Elezioni INPS collaboratori: si vota dal 15 al 19 novembre. Epifani: un voto per i diritti.
Nei prossimi giorni, dal 15 al 19 novembre, si terranno le elezioni per il rinnovo del comitato amministratore del Fondo Gestione Separata dell'Inps, in cui sono versati i contributi dei collaboratori, degli assegnisti di ricerca, dei dottorandi e in generale di tutti i lavoratori non dipendenti
Nei prossimi giorni, dal 15 al 19 novembre, si terranno le elezioni per il rinnovo del comitato amministratore del Fondo Gestione Separata dell'Inps, in cui sono versati i contributi dei collaboratori, degli assegnisti di ricerca, dei dottorandi e in generale di tutti i lavoratori non dipendenti. In questi anni il numero delle persone iscritte alla gestione separata è notevolmente aumentato. Il comitato, oltre ad esprimersi sulla gestione del fondo, propone nuove prestazioni, nuovi investimenti e dirime controversie.
NIdiL CGIL ha presentato una propria lista di candidati, espressione di diversi percorsi di mobilitazione e di iniziative sindacali tutti indirizzati alla costruzione di una identità collettiva delle lavoratrici ed i lavoratori parasubordinati. Queste elezioni rappresentano, infatti, un importante momento democratico per tutti i collaboratori e solo chi vive questa realtà lavorativa può rappresentarli e svolgere una importante azione di controllo e di indirizzo. Inoltre, la presenza dei collaboratori nel comitato di gestione può rafforzare la battaglia per la conquista di nuovi diritti e nuove tutele per i parasubordinati: pensioni adeguate, copertura economica della malattia, tutela maternità, assegni al nucleo familiare equiparati a quelli per i dipendenti, forme di sostegno al reddito nei periodi di disoccupazione, risorse per la formazione dei lavoratori parasubordinati, ricongiungimento dei contributi. L’esito di queste elezioni avrà inoltre significativi riflessi sulla possibilità, per i collaboratori, di organizzarsi, difendersi collettivamente dalla precarizzazione selvaggia del lavoro ed affermare i fondamentali diritti di cittadinanza.
Un voto a sostegno della lista NIdiL CGIL significa quindi contribuire alla conquista di nuovi diritti e di nuove tutele per quasi tre milioni di collaboratori e riaffermare il valore del lavoro.
Pubblichiamo di seguito l’appello di Guglielmo Epifani
UN VOTO PER I DIRITTI [Guglielmo Epifani]
Cara collaboratrice, caro collaboratore,
forse sai che dal 15 al 19 novembre si vota per leggere i rappresentanti dei lavoratori parasubordinati nel comitato amministratore del Fondo Inps gestione separata.
Finalmente puoi far valere le tue ragioni.
Come ben sai, infatti, i collaboratori coordinati e continuativi, a progetto, prestatori d’opera, così come i collaboratori pensionati, sono di fatto lavoratori privi di diritti e tutele sociali
Spesso oggetto di un astratto dibattito politico, raramente i collaboratori possono affermare i propri bisogni e le proprie aspettative.
Eppure, la condizione di collaboratore è difficile nel presente e, senza profondi mutamenti, rischia di esserlo anche in futuro.
Essere un collaboratore spesso vuol dire non poter far valere i più elementari diritti come: essere pagato equamente per il lavoro fatto, lavorare con reale autonomia e senza subire abusi, non essere licenziati ingiustamente, ammalarsi o avere un figlio senza perdere il redito o rischiare il posto di lavoro, avere un’indennità in caso di disoccupazione, avere accesso ai fondi pubblici per la formazione professionale, ricongiungere tutti i contributi previdenziali versati per maturare una giusta pensione.
Certo, senza diritti sindacali e senza rappresentanza, a qualsiasi lavoratore è negata voce e visibilità. E per questo motivo che le elezioni Inps hanno un grande significato. Sono l’unica possibilità di far pesare le proprie ragioni e costruire con il voto la propria rappresentanza.
Coerentemente con ciò, le due liste della Cgil “Nessun lavoro senza tutele e diritti”, sono composte da collaboratori e non da dirigenti sindacali.
Ci stiamo battendo con forza contro la riforma del mercato del lavoro e contro la riforma previdenziale volute da questo governo. Riforme che peggiorano le condizioni di vita e di lavoro delle persone, in particolare dei collaboratori coordinati e continuativi, a progetto e prestatori d’opera.
È per noi centrale la conquista di una legislazione che non escluda nessun lavoratore “economicamente dipendente” dal sistema dei diritti e delle tutele.
I nostri obiettivi sono combattere la precarietà, contrastare gli abusi ed estendere diritti e tutele a tutte le lavoratrici e lavoratori.
Intanto, con la contrattazione collettiva abbiamo già trasformato decine di migliaia di collaborazioni in lavoro dipendente e abbiamo dato protezione e tutele ad oltre 100.000 collaboratori e professionisti.
Siamo così riusciti ad affermare: il diritto ad ammalarsi o alla maternità senza perdere lavoro o reddito; la continuità di lavoro tra un contratto e l’altro; un compenso non inferiore a quello dei dipendenti; tutele contro i licenziamenti ingiustificati; diritti sindacali.
Le nostre proposte per la gestione del fondo estendono anche ai lavoratori parasubordinati le tutele sociali riconosciute nel lavoro dipendente.
È importante votare anche come segno di partecipazione.
Votate le liste NIdiL e Spi-Cgil “Nessun lavoro senza diritti e tutele”. Sceglietele perché il lavoro non è una merce e i diritti nel lavoro sono un bene prezioso sia per le persone, sia per la democrazia di un paese.
Insieme si può.
Guglielmo Epifani, segretario generale nazionale Cgil
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