Estero:Incontro OO.SS.MAE
Nel corso del primo degli incontri tra le OO SS Scuola -settore estero- e i Responsabili del Ministero degli Affari Esteri tenutosi in data 9-6 c.a., sono stati introdotti diversi argomenti concernenti lo stato e la permanenza all'estero del personale della scuola
Nel corso del primo degli incontri tra le OO SS Scuola -settore estero- e i Responsabili del Ministero degli Affari Esteri tenutosi in data 9-6 c.a., sono stati introdotti diversi argomenti concernenti lo stato e la permanenza all'estero del personale della scuola, le tematiche della applicazione e del rinnovo del "contratto per l'estero", l'invio del personale "di ruolo" della scuola per il prossimo anno scolastico e accademico, la definizione del contingente (organico) per il prossimo triennio in relazione al quale dovranno essere effettuati i trasferimenti di settore e disposte le nuove partenze.
Il Direttore Generale delle Relazioni Culturali ha illustrato le proposte per la predisposizione del piano triennale del contingente manifestando l'intendimento dell'Amministrazione di procedere ad una forte riduzione dell'intervento statale nel settore scolastico (scuole e corsi) e di trasferire risorse ad Enti ed Associazioni privati i quali dovrebbero realizzare gli interventi alternativi.
Nel settore scuole viene dichiarata una diminuzione netta di 11 "posti" mentre per i corsi la diminuzione in questione assommerebbe a 36 "posti".
Appaiono chiari i conseguenti gravi effetti sulle comunità degli italiani all'estero, considerato che le proposte surrettizie avanzate non possono, oggettivamente, rispondere alle finalità generali di diffusione e qualificazione delle nostre lingua e cultura.
Infatti il MAE intende incrementare i già cospicui contributi che elargisce ai "Privati" e affidare loro il compito di sopperire al minor impegno dello Stato derivante dai tagli.
Mostra in questo modo di non assumere il tema della centralità degli interventi statali, di non voler affrontare il problema delle "regole" né quello delle "garanzie" rispetto ai risultati degli interventi dei Privati e, cosa ancora più grave, mostra di non perseguire alcun disegno organico di riforma delle nostre istituzioni scolastiche all'estero.
In una fase della discussione, viene addirittura riportata con manifesta condivisione, l'opinione di associazioni private secondo la quale risulta preferibile gestire contributi in alternativa alla assegnazione di personale di ruolo della scuola.
L'affidare a personale locale spesso da tempo lontano dalle "cose" della scuola italiana e a volte addirittura non in possesso né della piena conoscenza della nostra lingua né di titoli validi, non può essere considerata una soluzione accettabile.
Il MAE non riesce poi a dimostrare come il "potenziamento dei lettorati" di 27 unita', cosa di per sé utile e opportuna, potrà sopperire pienamente alla troppo lunga disattenzione manifestata in materia di diffusione della lingua e cultura italiane nel mondo.
La politica di chiusura e di depotenziamento degli istituti di Cultura rappresenta la evidente prova di tale disattenzione come si evince anche dalle relazioni allegate alla "proposta", allorché si argomenta l'affidamento degli incarichi extraccademici.
Dal punto di vista tecnico poi le proposte di taglio e di modifiche in questione risultano molto deboli e di dubbia legittimità come peraltro confermato dagli Uffici legali sindacali.
Infatti ignorando la richiesta di "scolarità" e di "corsualità", tra l'altro senza neanche tener conto delle recenti disposizioni sull'elevamento dell'obbligo e del dibattito sulla riforma dei cicli, il MAE non ottempera alla normativa che "stabilisce" il contingente.
Detta normativa prevede infatti che si debba "tener conto delle indicazioni fornite dalle autorità diplomatiche".
La decisione unilaterale di taglio o di modifica pare invece divenuta adesso prerogativa diretta del Ministero.
Infatti, vengono assolutamente ignorate le richieste di conferma o di variazione del contingente avanzate dai Consoli in osservanza alle norme vigenti.
Di contro, all'avvio di alcune scuole bilingui e all'incremento di alcuni posti nelle scuole di Asmara, Barcellona e Madrid (11..), non vengono soddisfatte 23 richieste di conferma avanzate per scuole d'Europa, del Nord Africa, dell'America Latina.
Vengono ignorate le richieste consolari di conferma di quasi tutti i 36 posti di cui sopra (corsi), quasi tutti in funzione in territorio europeo.
Vengono ignorate altre richieste di potenziamento e viene quasi dimezzata la presenza statale presso le scuole materne in una fase in cui in territorio metropolitano una attenzione rinnovata è rivolta a questo settore (progetti ASCANIO, ALICE, riforma dei cicli).
Come motivazione vengono addotti la razionalizzazione delle attività e/o il compimento del settennio da parte del personale impegnato.
