
Gli arretrati del contratto 2004 2005 nella busta paga, finalmente !!!
Grave la scelta di non pagare l’una tantum ad oltre un milione di lavoratori


Semi risolto il problema delle incongruenze tra gli arretrati attesi e quelli risultanti dal cedolino dello stipendio di Gennaio. Nel confermare l’esattezza delle nostre elaborazioni chiariamo che gli scostamenti rispetto ad esse, denunciati da tanti lavoratori e da tante strutture, dipendono da:
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l’una tantum (81 euro per i docenti e 196 euro per collaboratori e assistenti) non è stata liquidata;
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gli arretrati riportati nel cedolino sono importi corrispondenti al cosiddetto imponibile fiscale (lordo meno ritenute assistenziali e previdenziali) e quindi non immediatamente confrontabili con gli importi lordi da noi precedentemente indicati;
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le voci nette, infine, confluiscono nell’importo netto complessivo del cedolino di Gennaio 2006 e quindi difficilmente verificabili dai non addetti ai lavori a discapito della trasparenza che, pure, dovrebbe essere garantita per legge.
Ciò detto restano due osservazioni da fare.
La scelta di non pagare l’una tantum è per noi inaccettabile sia per il ritardo nell’erogazione dei benefici contrattuali sia per i pretesti addotti a giustificazione della scelta medesima. Risulta infatti che il dispositivo contrattuale relativo avrebbe determinato una dialettica tra Miur e MEF su come/dove imputare costi e coperture finanziarie.
Restiamo di ghiaccio !! Dopo due anni, ancora cavilli tesi a mortificare le persone e i loro diritti fondamentali. Non parliamo poi, di rispetto delle relazioni sindacali.
La seconda osservazione è squisitamente tecnica. In assenza di uno sviluppo dettagliato degli arretrati (calcolo del lordo, delle ritenute assistenziali e previdenziali, dell’imponibile fiscale) non è agevole interpretate le piccole differenze (in generale meno di dieci euro) che in tanti casi emergono tra quanto risulta nel cedolino e le nostre elaborazioni.
Quasi sempre, questi scostamenti sarebbero dovuti a situazioni individuali verificatesi nel corso del biennio 2004 – 2005 che comportano riduzioni di stipendio.
Presso le strutture territoriali della Flc Cgil è possibile verificare la quantificazione di queste differenze al fine di mettere il singolo lavoratore nella condizione di valutarne le ragioni e garantire, così, la sua tutela individuale.
Le Segreterie nazionali di Flc Cgil, Cisl e Uil scuola hanno inviato un telegramma di protesta per il mancato pagamento dell’una tantum richiedendo chiarimenti in merito alle procedure utilizzate.
Roma, 18 gennaio 2006
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