Infanzia. Sezioni dedicate ai bambini di 24-36 mesi
Dopo l'accordo quadro, il MPI ha diramato una nota di chiarimento circa la presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti. Modificata la tempistica
Il MPI ha pubblicato ieri una nota di chiarimento circa la presentazione delle domande per l’accesso ai contributi per i progetti sperimentali dedicati ai bambini di età compresa fra i 24 e i 36 mesi (le cosiddette “sezioni primavera”).
In riferimento ai contenuti dell’accordo quadro siglato in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni il 14 giugno scorso, vengono fornite precisazioni riguardanti:
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i soggetti che possono avanzare la richiesta e che vengono elencati nel dettaglio: amministrazioni comunali, scuole dell’infanzia paritarie, soggetti gestori di nidi convenzionati con amministrazioni comunali, istituzioni scolastiche statali;
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la possibilità di proporre soluzioni più flessibili in quelle realtà particolari in cui non sia possibile strutturare un’iniziativa con le caratteristiche elencate nell’accordo quadro; tali soluzioni devono essere descritte in modo puntuale nei progetti per i quali si chiede il finanziamento;
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i termini di presentazione delle domande. Una nota ai segretari dei sindacati della scuola precisa che in considerazione dei tempi molto ristretti e del fatto che le date fissate sono di carattere ordinatorio e non perentorio, d’intesa con il Coordinamento degli Assessori Regionali e con la Commissione Istruzione dell’Anci, i nuovi termini sono così fissati:
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10 luglio anziché 30 giugno per la presentazione delle domande
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25 luglio anziché 20 luglio per l’inoltro dei progetti al Gruppo Nazionale da parte degli USR
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5 agosto anziché 31 luglio per la determinazione dei progetti ammessi al finanziamento
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le procedure per l’inoltro delle richieste.
I soggetti che intendono accedere ai finanziamenti presentano domanda all’Ufficio Scolastico Regionale, per il tramite degli Uffici Scolastici Provinciali. Nella domanda vanno elencati gli indicatori di fattibilità (sedi, spazi, servizi…); alla stessa vanno allegati un sintetico progetto educativo-didattico e la dichiarazione di assenso del Comune (se ad esso si richiedono interventi aggiuntivi a quelli statali). Un fac-simile , a titolo puramente indicativo, è allegato alla nota ministeriale. Una copia della domanda va inoltrata al Comune di competenza, anche quando non sono richiesti allo stesso Comune interventi aggiuntivi.
L’Ufficio Scolastico Regionale, in accordo con la Regione e una rappresentanza dell’Anci, accerta la correttezza della domande ricevute e la loro congruità in riferimento alle condizioni di fattibilità; definisce un ordine di priorità, considerando la sussistenza nel territorio di servizi 0-6 (nidi e scuole dell’infanzia) e la consistenza delle domande di accesso a tali servizi, sia di quelle espresse che di quelle inevase. Trasmette gli elenchi al Gruppo Nazionale.
Il Gruppo Nazionale esamina le domande e assegna le risorse. Se le domande eccedono i finanziamenti disponibili, stabilisce un ordine di priorità anche sulla base di una perequazione territoriale.
Immediatamente dopo il 5 agosto, il MPI informa i soggetti gestori se le loro richieste sono state accolte o no.
I soggetti gestori ammessi al finanziamento dovranno chiedere al Comune competente autorizzazione al funzionamento.
Roma, 22 giugno 2007
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