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Firmata dal Ministro la Direttiva sulla formazione dei Dirigenti scolastici

E’ stata firmata in data 13 maggio la Direttiva (n. 48) sulla formazione dei Dirigenti scolastici che si riporta di seguito.

14/05/2004
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E’ stata firmata in data 13 maggio la Direttiva (n. 48) sulla formazione dei Dirigenti scolastici che si riporta di seguito.

Valgono al riguardo considerazioni e valutazioni già espresse in sede di informativa sulle proposte del’Amministrazione, e cioè

  • condivisione soprattutto della misura che prevede l’utilizzazione integrale a livello decentrato regionale delle somme a disposizione (l’anno precedente ammontava all’80%);

  • positività diun più pieno coinvolgimento dell’Indire nella gestione dei processi di aggiornamento e formazione dei Dirigenti Scolastici;

ma anche

  • l’inopportunità di indicare come obiettivo formativo prioritario l’aggiornamento sui contenuti delle Indicazioni Nazionali per i Piani di studio Personalizzati allegate al D.L.vo 59/2004 (Le Indicazioni, infatti, sono del tutto provvisorie e potrebbero subire cambiamenti e, soprattutto, esse sono oggetto di iniziativa giudiziaria da parte dei Sindacati Confederali per eccesso di delega dello stesso Decreto citato, proprio sulla questione delle Indicazioni nazionali, per cui potrebbero essere annullate);

  • non condivisione dell’utilizzo dei fondi anche a beneficio di Dirigenti Scolastici delle scuole paritarie

Roma, 14 maggio 2004
________________________________________

DIRETTIVA N. 48

Roma 13 maggio 2004

VISTO il Decreto Legislativo 30.03.2001, n. 165 concernente “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, ed in particolare l’articolo 4, comma 1, lettera b) ;

VISTO il Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica relativo al periodo 1 settembre 2000 - 31 dicembre 2001, sottoscritto il 1° marzo 2002;

CONSIDERATO che ai sensi dell’art. 14, comma 5 del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica sottoscritto il 1° marzo 2002, il Ministro definisce annualmente la quota di finanziamento destinato alla formazione dei dirigenti scolastici;

VISTO il Contratto integrativo nazionale per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica, sottoscritto il 23 settembre 2002 ed in particolare l’art. 10, relativo alla formazione e all’aggiornamento;

VISTA la Legge 24 dicembre 2003, n. 350 recante le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2004);

VISTA la Legge 24 dicembre 2003, n. 351, recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2004 e il bilancio pluriennale per il triennio 2004-2006 e, in particolare, l’art. 7, concernente lo stato di previsione della spesa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;

VISTO il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze in data 29 dicembre 2003, con il quale sono state ripartite in capitoli le unità previsionali di base relative al bilancio di previsione per l’anno 2004;

CONSIDERATO che non risultano apposite risorse aggiuntive iscritte in bilancio per la formazione dei dirigenti scolastici;

VISTA la Direttiva in corso di perfezionamentoche definisce gli obiettivi formativi assunti come prioritari, per l’a.s. 2004/2005, per il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario;

CONSIDERATO che la citata Direttiva relativa al personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario, all’art.2, prevede che dallo stanziamento di cui al capitolo 1751 di € 1.863.000,00 (fondo per l’integrazione delle spese di formazione e aggiornamento del personale) siano destinati complessivamente € 1.500.000,00 per finanziare la formazione dei dirigenti scolastici, mentre la restante somma di € 363.000,00 sarà finalizzata ad incrementare lo stanziamento del capitolo 1227 e sarà destinata a interventi formativi per tutto il personale della scuola;

VISTA la Legge 15 marzo 1997, n 59 in materia di “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;

VISTO il Decreto Legislativo 30 luglio 1999, n. 300, concernente la riforma dell’organizzazione del governo, a norma dell’art. 11 della Legge 15 marzo 1997, n.59;

VISTO ilDecreto del Presidente della Repubblica 11 agosto 2003, n. 319, recante il Regolamento di organizzazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che, nell’ambito del Dipartimento per l’istruzione, al comma 7 dell’art.6, prevede tra gli uffici di livello dirigenziale generale la Direzione Generale per il personale della scuola, cui fanno carico compiti relativi alla definizione delle linee di indirizzo e coordinamento della formazione e aggiornamento del personale della scuola, ivi compresa la formazione a distanza e la programmazione delle politiche formative a livello nazionale;

