La FLC Cgil della Germania dice no allo smantellamento dei corsi di lingua e cultura
In una realtà come quella della Germania, i tagli alla diffusione e allo sviluppo della lingua e cultura italiana nel mondo previsti in finanziaria 2009, che si aggiungono a quelli del contingente operati con i provvedimenti di luglio, rischiano di ridurre il sistema a mera testimonianza. Lo dice la FLC Cgil della Germania nel comunicato stampa del 6 dicembre inviato a tutte le agenzie estere.
Comunicato stampa
della FLC Cgil Germania
Il Comitato Direttivo FLC Cgil Germania, riunitosi a Stoccarda il 6 dicembre 2008, giudica preoccupante la situazione che si è venuta a creare a seguito dei tagli previsti dalle attuali disposizioni della legge finanziaria 2009. Infatti, quanto stabilito dalla manovra economica, da un lato rischia di portare al collasso gli interventi di mantenimento e promozione della Lingua e della Cultura Italiana in Europa e nel mondo, e dall’altro non giova alla credibilità del sistema delle relazioni internazionali in un momento in cui più importante è l’esigenza di un loro rafforzamento.
I tagli previsti, vanno ad aggiungersi a quelli già effettuati prima dell’estate con il D.L. 83/08, quello che, per intenderci, servì a finanziare l´operazione ICI, e agli altri che saranno generati dalla controriforma Gelmini, che porteranno alla compressione delle iniziative scolastiche e culturali, compromettendo tutta l’articolata rete degli interventi fino al punto di far temere seriamente lo smantellamento del sistema di diffusione della Cultura Italiana nel mondo.
In Germania, e in particolare nel Baden-Württemberg, il rischio è che venga disattesa la crescente domanda di offerta scolastica e formativa, faticosamente costruita con anni di interventi e promozioni. Infatti, l’assenza di risorse impedirà agli Enti gestori di adempiere effettivamente al loro compito istituzionale, privando la Comunità italiana di un servizio fondamentale al sostegno per il successo scolastico che è prerogativa dell’integrazione e dell’ascesa sociale. D’altra parte, la carenza numerica del contingente statale non permetterà di farsi carico di quanto dismesso dagli Enti gestori. Ad aggravare una situazione che ad ogni ora appare più drammatica, bisogna aggiungere inoltre il disimpegno di alcuni Länder, la Baviera non è che un esempio, che, a partire dal prossimo anno, comporterà il rischio concreto di vedere azzerato l’insegnamento di Lingua e Cultura Italiana.
Al Ministro, alle Ambasciate e alle Autorità Consolari, la FLC Cgil Germania chiede quindi, di predisporre un immediato piano di iniziative politiche per il ripristino delle risorse dovute, in maniera tale da assicurare alla Comunità italiana un servizio essenziale, consentire il soddisfacimento dell’intera domanda e garantire, con interventi razionali e di qualità, il diritto allo studio degli alunni ed il loro successo scolastico.
La FLC Cgil Germania, ritiene che le misure introdotte dal Governo per superare la crisi economica siano inique, inaccettabili e inadeguate, anche per le pesanti ripercussioni che queste hanno nell’emigrazione italiana; la FLC Cgil Germania, ribadisce quindi l’adesione allo Sciopero Generale del prossimo12 dicembre, esprime piena solidarietà al personale degli Enti gestori, attualmente minacciati di licenziamento e chiede agli stessi Enti di revocare tale provvedimento.
La FLC Cgil Germania, nel denunciare, infine, il drastico, incomprensibile e ingiustificato ridimensionamento della rete scolastica all’estero che rischia di portare la nostra Politica Culturale in Europa e nel mondo ad un inesorabile declino, ribadisce il proprio impegno per il rilancio degli interventi di Lingua e Cultura Italiana e per una riforma organica dell’intero sistema strutturale.
FLC Cgil Germania
Stoccarda 06-12-2008
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