
Da gennaio 2011 il cedolino unico per il salario accessorio del personale della scuola
Tutti i finanziamenti "contrattuali" alle ex Direzioni Provinciali del Tesoro. Per la FLC una scelta sbagliata che toglie liquidità alle scuole. Rilanciate le nostre proposte per liberare le scuole dalle molestie burocratiche.


Il 30 giugno si è svolto un incontro al Miur sull'introduzione del " cedolino unico" previsto dalla legge finanziaria 2010 (art. 2, comma 197).
L'informativa del Miur
Dal gennaio 2011, il salario accessorio dovuto al personale, supplenti saltuari compresi, per prestazioni aggiuntive verrà liquidato dal Tesoro tramite cedolino elettronico. Ciò comporterebbe lo spostamento dei fondi contrattuali sui capitoli di bilancio gestiti dal Mef con un'assegnazione "virtuale" del budget alle scuole. Queste manterrebbero inalterati la fase della contrattazione e il controllo dei revisori dei conti. Il pagamento dei compensi sarebbe curato dalla ex Dpt su indicazione della scuola. Di conseguenza verrebbe modificato il regolamento di contabilità (D.I. 44/2001) laddove questo pone precise responsabilità a carico di Dirigenti scolastici e dsga sulla liquidazione e il pagamento dei compensi.
L'impossibilità per il Tesoro di prendere in carico pagamenti con decorrenza 1 settembre 2010 comporterebbe l'assegnazione alle scuole dei 4/12 dell'anno scolastico 2010/2011 per pagare le prestazioni aggiuntive svolte dal personale da settembre a dicembre.
Le richieste della FLC CGIL
Lo spostamento dei pagamenti a carico del Tesoro è scelta che valorizza di più la relazione fra attività amministrativa e didattica. Si tratta di una richiesta "storica" della FLC che da tempo chiede di liberare le scuole dalle pratiche seriali (molestie burocratiche).
Non ci trova invece d'accordo la proposta del Miur così come è stata formulata nell'incontro di ieri perché la riteniamo priva di senso.
Vediamo perché: resterebbero a carico delle scuole il pagamento degli stipendi dei supplenti saltuari, i compensi per gli esami di stato e alcune indennità fisse come le funzioni superiori per Dsga e presidi incaricati.
Lo stesso discorso vale per le ore eccedenti in sostituzione dei colleghi assenti. Queste verrebbero pagate dal Mef entro il limite di un budget assegnato alle scuole.
La proposta del Miur, quindi, non affronta affatto i tanti e difficili problemi che le scuole hanno dovuto gestire in questi ultimi anni e che si sono aggravate negli ultimi mesi. Ha invece come unico obiettivo quello ridurre le difficoltà di liquidità della finanza statale a spese della liquidità delle scuole autonome.
Liquidità che ha permesso alle scuole di andare avanti, pur con gravissime difficoltà, nonostante la pesante riduzione dei finanziamenti statali.
In conclusione, una scelta limitata al pagamento del salario accessorio servirebbe solo al Mef per tenere in cassa i soldi e soprattutto per controllare di più che le scuole non spendano soldi che il MIUR non vuole dargli.
I problemi evidenziati dalla FLC CGIL
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Il regolamento di contabilità non permette che vi sia un soggetto esterno con poteri di controllo su tutte le fasi di impegno dei finanziamenti delle scuole
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un impatto negativo sui bilanci delle scuole già gravati da un miliardo e settecento milioni di residui attivi di provenienza MIUR che comportano una cassa già in sofferenza
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il permanere di tutti i problemi determinati dal mancato finanziamento e dall'incertezza su ore eccedenti e funzioni superiori
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la mancata previsione di momenti di formazione del personale per gestire un cambiamento che al momento non migliora ma al contrario complica la funzionalità delle scuole.
Le richieste e le criticità espresse dalla FLC hanno portato, alla fine dell'incontro, ad una timida apertura da parte del Miur che rappresenterà al Mef la necessità di sgravare i bilanci delle scuole dal pagamento delle supplenze saltuarie, dei compensi per gli esami di Stato e delle indennità a carattere fisso e continuativo.
Roma, 1 luglio 2010
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