VISTO il Decreto n. 1 del 7 gennaio 2004, con il quale il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca assegna ai Dipartimenti di nuova istituzione, ed in particolare al Dipartimento per l’istruzione, le risorse finanziarie iscritte nei capitoli di pertinenza dell’Amministrazione centrale;

VISTO il Decreto Dipartimentale n. 2, prot. 102 del 15 gennaio 2004, con cui il Capo del Dipartimento per l’istruzione, nelle more dell’entrata in vigore del decreto ministeriale con cui si individuano gli uffici di livello dirigenziale non generale e i relativi compiti, assegna al Direttore Generale per il personale della scuola parte delle risorse finanziarie di competenza e, fra queste, € 2.754.000,00 per spese finalizzate alla promozione, ricerca e diffusione di modelli innovativi di formazione e aggiornamento del personale della scuola e per le iniziative di carattere nazionale di formazione a distanza del personale medesimo, da porre in essere anche con la collaborazione di enti, agenzie formative e istituti vigilati dal Ministero, nonché per spese finalizzate alla realizzazione di attività di accreditamento, di certificazione, di monitoraggio e di valutazione della formazione del personale della scuola;

VISTA la Legge 18 dicembre 1997, n. 440, contenente disposizioni in materia di arricchimento dell'offerta formativa;

VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59;

VISTA la Legge 10 marzo 2000, n. 62, in materia di parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione;

VISTA la Direttiva generale sull’azione amministrativa e sulla gestione per l’anno 2004 - prot. n. 287/MR, del 16 gennaio 2004;

VISTA la Legge 28 marzo 2003, n. 53, recante delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale;

VISTO il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59,concernente la definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione, a norma dell’art. 1 della Legge 28 marzo 2003, n. 53;

CONSIDERATO che, ai sensi dell’art. 14 del suindicato Contratto collettivo di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica, la formazione e l’aggiornamento costituiscono un processo permanente, teso ad assicurare il costante adeguamento delle competenze dirigenziali allo sviluppo del contesto culturale, normativo, tecnologico, organizzativo e operativo di riferimento e a favorire il consolidarsi di una cultura di gestione orientata ai risultati ed all’innovazione;

CONSIDERATA, in particolare, l’esigenza di curare e sviluppare le competenze necessarie a ciascun dirigente in relazione alle responsabilità attribuitegli, per l’ottimale utilizzo dei sistemi di gestione delle risorse umane, finanziarie, tecniche e di controllo, finalizzato all’accrescimento dell’efficienza e dell’efficacia ed al miglioramento della qualità dei servizi resi;

RITENUTO di dover fornire linee di indirizzo, istruzioni e indicazioni a tutti coloro che hanno responsabilità nel settore, tenendo conto che l'aggiornamento e la formazione in servizio impegnano, ai diversi livelli, in un quadro sistematico, organico e coerente, le scuole dell’autonomia, gli Uffici Scolastici Regionali e locali e l’Amministrazione centrale ;

SENTITE le organizzazioni sindacali per l’informazione preventiva finalizzata alla trasparenza del confronto a tutti i livelli, prevista dall’art. 3 del vigente Contratto collettivo di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica relativa al biennio 2000-2001;

emana la seguente

DIRETTIVA

Art. 1- Campo di applicazione

La presente Direttiva stabilisce, ai sensi dell’art. 10 del Contratto integrativo nazionale per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica, la quota delle risorse finanziarie da destinare ai programmi di formazione e aggiornamento dei dirigenti scolastici per l’a. s. 2004-2005, nonché il loro riparto tra l’Amministrazione centrale e gli Uffici Scolastici Regionali, sulla base del numero dei dirigenti in servizio in ogni regione.

Definisce, altresì, ai sensi dell’art. 14 del Contratto collettivo di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica sottoscritto in data 1° marzo 2002, gli obiettivi formativi prioritari coerenti con le linee strategiche e di sviluppo funzionali al sostegno dei processi di riforma del sistema di istruzione di cui alla Legge 28 marzo 2003, n. 53 ed al decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59.

Tutte le attività formative per i dirigenti scolastici, ai sensi del secondo comma dell’art. 10 del Contratto integrativo annuale per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica, sottoscritto il 23 settembre 2002, sono tese a rafforzare comportamenti innovativi e l’attitudine dei dirigenti scolastici a promuovere e sostenere iniziative di miglioramento volte a caratterizzare le istituzioni scolastiche in termini di dinamismo ed efficienza.

