Graduatorie permanenti. No alla sospensione delle nomine. Il caso di Genova
E' paradossale, ma in alcune province i provveditori sono talmente convinti di mettere i bastoni tra le ruote che anche la nota del Ministero che dice di non dare esecuzione alla sentenza del Tar Lazio viene interpretata esattamente al contrario.
E' paradossale, ma in alcune province i provveditori sono talmente convinti di mettere i bastoni tra le ruote che anche la nota del Ministero che dice di non dare esecuzione alla sentenza del Tar Lazio viene interpretata esattamente al contrario. Questa è al dimostrazione ritardi, errori e adesso ulteriori rinvii sono frutto non di difficoltà oggettive ma di alcune ben determinate intenzioni. Dopo i casi di Modena e di Biella, dove almeno l'attendismo aveva la scusante della "novità" , ieri si è verificato il caso di Genova dove la brillante idea è stata quella di interrompere le operazioni di nomina dalle graduatorie permanenti il giorno stesso in cui erano convocati i docenti dell'ambito disciplinare 4, vale a dire la più numerosa delle convocazioni. Conseguenza: i convocati si sono immediatamente riuniti in assemblea dentro lo stesso provveditorato alla presenza di sindacalisti della Cgil, della Cisl e dello Snals al termine della quale il Direttore Generale della Liguria si è impegnato a sollecitare un chiarimento in relazione alla possibilità di continuare le nomine, mentre le organizzazioni sindacali hanno stilato il seguente comunicato: "Premesso che in molte province le nomine dalle graduatorie in oggetto sono già state effettuate (e anche in provincia di Genova per le scuole elementari); premesso che a questo ufficio scolastico è stata già denunciata la sottovalutazione della complessità delle operazioni necessarie per la compilazione delle stesse, che ha causato ritardi e crescente disagio al personale interessato, oltre a situazioni di disparità di trattamento e di negazione dei diritti, le scriventi OO.SS. invitano l'Amministrazione a valutare le conseguenze di un ulteriore rallentamento delle operazioni di nomina. Dal momento che il Ministero ha avviato la procedura di appello al Consiglio di Stato contro la sentenza in oggetto; che è stata inviata all'Avvocatura dello Stato la richiesta di un parere circa la continuazione delle operazioni di nomina in relazione alla sentenza; che il Ministero ha inviato agli Uffici Scolastici Provinciali una nota in cui si dichiara testualmente che gli Uffici in questione devono "astenersi dal formalizzare atti esecutivi delle sentenze di cui trattasi", è possibile garantire la prosecuzione delle operazioni di nomina".
Roma, 10 maggio 2001
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