Le scelte del MAE diventano tanto pi- incomprensibili quando, previo esame del bilancio 1999, si viene a conoscenza di una incrementata disponibilità finanziaria nello specifico capitolo, la quale permetterebbe gli aumenti di contingente proposti senza ricorrere a tagli compensativi.
Dovrà ben essere dimostrato allora perché si vogliano operare le scelte in questione.
Si potrebbe pensare che, alla fase che ha fatto registrare un acceso dibattito politico sul problema del finanziamento alle scuole private corrisponda , all'estero, una fase assolutamente contrapposta la quale farebbe registrare invece addirittura incrementi di finanziamenti ad Enti e Scuole Private pur in presenza della possibilità di gestione diretta degli " interventi" da parte dello Stato.
Dovrà essere dimostrato perché si tenda ad abbandonare il campo alla vigilia del rinnovo del "contratto per l'Estero" il quale potrà permettere, in attesa di una normativa quadro flessibile specifica, l'estensione dell'"Autonomia" alle scuole e ai corsi.
Detta estensione favorirebbe la costruzione di progetti di offerta formativa specifici per paese e territorio con riguardo alla integrazione, alla multiculturalità, al plurilinguismo, alla "comprensione etnica".
Dovrà essere dimostrato alle migliaia di nostri concittadini all'estero e alle forze politiche parlamentari perché si intende effettuare la scelta della delega in presenza di potenziali nuovi strumenti che possono aprire la via alla qualificazione della nostra presenza scolastica, accademica e culturale all'estero.
Dovrà inoltre essere chiarito perché non si avvii un serio e democratico percorso per favorire la riforma delle nostre istituzioni scolastiche all'estero e perché il MAE non collochi questo settore tra le proprie priorità politiche.
Dovranno infine essere ascoltate le motivazioni delle proteste che spontaneamente stanno crescendo in tutte le parti del mondo.
Come sindacato ci siamo riservati, qualora non emergano dallo specifico incontro programmato con la Sottosegretaria Patrizia Toia soluzioni accettabili, di intraprendere le iniziative opportune compresa quella tendente a dimostrare la illegittimità delle procedure che hanno supportato le proposte di contingente.
Nel corso degli incontri sono stati comunque affrontati anche gli argomenti seguenti:
- Relazioni sindacali:
Abbiamo fatto rilevare come l'Amministrazione non osservi nei fatti gli accordi in materia di relazioni sindacali e abbiamo preannunciato una iniziativa specifica.
- Invio all'estero:
Il MAE ha promesso di ritirare la proposta di legge sull'invio una volta firmato il nuovo "contratto per l'estero". Abbiamo fermamente condannato l'atteggiamento tenuto dal MAE che fa registrare sulla materia proposte divergenti a seconda delle sedi di discussione e mal cela il disegno di riportare a gestione unilaterale la partita.
- Bando mobilità:
Il nuovo bando prevederebbe una disponibilità di posti per il personale della scuola che andrebbe da 20 a 40 unita'.
E' stato riferito di una resistenza dei sindacati interni al Ministero AA EE sulla destinazione intercompartimentale dei restanti 40 posti.
- Assegni di Sede e rimborsi vari:
Sulla regolarità dei pagamenti viene riconosciuta una priorità.
Come CGIL è stato proposto l'avvio di un corso di formazione per costituire un consistente nucleo operativo competente che non risenta di eventuali assenze di unita' appartenenti al nucleo stesso.
- Supplenze:
Abbiamo fornito un altro elenco di questioni che dovranno essere prese in considerazione nello stilare il telespresso di proroga delle graduatorie e di costituzione delle graduatorie esaurite o di quelle necessarie in relazione a nuovi insegnamenti.
Il telegramma che fissava dal 15 giugno 99 al 15 luglio 99 il lasso di tempo entro cui presentare la domanda dovrà essere modificato.
La scadenza del 15 luglio verrà procrastinata.
- Impegno contingente 100 unità;
In occasione del ripristino del contingente di cui all'art.626 del D.L. 297/94 carente di 10 unità, si è chiesto nuovamente che tutto il personale in questione venga impegnato per le istituzioni scolastiche all'estero non ritenendo legittimo alcun altro impegno dello stesso.
Si apprende in questo momento che il Consiglio di Stato ha accolto il nostro appello sulla questione dell'invio all'estero del personale di ruolo della scuola. Come si ricorderà il TAR del Lazio aveva annullato il provvedimento di autorizzazione alla sottoscrizione "dell'accordo per l'estero" (art.5). Viene adesso confermato che l'invio costituisce mobilità/trasferimento e che "l'impianto" non subirà alcuna modifica se non concordata in sede contrattuale. La decisione del C.d.S. spiana la strada alla prossima intesa contrattuale e rappresenta un precedente importante per sostenere il "ritiro" della proposta di legge di iniziat
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