Nella definizione di un sistema articolato e flessibile di interventi formativi vanno privilegiate le metodologie che valorizzino il ruolo attivo degli stessi dirigenti in formazione, promuovendo, attraverso un ventaglio di offerte formative, una riflessione consapevole sulle specifiche esperienze professionali e la socializzazione delle esperienze migliori, in campo nazionale ed europeo, oltre che iniziative di autoaggiornamento.

Per realizzare la massima coerenza e sinergia nella fase di radicale trasformazione delle scuole in funzione dell'autonomia e del miglioramento dell'offerta formativa, le iniziative di formazione organizzate per i dirigenti scolastici delle scuole statali sono aperte anche ai dirigenti delle scuole paritarie.

Art. 2 - Risorse finanziarie

Le risorse complessive disponibili per la formazione dei dirigenti scolastici sono individuate in € 1.500.000,00 da trarsi dallo stanziamento complessivo di € 1.863.000,00 di cui al capitolo 1751 (fondo per l’integrazione delle spese di formazione e aggiornamento del personale).

L’intera somma (100%) sarà destinata ad integrare, sulla base del numero dei dirigenti in servizio in ogni regione, le risorse finanziarie già iscritte sotto i centri di responsabilità amministrativa degli Uffici Scolastici Regionali per la formazione e l’aggiornamento del personale della scuola, per finanziare specificamente la formazione dei dirigenti scolastici.

Le somme destinate alla formazione dei dirigenti scolastici e non spese nell’esercizio finanziario di riferimento sono vincolate al riutilizzo nell’esercizio successivo con la stessa destinazione ed incrementeranno le disponibilità di cui alla presente Direttiva.

Art. 3 - Obiettivi formativi prioritari

Per l'anno scolastico 2004/2005 gli obiettivi formativi prioritari coerenti con le linee strategiche e di sviluppo dell’Amministrazione scolastica attengono in via prioritaria:

- alle problematiche gestionali e alle complesse ricadute organizzative e contrattuali che derivano dalla progressiva attuazione della Riforma;

- alle esigenze di adeguamento del Piano dell’offerta formativa per il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, contenuti nel Decreto Legislativo n. 59/2004, in attesa della definizione del successivo regolamento governativo, sia alle complesse ricadute organizzative e contrattuali che derivano dalla Riforma;

- all’attuazione degli obblighi contrattuali ed alla valorizzazione dell’autoag­giornamento.

Gli Uffici Scolastici Regionali, anche con l’ausilio di appositi organismi tecnici e degli IRRE, garantiranno per i dirigenti scolastici interventi e azioni di informazione, sostegno, e accompagnamento nell’attuazione del quadro innovativo della riforma, nonché la formazione in presenza per la riflessione e il confronto sui materiali formativi elaborati a livello nazionale.

Le risorse che, ai sensi dell’art. 14, commi 5 e 6, delContratto collettivo di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica, sono state destinate, dal precedente art. 2, agli Uffici Scolastici Regionali, secondo il riparto della tabella allegata, sono finalizzate, altresì, a concorrere, a livello locale, alla realizzazione delle altre attività informative/formative previste nel successivo art. 5, con particolare riguardo ai momenti in presenza delle iniziative di e-learning integrato, nonché a consentire lo svolgimento di autonome azioni, secondo l’ambito di competenza, anche in relazione alle medesime finalità.

Tenuto conto di quanto previsto dal comma 6 dell’art. 14 del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica, le iniziative formative sono realizzate dalla stessa Amministrazione, da altri enti, da soggetti pubblici o da agenzie private specializzate nel settore ed associazioni professionali, anche d’intesa tra loro, accreditati e qualificati.

Interventi formativi saranno realizzati sulla base delle nuove relazioni tra i diversi soggetti istituzionali nell’ottica del decentramento, con la collaborazione di Università, enti di ricerca, IRRE, Indire, Invalsi, associazioni disciplinari e professionali, soggetti accreditati e qualificati, singole scuole o reti di scuole.

Nell’ambito delle risorse finanziarie attribuite agli Uffici Scolastici Regionali e degli obiettivi formativi prioritari, le linee generali per la realizzazione di programmi di formazione e aggiornamento vengono definite in sede di contrattazione integrativa regionale.

Art. 4 - Autoaggiornamento

Nella prospettiva dell’autoaggiornamento dei dirigenti scolastici, secondo quanto previsto dal comma 7 dell’art. 14 del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica, la partecipazione alle iniziative di formazione, inserite in appositi percorsi formativi, anche individuali o di gruppi autogestiti, viene concordata dall’Amministrazione con i dirigenti interessati ed è considerata servizio utile a tutti gli effetti.

