Finanziamenti alle scuole: definita l’ipotesi di CCNI relativo al FMOF 2023/2024
Confermate le risorse dell’anno scorso. I Sindacati saranno riconvocati subito dopo la sottoscrizione definitiva del CCNL 2019-21. Per la FLC Cgil è d'obbligo valutare le ricadute dei nuovi istituti sul FMOF
Nell’incontro svoltosi l’8 settembre 2023 è stata definita tra Ministero dell’Istruzione e sindacati l’ipotesi di CCNI sui criteri di ripartizione alle scuole delle risorse finanziarie relative al “Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa” (FMOF) relativo all’anno scolastico 2023/2024 destinato a retribuire le attività aggiuntive e le indennità al personale scolastico (docenti, personale educativo ed ATA).
Le risorse complessivamente a disposizione sono le medesime dell’anno scorso, ovvero 800.860.000 euro, così come sono stati confermati anche i criteri di riparto alle scuole.
Quanto prima il Ministero comunicherà alle singole istituzioni scolastiche l’importo del Fmof spettante per l’anno in corso.
Durante l’incontro il rappresentante del Ministero ha voluto giustificare gli enormi ritardi con cui sono state assegnate alle scuole le risorse relative all’a. s. 2022/2023 con il fatto che le trattative in corso per il rinnovo del CCNL avrebbero complicato le operazioni di certificazione delle risorse da parte degli organismi di controllo (Corte dei Conti, UCB, Mef).
L’Amministrazione ha poi comunicato che le economie relative al Fmof 2022/2023, non ancora assegnate, saranno comunque distribuite alle scuole entro pochi giorni una volta conclusi gli ulteriori controlli.
La FLC CGIL, nel proprio intervento, ha dichiarato la disponibilità a sottoscrivere l’ipotesi di CCNI relativa alla ripartizione del FMOF per l’a.s. 2023/2024.
La rapida sottoscrizione del CCNI consentirà alle scuole di programmare quanto prima le attività aggiuntive per l’anno in corso, di riconoscere queste attività attraverso la contrattazione d’istituto e di evitare che si ripetano i ritardi registrati quest’anno da parte dell’Amministrazione per l’assegnazione delle risorse alle scuole.
A parere della FLC CGIL non è più accettabile che si perpetuino procedure così lunghe e farraginose per la certificazione delle risorse da parte degli organismi di controllo, basti pensare che il CCNI sul Fmof dell’anno scorso firmato ad ottobre 2022, durante le trattative per il rinnovo del CCNL, ha poi richiesto ben nove mesi per la certificazione finale.
La FLC CGILha poi chiesto al Mim un preciso impegno a riconvocare il tavolo di trattativa non appena il nuovo CCNL 2019-2021 verrà definitivamente sottoscritto. Questo al fine di poter dare seguito, a partire da quest’anno, alle novità introdotte dal nuovo contratto nazionale e che hanno ricadute sul FMOF. Si pensi ad esempio alla rivalutazione dell’indennità di direzione (parte variabile) dei DSGA, all’indennità di disagio all’assistente tecnico che opera nel primo ciclo, alla definizione dei criteri di distribuzione delle risorse per riconoscere l’indennità al personale che presta servizio nelle piccole isole o per i docenti che garantiscono la continuità didattica (criteri definiti in prima applicazione autonomamente dall’Amministrazione).
Tale riconvocazione si rende necessaria anche per definire i criteri di distribuzione alle scuole di alcune risorse e risparmi che da tempo attendono di essere assegnate, dall’economie dei fondi non utilizzati dalle scuole italiane all’estero, ai finanziamenti per i GIT ecc. La distribuzione di questi fondi, per quanto limitati, potrà servire anche per applicare alcune delle novità presenti nel nuovo CCNL.
Al termine dell’incontro l’Amministrazione ha condiviso con le organizzazioni sindacali una dichiarazione congiunta con cui si impegna a riconvocare le parti non appena il CCNL 2019-2021 sarà sottoscritto definitivamente al fine di valutarne le ricadute sul FMOF.
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