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Legge 440: in attesa della direttiva estiva

Le risorse per finanziare la legge 440/97 sono ancora in diminuzione

30/06/2005
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Le risorse per finanziare la legge 440/97 sono ancora in diminuzione: la finanziaria ha stabilito la cifra di 185.914 milioni di euro e, fatto ancora più pesante, ha bloccato questo stanziamento anche per gli anni 2006 e 2007.

La prossima direttiva dovrà quindi distribuire 12, 91 milioni in meno rispetto all’anno scorso, il 6,5 % in meno.

Un’altra conferma che questo governo “raschia il fondo del barile” quando si tratta di scuola, infatti con questa legislatura i fondi destinati alla legge 440 risultano ormai decurtati del 25%.

Come non ricordare che le finalità della legge ed i parametri di distribuzione delle risorse lì previsti si sono disinvoltamente “persi per strada” con il Ministro Moratti che è arrivato a costituire un cospicuo ”fondo” per il Ministero da lei diretto invece che incrementare quello, ben misero, delle scuole autonome?

Perciò non ci stupisce, ma continua ad indignarci, il testo dello schema di direttiva trasmesso alle Commissioni cultura di Camera e Senato per il previsto parere.

L’unica parte che si continua ad applicare della legge istitutiva è quella formale, procedurale, mentre si rende residuale quella sostanziale: l’invio di risorse alle scuole resta nel titolo della legge: “ Istituzione del Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa “.

Inoltre nella direttiva n. 60 del 2004, l'ultima in ordine di tempo, si definiva di un accantonamento di 6.000.000 di euro da ripartire con una successiva direttiva mai emanata, neppure recuperato nella nuova bozza, come invece è previsto.

Dal punto di vista procedurale lo schema di direttiva, passato il parere (favorevole da parte della maggioranza nonostante si faccia rilevare l’incremento delle risorse a favore dell’amministrazione centrale e periferica!) delle Commissioni parlamentari, e quello della Corte dei Conti, dovrebbe diventare operativo con una nuova Direttiva “estiva”.

Quello che pubblichiamo è quindi il testo proposto alla discussione dei parlamentari in cui le risorse destinate alle attività quotidiane delle scuole, che non ci risultano cancellate, si assottigliano, mentre crescono quelle a favore del Ministero di oltre 10 milioni rispetto all’anno scorso, pur di fronte alla riduzione dello stanziamento complessivo.

Vediamo infatti nel dettaglio:

196.900.588 milioni di euro rappresentano il totale delle risorse da ripartire (i fondi della legge finanziaria insieme ai 10,99 milioni di euro destinati dalla legge 69/2000 per progetti promossi dalle istituzioni scolastiche per l'integrazione degli alunni con handicap)

Di questi 135.470.000 sono considerati in una macro voce che finalizza tutto alla riforma Moratti di cui il MIUR trattiene 25.935.000 milioni di euro e ne restano 109.535.000.

* Ma il 20% di 109.535.000 (solo l’anno scorso era il 15% !) resta alle direzioni regionali, quindi vanno tolti altri 21.907.000

* alle scuole dell’infanzia, primaria e media arriveranno solo 48.195.000 milioni di euro ed alle altre scuole 39.433.000. In totale alle scuole sono destinate solo 87.628.000 milioni di euro

* 10.986.588 milioni di euro sono destinati dalla legge 69/2000 per progetti promossi dalle istituzioni scolastiche per l'integrazione degli alunni con handicap ma il MIUR ne trattiene altri 3.914.343

* 28.404.000 milioni di euro sono finalizzati per 20 milioni di euro, invece dei 10 milioni previsti come limite massimo dal relativo decreto, all’alternanza scuola-lavoro e per 8.404.000 milioni agli IFTS, ma sul totale della somma il MIUR trattiene 1.900.000

* Altri 2.040.000 milioni vanno all’INDIRE per la documentazione di processi innovativi

* Inoltre 21.000.000 restano per la formazione ed aggiornamento del personale

* Altri 20 milioni di euro sono destinati alla terza aera degli istituti professionali, e questi dovrebbero andare tutti alle scuole.

Senza elencare le molte sottovoci individuate che rappresentano vincoli di destinazione delle risorse, quindi non pienamente disponibili per le scuole, all’Amministrazione scolastica, centrale e periferica, restano, probabilmente sottostimati, 56 milioni di euro senza considerare i 6 milioni dell’anno precedente misteriosamente scomparsi.

FLC CGIL ritiene inaccettabile il continuo calo delle risorse destinate alle scuole, la cui autonomia è costantemente negata da questo Ministro; in particolare la doppia riduzione effettuata prima con la legge finanziaria e poi con l’accentramento consistente di gran parte delle disponibilità si configura ormai come un vero scippo a danno delle scuole.

La stessa impostazione della direttiva, costruita con vincoli rigidi di finalità, risulta anacronistica e vecchia, centralistica, assai poco rispettosa delle norme sul regolamento di contabilità delle scuole, e limitativa della progettualità delle scuole.

Una direttiva che rende marginali le stesse finalità della legge, proponendone altre che non trovano riscontro nelle indicazioni legislative, come è evidente per tutte le iniziative rivolte a supportare la riforma che risultano sostitutive di finanziamenti che altri provvedimenti dovrebbero stanziare.

E.F. 2001
Direttiva n.51/2001

E.F. 2002
Direttiva n.53/2003

E.F. 2003
Direttiva n.48/2003

E.F. 2004
Direttiva n. 60/2004

E.F. 2005 Direttiva??????

258.885.889

231.771.912

225.045.588

203.718.588

196.900.588

Schema di Direttiva Senato

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