Bonus docenti e ripartizione alle scuole: la FLC CGIL presenterà ricorso in Consiglio di Stato dopo il mancato accoglimento in primo grado
Il ricorso è stato presentato contro i criteri di distribuzione del “bonus” alle scuole che escludono i docenti precari.
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La FLC CGIL farà appello nei confronti della sentenza con cui il Tar Lazio non ha accolto il ricorso avverso i criteri di ripartizione alle scuole delle risorse del "bonus" per la valorizzazione del merito del personale docente (Dm 159/2016 applicativo della L.107/2015).
Con questo ricorso la FLC CGIL ha chiesto di dichiarare la illegittimità del provvedimento impugnato in relazione a due profili:
a) la ripartizione delle risorse non può essere disposta considerando soltanto il numero dei docenti di ruolo in servizio nella sede scolastica ma in base alla dotazione organica di scuola (come indicato dalla stessa legge 107/2015) e quindi comprendendo anche i docenti a tempo determinato
b) il "bonus" non può essere riconosciuto solo al personale docente di ruolo ma deve essere corrisposto anche in favore del personale precario, in coerenza con il principio della parità di trattamento e non discriminazione tra personale a tempo determinato e indeterminato stabilito dal diritto europeo.
Il Tribunale ha dichiarato la carenza di legittimazione ad agire da parte del sindacato in quanto l'annullamento del provvedimento impugnato avrebbe potuto determinare un conflitto di interesse tra i docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, tutti rappresentati dalla medesima organizzazione sindacale.
Un giudizio a nostro avviso controverso, poiché i giudici non hanno considerato che la finalità dell’azione della FLC CGIL è stata improntata ad una corretta applicazione delle stesse norme di legge nonchè ad un principio di equità di trattamento di tutto il personale docente sotto ogni punto di vista.
Per questi motivi la FLC CGIL ha incaricato i propri legali di presentare appello in Consiglio di Stato.
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