Come prevede il successivo comma 8 del medesimo articolo, il dirigente scolastico può partecipare, senza oneri per l’Amministrazione, a corsi di formazione ed aggiornamento professionale che siano comunque in linea con le finalità precedentemente indicate. Al dirigente scolastico può essere concesso un periodo di aspettativa non retribuita per motivi di studio della durata massima di tre mesi nell’arco di un anno.

Qualora l’Amministrazione riconosca l’effettiva connessione delle iniziative di formazione ed aggiornamento svolte dai dirigenti scolastici ai sensi dell’art. 8 del citato CCNL con l’attività di servizio e l’incarico agli stessi affidato, può concorrere con un proprio contributo alla spesa sostenuta, debitamente documentata.

In sede di contrattazione integrativa regionale possono essere definite tipologie di attività di autoaggiornamento individuali o di gruppo per le quali è previsto il rimborso per le spese documentate.

Art. 5 - Interventi formativi promossi dall’Amministrazione centrale

A livello nazionale, in relazione al raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento, contenuti nelle Indicazioni nazionali allegate al Decreto Legislativo n. 59/2004, in attesa della definizione del successivo regolamento governativo, l’Amministrazione centrale, senza incidere sulle risorse individuate dall’art. 2 per finanziare specificamente la formazione dei dirigenti scolastici a livello territoriale, provvederà all’elaborazione dei materiali riservati aidirigenti scolastici, con riferimento agli aspetti generali della riforma degli ordinamenti ed alle complesse ricadute organizzative e contrattuali che ne derivano nel governo delle istituzioni scolastiche.

A tal fine l’Indire assicurerà le più opportune sinergie con gli altri interventi formativi concernenti la Riforma ed implementerà progressivamente l’ambiente di apprendimento dedicato, in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali e gli IRRE.

L’Amministrazione centrale provvederà, altresì, senza incidere sulle risorse individuate dall’art. 2 per finanziare specificamente la formazione dei dirigenti scolastici a livello territoriale, all’aggiornamento secondo le innovazioni introdotte dalla Riforma, alla manutenzione, diffusione, implementazione e completamento dei materiali preordinati dalle precedenti direttive n. 43 del 28 aprile 2003 e n. 87 del 24 luglio 2002, concernenti :

- l’applicazione del nuovo regolamento amministrativo-contabile (Direttiva n. 87/2002);

- l’approfondimento della normativa in materia di sicurezza (Direttiva n. 87/2002);

- il miglioramento delle capacità negoziali (Direttiva n. 87/2002);

- la progettualità per l’accesso ai finanziamenti europei (Direttiva n. 87/2002);

- l’utilizzazione degli strumenti giuridico-contrattuali relativi al personale della scuo­la (Direttiva n. 87/2002);

- l’informatica (Direttiva n. 87/2002);

- le lingue straniere (Direttiva n. 87/2002);

- il nuovo quadro istituzionale dopo la modifica del Titolo V della Costituzione (Direttiva n. 43/2003);

- l’autoanalisi d’istituto e l’autovalutazione (Direttiva n. 43/2003);

- la figura organizzatoria del coordinamento: competenze relazionali, gestione delle risorse umane e leadership (Direttiva n. 43/2003);

- i compiti dei dirigenti scolastici per quanto attiene al contenzioso relativo ai rapporti di lavoro (Direttiva n. 43/2003);

- la responsabilità disciplinare, amministrativa, contabile, civile, penale (Direttiva n. 43/2003);

- l’integrazione degli alunni in situazione di handicap, la dispersione e il disagio giovanile, con particolare riferimento alle problematiche organizzative (Direttiva n. 43/2003).

Art. 6 - Azioni di monitoraggio e di valutazione

Le attività di formazione saranno oggetto di specifiche azioni di monitoraggio in modo da acquisire contezza dei processi innovativi da esse promossi e da poter intervenire con eventuali modifiche, implementazioni e correttivi anche in relazione alla coerenza delle iniziative rivolte alle diverse categorie professionali operanti nella scuola.

Con riguardo alle attività di monitoraggio di cui al primo comma del presente articolo è costituita una commissione bilaterale, ai sensi e per le finalità di cui all’art. 10 del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dell’area V della Dirigenza scolastica. La commissione non svolge funzioni negoziali.

A norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la presente Direttiva sarà trasmessa alla Corte dei Conti per il visto e la registrazione per il tramite dell'Ufficio Centrale di Bilancio.

IL MINISTRO - f.toMoratti

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E.F. 2004 - RIPARTIZIONE DEI FINANZIAMENTI
TRA GLI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI PER LA FORMAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI

ALLEGATO

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