Valutazione dirigenti scolastici. Il MIUR avvia la procedura per l’a.s. 2017/2018
Semplificati gli strumenti e accolte alcune delle richieste dei sindacati ma le criticità restano.
Dopo l’incontro del 5 aprile, durante il quale l’Amministrazione ha illustrato la nota esplicativa n. 3 con cui avvierà la valutazione dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2017/2018, il 16 aprile scorso sono state presentate alle organizzazioni sindacali le modifiche scaturite dalle osservazioni che sono pervenute anche dalla FLC CGIL.
Nel contributo inviato al MIUR, abbiamo evidenziato che il procedimento di valutazione, nonostante le modifiche apportate agli strumenti, mantiene le stesse criticità già rilevate nell’a.s. 2016/2017.
Riguardo ai nuclei di valutazione, abbiamo rilevato che nessun intervento correttivo viene previsto per i criteri di composizione, la specifica formazione e la valutazione del lavoro dei nuclei, la cui qualità, affidabilità e competenza costituiscono gli elementi fondamentali ed imprescindibili per la riuscita di tutta la procedura.
Abbiamo peraltro osservato che nel corso del prossimo anno scolastico, esaurite le risorse stanziate dalla legge 107 per gli incarichi ispettivi temporanei di supporto alla valutazione dei dirigenti scolastici (7 milioni di euro annui per il triennio 2016-2018), diminuirà drasticamente il numero già esiguo dei dirigenti tecnici necessari al procedimento di valutazione dei dirigenti scolastici.
Riguardo agli obiettivi, abbiamo evidenziato che permane anche nella procedura del 2017/2018 l’illogico collegamento degli obiettivi del dirigente con quelli del RAV della scuola, nonostante le forti criticità, riscontrate anche dai nuclei, nella “lettura” di obiettivi di medio e lungo periodo dei Piani di Miglioramento e nella loro trasposizione automatica nell’incarico del dirigente scolastico
Non vengono previsti correttivi per gli obiettivi regionali di cui spesso abbiamo denunciato l’illegittimità o la non conformità: la Direttiva 36/2016 prevede possano essere definiti dai direttori regionali con riferimento a particolarità del contesto territoriale, invece nella maggior parte dei casi hanno rappresentato inutili duplicazioni di quelli nazionali, in alcune regioni sono stati funzionali più a scelte e bisogni dell’amministrazione regionale che alle scelte strategiche delle singole istituzioni scolastiche.
Rispetto alla prima bozza presentata nell’incontro del 5 aprile, nella nota esplicativa sono stati eliminati due aspetti fortemente criticati dalla FLC CGIL:
- l’utilizzo del questionario per la rilevazione del grado di apprezzamento dell’operato del dirigente scolastico
- la possibilità che gli esiti classificatori, pur non restituiti ai dirigenti, venissero espressi dai nuclei come atti interni da utilizzare per una valutazione del funzionamento dello strumento della differenziazione e della sua equa distribuzione nelle diverse regioni
e sono state inoltre accolte altre due richieste presentate dalla FLC CGIL:
- l’esclusione dalla valutazione dei dirigenti scolastici che andranno in pensione il 1 settembre 2018
- l’esclusione del mese di agosto dal cronoprogramma delineato, al fine di consentire ai dirigenti scolastici di programmare liberamente le loro ferie.
Le numerose criticità tuttora presenti nella procedura di valutazione rendono ancora più significativo il risultato raggiunto con l’Accordo del 30 marzo scorso, sottoscritto dall’amministrazione con FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA e SNALS CONFSAL, che ha scollegato la valutazione dalla retribuzione, tutelando i dirigenti scolastici dalle conseguenze di una procedura inadeguata.
L’obiettivo di una valutazione dei dirigenti scolatici oggettiva, pertinente e trasparente continuerà ad essere una nostra priorità nella trattativa per il rinnovo del contratto e nel confronto che sulla valutazione chiederemo al MIUR di attivare.
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