Edilizia scolastica: ancora non ci siamo!
Urgente necessità di stanziare adeguate risorse finanziarie per far fronte all’emergenza edilizia scolastica e sicurezza nella scuola.
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In occasione del convegno nazionale “ A scuola, sicuri” – Larino 21 ottobre 2003- CGIL-CISL-UIL hanno sottoposto all’attenzione del Governo, del Ministro del MIUR, degli Enti Locali, delle istituzioni e dell’opinione pubblica l’urgente necessità di stanziare adeguate risorse finanziarie per far fronte all’emergenza edilizia scolastica e sicurezza nella scuola.
Sicuramente il DM del 30 ottobre 2003, con lo stanziamento di 461 milioni di euro - sotto forma di mutui ventennali accendibili presso la Cassa DD.PP. con onere di ammortamento a totale carico dello Stato - rappresenta una prima parziale risposta del MIUR alle richieste avanzate dalle Organizzazioni sindacali confederali e della scuola.
Purtuttavia la CGIL scuola giudica tali stanziamenti insufficienti per la definitiva messa a norma degli edifici scolastici entro il 31 dicembre 2004 previsto dalla legge 265/99.
Sono indispensabili ulteriori è più cospicui interventi finanziari per consentire agli Enti locali di far fronte alle precarie condizioni degli edifici scolastici entro la data prescritta improrogabilmente dalla legge.
Se dovessero rimanere nella prossima finanziaria ancora i tagli agli Enti locali, v’è il rischio fondato che le disponibilità previste del decreto possano essere di fatto azzerate.
La CGIL scuola, inoltre, sottolinea che le somme indicate nel decreto relative alla prima e seconda annualità del terzo triennio di programmazione (2003 – 2005) non sono affatto nuove risorse, bensì si tratta di disponibilità già individuate dalla legge 11 gennaio 1996, n. 23 (Legge Masini) nell’ambito di un programma quindicinale di intervento.
Il DM in questione non fa altro che riprendere il programma della L.23/1996, interrotto misteriosamente nel 2002, che dalla sua emanazione ha visto realizzati i piani di intervento triennali, con appositi decreti, relativi ai trienni 1996-98, 1999-2001 e ora 2003-2005.
C’è da chiedere al MIUR:
1) perché il piano di programmazione triennale è stato interrotto nel 2002?
2) Perché con i decreto ministeriale del 30 ottobre 2003 non sono state inserite le risorse relative all’ anno 2002?
3) Perché, considerata l’emergenza – il 43% delle scuole ha bisogno di interventi di edilizia scolastica – non si è provveduto ad una accelerazione dei piani di programmazione con l’implementazione delle risorse proprio in previsione della scadenza del 31 dicembre 2003?
La CGIL scuola sollecita il Governo e il MIUR a prevedere nella finanziaria 2004 le risorse necessarie per mettere a norma gli edifici scolastici entro le scadenze previste dalla legge.
Roma, 3 novembre 2003
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