La FLC CGIL chiede la soppressione della trattenuta per l'ENAM
L'ENAM è stato soppresso, anche la trattenuta va soppressa.


L’articolo 7 della legge 122 del 2010, sopprime l’ENAM e ne trasferisce tutte le funzioni all’INPDAP.
Con un successivo decreto di natura non regolamentare da emanare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, verranno trasferite anche tutte “le risorse strumentali, umane finanziarie” dell’ente soppresso.
Con una lettera del segretario generale Domenico Pantaleo al Ministro dell’Economia e delle Finanze, la FLC CGIL aveva espresso forti perplessità e critiche di merito e di metodo rispetto alle modalità ed al senso dell’operazione che il governo ha proposto e successivamente fatto approvare dal Parlamento.
L’Enam è un ente di natura assistenziale retto da organismi elettivi e rappresentativi delle lavoratrici e dei lavoratori che mensilmente ed obbligatoriamente versavano, e versano tutt’ora, lo 0,8% del proprio stipendio.
Sciogliere in questo modo un ente che non grava sul bilancio dello stato, senza un confronto di merito e preventivo con le parti sociali, ha rappresentato un atto arbitrario ed arrogante che si aggiunge a tantissimi altri provvedimenti simili che finiscono per incidere pesantemente sulle condizioni materiali di lavoratrici e lavoratori del pubblico impiego.
E’ evidente l’intento di intascare il “tesoretto” dell’Enam, sia quello inerente i depositi bancari, sia quello inerente il patrimonio immobiliare.
Dopo aver svuotato il portafoglio dei dipendenti pubblici, e della scuola in particolare, con il blocco dei contratti, il congelamento di tre anni di lavoro ai fini della carriera, il passaggio coatto dalla indennità di buon’uscita ad un finto TFR, con l’operazione dell’ENAM il governo ha rovistato anche negli angolini delle tasche dei dipendenti della scuola.
Abbiamo chiesto unitariamente un incontro per capire, e discutere, il merito del decreto che dovrà essere emanato.
Intanto, però occorre prendere atto che un intervento soppressivo è stato realizzato e la FLC ritiene che il prelievo forzato dello 0,8% sulle buste paga non abbia più ragione d’essere con la chiusura dell’ENAM.
Il mantenimento di quella trattenuta non può che risultare un ulteriore beffa ed un ulteriore danno economico per lavoratrici e lavoratori.
La FLC CGIL promuoverà tutte le iniziative politiche e legali perché cessi nel più breve tempo possibile una sottrazione di risorse indebita ed illegittima.
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