Dal Consiglio dei Ministri novità per la scuola con alcune criticità
I provvedimenti varati ieri dal Consiglio dei Ministri (25 gennaio 2007) introducono novità significative per la scuola ma necessitano di un ampio confronto per affrontare tutte le criticità in essi contenute
Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella serata di ieri, 25 gennaio, un decreto legge ed un disegno di legge contenenti novità significative per il sistema scolastico.
Le due novità, riguardano le agevolazioni fiscali per le donazioni alle scuole e il ridisegno dell’area tecnico-professionale.
Nel merito, la FLC approva il fatto che le scuole beneficino di agevolazioni fiscali e condivide la necessità per le scuole di apertura culturale e partecipativa al territorio, sulla base di un dialogo che fa perno sulle rispettive autonomie.
Tuttavia la possibilità di fare donazioni alle scuole non è esente da rischi di sperequazioni territoriali nonostante il fondo perequativo. Inoltre, l’implementazione delle giunte esecutive con i rappresentanti di interessi economici e settoriali del territorio, in presenza peraltro di un impianto immodificato degli organi collegiali, potrebbe snaturare ruolo e funzione della scuola pubblica, alterare gli equilibri dei poteri gestionali della scuola autonoma introducendo nuove pesantezze e farraginosità di cui non si sente il bisogno.
La FLC condivide la decisione di costruire un’area tecnico-professionale, peraltro da tempo aveva sollecitato tale soluzione anche a partire dalla marginalità cui sembrava condannato il settore.
Tuttavia dai due provvedimenti emanati dal Governo emerge un’articolazione forzata dei settori che compongono l’area in un gioco di rimandi che di fatto contiene la riproduzione della canalizzazione dell’ex ministro Moratti fra percorsi per gli studenti deboli (percorsi triennali) e per studenti più dotati, mentre servirebbe un ribaltamento di prospettiva per far fare un salto di qualità alla nostra scuola superiore, a partire dall’occasione storica dell’innalzamento dell’obbligo di istruzione.
Nel metodo, la FLC rivendica l’esigenza di condivisione, partecipazione e trasparenza con la scuola e le sue rappresentanze, cosa che fino ad ora non c’è stata.
Per questo la FLC si attende dalla fase che seguirà a questi atti, dai Presidenti delle Commissioni Parlamentari e dai Gruppi Parlamentari della maggioranza l’apertura di un ampio confronto che permetta di affrontare nel modo più largo possibile tutte le criticità contenute nei due atti appena approvati dal Consiglio dei Ministri.
Roma, 26 gennaio 2007
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