
Incarichi di presidenza: la Cgil Scuola chiede la trattativa
Sono ormai tre anni che il MIUR si rifiuta di modificare l’Ordinanza degli Incarichi di Presidenza con il pretesto, ripetuto ad ogni scadenza, che “tanto è l’ultimo anno”.


Sono ormai tre anni che il MIUR si rifiuta di modificare l’Ordinanza degli Incarichi di Presidenza con il pretesto, ripetuto ad ogni scadenza, che “tanto è l’ultimo anno”. Ma il Governo, che si è rivelato campione degli annunci e delle inadempienze, non emanando il bando di concorso ordinario per Dirigenti Scolastici, non crea le condizioni perché effettivamente l’OM sugli incarichi sia l’ultima. E’ infatti questa la condizione per non dover emanare più l’OM: bandire il concorso ordinario, atto preliminare e necessario perché non esista più, secondo le norme vigenti, l’istituto dell’Incarico di Presidenza.
Poiché, dunque, persiste, da un alto, questo atteggiamento dilatorio nell’emanazione del bando e, dall’altro, questo atteggiamento di rifiuto di cambiare l’Ordinanza degli Incarichi di Presidenza per adeguarla alla nuova realtà, la CGIL Scuola ha dato avvio ad una iniziativa che è volta a spostare la materia dalla sede di informativa, come è stato finora, alla sede di trattativa sindacale. Con la lettera, che di seguito pubblichiamo, si chiede al MIUR di convocare i Sindacati per negoziare la materia degli incarichi di Presidenza, trattandosi di argomento inerente il rapporto di lavoro, quale è l’utilizzazione del personale nelle mansioni superiori. Nel contempo, la CGIL Scuola ha chiesto il tentativo di conciliazione presso il Ministero del Lavoro ex articolo 65 del D.L.vo 165/2001, per la tutela del personale (i maestri laureati della scuola dell’infanzia ed elementare esclusi dall’accesso alle Presidenze) che subisce danni dalla immodificabilità dell’Ordinanza stessa. Per il tentativo di conciliazione è stato fissato l’incontro il 18 2 2004.
L’iniziativa della CGIL Scuola, accanto alle altre iniziative finora intraprese in tutte le sedi, si rende necessaria per superare la discriminazione di cui sono fatto oggetto i citati maestri laureati, per liberalizzare gli accessi agli incarichi conformandoli agli accessi previsti per la Dirigenza (per settori formativi e non per ordini e gradi di scuola), per valorizzare il servizio prestato come Preside Incaricato (continuità e punteggi) e il servizio prestato ad esempio come funzioni strumentali.
E, infine, cosa della massima importanza, per indurre il MIUR a bandire il concorso ordinario, da maggio 2001 promesso e a tutt’oggi solo annunciato ogni tre mesi.
Di seguito la lettera
Roma, 30 gennaio 2004
__________________________________________________
Testo lettera
Prot. n. 3/7 EP/ac-gr
Roma, 30 gennaio 2004
Oggetto: Contrattazione integrativa per la definizione della disciplina concernente il conferimento degli incarichi di presidenza.
La sottoscritta Organizzazione
premesso
che anche per l’a.s. 2004/2005 l’Amministrazione scolastica dovrà procedere al conferimento degli incarichi di presidenza per poter provvedere alla temporanea copertura dei posti vacanti di dirigente scolastico;
che il conferimento dell’incarico di presidenza al personale docente si configura come conferimento di mansioni superiori e quindi come una forma di novatio temporanea del rapporto di lavoro;
che la disciplina di tale modifica del rapporto di lavoro in quanto incide sul rapporto di lavoro del personale docente già in servizio deve essere disciplinato bilateralmente al pari di qualsiasi altra forma di mobilità professionale di cui all’art. 10 del vigente CCNL.
Tutto ciò premesso la sottoscritta Organizzazione sindacale, ritiene necessario definire al più presto possibile la disciplina relativa agli incarichi di presidenza per l’a.s. 2004/2005 ed a tale fine
chiede
formalmente ed a ogni effetto di legge che codesta Amministrazione proceda con la massima tempestività alla convocazione delle OO.SS. per la contrattazione collettiva integrativa nazionale per la definizione della disciplina della specifica mobilità professionale concernente il conferimento degli incarichi di presidenza.
Distinti saluti.
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