del processo.
- Riprendere la trattativa sulle modalità di assegnazione dei docenti da ambito alle scuole, interrotta l’estate scorsa, per dare certezze e trasparenza alle regole. Nessuna discrezionalità da parte della dirigenza scolastica.
- Garantire il diritto alla mobilità volontaria da scuola a scuola, sia territoriale che professionale, non solo provinciale ma anche interprovinciale. La FLC CGIL ha chiesto che il diritto alla mobilità direttamente su scuola sia possibile per tutti, in aggiunta alla eventuale mobilità su ambito.
- Rendere accessibile la mobilità volontaria a tutti compresi i neo-immessi in ruolo 2016/2017 assegnati ad una scuola. A tal fine va superato il blocco triennale, anche per via contrattuale.
- Ripristinare la quota da destinare alla mobilità interprovinciale e professionale, per garantire, come sempre è stato, l’accantonamento dei posti per le immissioni in ruolo.
- Computare nel vincolo di permanenza quinquennale sul sostegno (previsto per legge) non solo il servizio a tempo indeterminato, ma anche quello a tempo determinato se continuativo.
- Rivedere, infine, la tabella di valutazione (sia per docenti che per gli ATA) al fine di equiparare il servizio, indipendentemente se prestato nello stesso o diverso ruolo, oppure a tempo determinato.
La FLC CGIL ha ribadito la propria posizione in ordine al rifacimento della mobilità 2016/2017 e al superamento di tutti i “blocchi” imposti dalla legge 107/15, che hanno determinato un’applicazione errata del CCNI tanto da spingere i sindacati a presentare ben tre ricorsi contro il MIUR per le conseguenze lesive delle operazioni.
Occorre, quindi, riportare una mobilità contestuale, in ogni grado di scuola, per tutte le fasi possibili (comunale, provinciale e interprovinciale) al fine di ottimizzare i posti che si vengono a creare a seguito di trasferimenti interprovinciali in uscita o passaggi di ruolo.
Le altre questioni poste dalla FLC CGIL nell’affrontare il nuovo contratto
- Stabilire un numero massimo di preferenze esprimibili, ivi comprese quelle sintetiche
- Definire un trattamento specifico per chi, al termine della mobilità straordinaria per il 2016/2017 è rimasto in esubero, sia esso neo-assunto o precedentemente già in esubero, ma titolare in una provincia.
- Regolare la mobilità professionale verso i Licei Musicali e Coreutici.
- Definire le modalità di individuazione dei perdenti posto sia nell’ambito dell’organico dell’autonomia che per i titolari su ambito territoriale.
- Riesaminare l’applicazione di alcune precedenze di legge, in particolare in relazione all’attuazione degli ambiti territoriali.
Su questi aspetti della mobilità la FLC CGIL, assieme agli altri sindacati, ha chiesto risposte precise e urgenti da parte dell’Amministrazione e ai più alti livelli politici.
Tuttavia a fronte delle questioni puntuali già avanzate dai sindacati e riproposte nell’incontro di oggi, il MIUIR non ha formulato alcun testo, né ha anticipato la propria posizione in merito, riservandosi di farlo in occasione del prossimo incontro che si terrà giovedi 17 novembre.
Qualora ciò non abbia riscontro, lasciando alla trattativa un inaccettabile margine di ambiguità, valuteremo insieme agli altri sindacati la necessità di chiedere un incontro politico, per verificare la concretezza delle aperture fatte dai rappresentanti del Gabinetto del Miur in occasione dell’incontro svoltosi il 10 ottobre scorso.
Siamo disponibili a continuare il confronto solo se questo rappresenta un effettivo avanzamento rispetto all’accordo dello scorso anno e per superare i vincoli posti dalla legge, nella tutela e nella garanzia dei diritti di tutti i lavoratori.
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