Il CNPI all’unanimità chiede con urgenza il ripristino del DM 91/2001
Pubblichiamo l’Ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione in data 12 luglio 2001
Pubblichiamo l’Ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione in data 12 luglio 2001.
Roma, 13 luglio 2001
Oggetto: O.d.g. su “ Scuola dell’infanzia – Ripristino DM 91/2001
Adunanza del 12 luglio 2001
IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Visto il DL.vo 16 aprile 1994 n. 297 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l’art.10 – Capo X- del proprio regolamento interno;
CONSIDERATO *
che recentemente è stato comunicato il ritiro da parte del Ministro, del decreto n. 91 del 21 maggio 2001, relativo ad iniziative di innovazione degli ordinamenti della scuola dell’infanzia, adottato ai sensi dell’art. 11 del DPR 275/99 e aperto a tutte le scuole paritarie che hanno manifestato grande interesse ad aderire;
che nell’adunanza del 10 aprile 2001 aveva espresso parere favorevole e all’unanimità alla proposta di Progetto Nazionale triennale di innovazione degli ordinamenti della Scuola dell’Infanzia, ai sensi dell’art. 11 del decreto del presidente della Repubblica n. 275/99, la cui copertura finanziaria era prevista dalla L.440/97;
RITENUTO
che quest’ultimo decreto, trovando la sua ratio ed il suo fondamento nel DPR 275/99 e quindi nell’autonomia scolastica, indipendentemente dall’iter di attuazione della L. 30/99, possa avere un suo percorso autonomo tendente a dare in modo processuale un’identità ordinamentale alla scuola dell’Infanzia, definendone in via sperimentale ruolo, condizioni, caratteristiche organizzative, tipologia degli interventi educativi, modalità dell’esercizio della funzione docente, facendo della Scuola dell’Infanzia un laboratorio interessante per riforme scolastiche che chiamano attivamente in causa una molteplicità di soggetti (docenti, famiglie, enti locali);
che nel caso del D.M. n. 91/2001 siano contenuti nell’articolato presupposti fondamentali per rendere la scuola dell’infanzia vera scuola, pienamente inserita nel contesto di un sistema dell’istruzione del nostro Paese;
RIBADISCE
La sua convinta adesione a quel progetto di sperimentazione ordinamentale e ritiene di motivarla ulteriormente con la considerazione del fatto che il ritiro del suddetto decreto potrebbe comportare:
* la mancanza di un progetto di innovazione su scala nazionale, temporalmente limitato e opportunamente monitorato, per realizzare l’attuazione dell’autonomia organizzativa e didattica delle singole scuole, (il monte ore annuale, la quota nazionale e quella locale rispettivamente suddivise, specificatamente per questo settore nel 70% e 30%);
* la difficoltà di costruire in maniera partecipata e condivisa standard di qualità del servizio educativo (numero dei bambini per sezione, ore di compresenza dei docenti, definizione del tempo del curricolo indipendente dal tempo di frequenza e di funzionamento dell’istituzione scolastica) coerenti con le indicazioni degli Orientamenti91;
* il depotenziamento di un progetto organizzato per la formazione in servizio dei docenti nei processi di attuazione e sviluppo delle innovazioni e per il miglioramento e la crescita professionale;
* la necessità di individuare strumenti alternativi per avviare una ricerca e un monitoraggio del grado di effettiva attuazione degli Orientamenti 91, nella prospettiva di una loro evoluzione e rielaborazione partecipata, nell'ambito di un percorso formativo unitario dai 3 ai 18 anni;
* il rallentamento della definizione di regole condivise, di standard qualitativi, per l'effettiva attuazione del sistema nazionale integrato;
* i ritardi e le incertezze per un più rapido sviluppo dell'autonomia scolastica e per le connesse possibilità di crescita delle professionalità degli operatori e delle responsabilità delle famiglie e della comunità.
In definitiva il ritiro del decreto riguardante l'innovazione nella scuola dell'infanzia potrebbe comportare un rallentamento nel processo di consolidamento e sviluppo del settore, con il rischio evidente di non produrre un avanzamento rapido dei livelli qualitativi fin qui realizzati dalla scuola dell'infanzia italiana e riconosciuti a livello internazionale.
Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione alla luce delle riflessioni contenute nel presente Ordine del Giorno, propone al signor Ministro di adottare ai sensi del più volte richiamato art. 11 del DPR n. 275 dell’8 marzo 1999, il progetto nazionale volto “a esplorare possibili innovazioni riguardanti gli ordinamenti” della scuola dell’infanzia, in linea con gli obiettivi ispiratori del DM 91/2001 e richiamati
invita pertanto il Ministro presidente
ad esplorare ogni possibilità per un immediato provvedimento amministrativo in tal senso.
Il CNPI è fermamente convinto che un tale provvedimento , oltre a dare continuità e risposte a precedenti ed importanti sperimentazioni quali ASCANIO ed ALICE che hanno contribuito all’individuazione di significativi standard di qualità, sia atteso da quanti operano nella e per la scuola dell’infanzia, attivando un processo di ulteriore qualificazione di questa scuola nella sua dimensione pluralistica che cerca un suo consolidamento e sviluppo anche per quanto riferibile al sistema paritario introdotto con la legge n. 62 del 2000, già in piena e significativa attivazione.
Per i motivi sopra esposti il CNPI
chiede al sig. Ministro Presidente
di dare disposizioni urgenti per riattivare il processo di sviluppo suesposto in premessa.
Il Segretario - (Maria Rosario Cocca)
Il Vicepresidente – (Mario Guglietti)
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